Mama Tandoori
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La mamma è sempre la mamma
Questo romanzo è un romanzo divertente, dalla prosa fluida e mai pesante. Ernest racchiude in questo scrigno a forma di breve romanzo la propria madre, ce ne racconta i comportamenti bizzarri e il carattere forte e deciso. Man mano che questo romanzo si sviluppa, però, Ernest aggiunge al tono ilare passaggi riflessivi. Ci narra di come la madre sia approdata dall’India all’Olanda e di come l’eccentricità sia stata protagonista assoluta della famiglia di Ernest. La vita di Mama viene ricostruita pezzo per pezzo e man mano che viene composto il puzzle si intuisce benissimo che ciò che appariva una figura molto semplice in realtà è assai complessa. Ciò che ad Ernest da giovane sembravano gesti “eccentrici” da adulto acquisteranno un altro significato. In un mondo in cui il benessere e i diritti umani risultano scontati, chi proviene da culture e paesi meno benestanti attribuisce ad ogni privilegio l’importanza reale che esso ha. A volte Mama finisce con il portare all’eccesso tale manifestazione, ma per me è stato è impossibile non finire con l’adorarla.
Ognuno di noi giunto ad un certo punto della propria esistenza si ritrova a riflettere sulle figure più significative della propria vita. Credo fermamente che alcune figure più di altre condizionino la nostra personalità ed abbiano, anche involontariamente, influenza sulla nostra crescita come uomini o come donne. Bene, Ernest narra che quello di scrivere un romanzo sulla propria famiglia era un bisogno viscerale e non posso fare a meno di pensare che questa idea sia partorita in lui quando individuò in modo chiaro l’importanza ricoperta dalla propria famiglia nella sua formazione ed in particolare dalla propria madre. Sicuramente uno scrittore trova nella scrittura la maniera più onorevole per rendere omaggio a queste figure e, sebbene la madre ne fosse contraria, Ernest lo fa così, donando anche a noi lettori un romanzo divertente e mai scontato.
Essendo questo un romanzo alcune parti sono state integrate dall’immaginazione e mi piace tantissimo aver terminato il libro e non aver capito dove finisca la realtà ed inizi la fantasia essendo le stesse mescolate in maniera superba. Mi permette di sognare e di apprezzare maggiormente questo romanzo che consiglio a chi voglia passare in allegria qualche ora del proprio tempo, che proprio come una la paprika dolce indiana dona al palato del lettore un pizzico di frivolezza non scontata.