Mama Tandoori Mama Tandoori

Mama Tandoori

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La trama e le recensioni di Mama Tandoori, romanzo di Ernest van der Kwast pubblicato da Isbn Edizioni. Ernest ha quasi trent’anni: è un normale ragazzo olandese di origini indiane. Ma la sua vita nasconde un dettaglio imbarazzante: la temibile mamma Veena. Approdata in Olanda da Bombay nel 1969 con due valigie piene di sogni e gioielli, Veena ha sposato il timido studente di medicina Theo van der Kwast, dando alla luce tre figli. Ernest, il minore, assiste sgomento e affascinato alle peripezie della sua sgangherata famiglia multietnica, di nonna Voorst, che ha il vizietto di uscire nuda sul balcone dell’ospizio, dello zio Sharma, noto attore bollywoodiano, ma soprattutto della vulcanica mamma che, con la sua smisurata faccia tosta, riesce ad accumulare un piccolo patrimonio immobiliare ma anche a rovinare la vita di tutti quelli che hanno la sventura di incontrarla. Una commedia moderna, piccante come il peperoncino, su una madre che, per fortuna, non è la vostra.



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Mama Tandoori 2013-08-21 06:45:54 calzina
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calzina Opinione inserita da calzina    21 Agosto, 2013
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La mamma è sempre la mamma

Questo romanzo è un romanzo divertente, dalla prosa fluida e mai pesante. Ernest racchiude in questo scrigno a forma di breve romanzo la propria madre, ce ne racconta i comportamenti bizzarri e il carattere forte e deciso. Man mano che questo romanzo si sviluppa, però, Ernest aggiunge al tono ilare passaggi riflessivi. Ci narra di come la madre sia approdata dall’India all’Olanda e di come l’eccentricità sia stata protagonista assoluta della famiglia di Ernest. La vita di Mama viene ricostruita pezzo per pezzo e man mano che viene composto il puzzle si intuisce benissimo che ciò che appariva una figura molto semplice in realtà è assai complessa. Ciò che ad Ernest da giovane sembravano gesti “eccentrici” da adulto acquisteranno un altro significato. In un mondo in cui il benessere e i diritti umani risultano scontati, chi proviene da culture e paesi meno benestanti attribuisce ad ogni privilegio l’importanza reale che esso ha. A volte Mama finisce con il portare all’eccesso tale manifestazione, ma per me è stato è impossibile non finire con l’adorarla.
Ognuno di noi giunto ad un certo punto della propria esistenza si ritrova a riflettere sulle figure più significative della propria vita. Credo fermamente che alcune figure più di altre condizionino la nostra personalità ed abbiano, anche involontariamente, influenza sulla nostra crescita come uomini o come donne. Bene, Ernest narra che quello di scrivere un romanzo sulla propria famiglia era un bisogno viscerale e non posso fare a meno di pensare che questa idea sia partorita in lui quando individuò in modo chiaro l’importanza ricoperta dalla propria famiglia nella sua formazione ed in particolare dalla propria madre. Sicuramente uno scrittore trova nella scrittura la maniera più onorevole per rendere omaggio a queste figure e, sebbene la madre ne fosse contraria, Ernest lo fa così, donando anche a noi lettori un romanzo divertente e mai scontato.
Essendo questo un romanzo alcune parti sono state integrate dall’immaginazione e mi piace tantissimo aver terminato il libro e non aver capito dove finisca la realtà ed inizi la fantasia essendo le stesse mescolate in maniera superba. Mi permette di sognare e di apprezzare maggiormente questo romanzo che consiglio a chi voglia passare in allegria qualche ora del proprio tempo, che proprio come una la paprika dolce indiana dona al palato del lettore un pizzico di frivolezza non scontata.

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