Le furie Le furie

Le furie

Letteratura straniera

Editore

Casa editrice

La presentazione e le recensioni di Le furie, opera di Janet Hobhouse edita da BUR Rizzoli. Janet Hobhouse scrisse questo romanzo, intimamente autobiografico, quando già sapeva della malattia che l’avrebbe uccisa poco oltre i quarant’anni, e lo progettò come uno sguardo all’indietro su una vita ricca di sofferenze e di amori vissuti, sempre, a occhi bene aperti. Al centro della storia, c’è il rapporto indimenticabile tra una madre (giovane, fragile e amorevole) e una figlia (stupita, affascinata dalla mamma che adora, protettiva nei suoi confronti). A quel primo legame si aggiungono via via altri amori: per la nonna, forte e fantasiosa; e per alcuni uomini (tra loro, un grande scrittore). Il tutto culmina in una stagione finale di solitudine non meno vitale delle epoche precedenti, marcate dall’intensità divorante dei rapporti affettivi.

Janet Hobhouse (1948-1991), americana, ha vissuto tra New York, Oxford, dove ha studiato, e Londra. Personaggio di spicco nella società letteraria americana degli anni Ottanta, ha pubblicato testi saggistici, e quattro romanzi. L’ultimo, Le furie, è uscito postumo nel 1993.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0  (1)
Contenuto 
 
5.0  (1)
Piacevolezza 
 
5.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Le furie 2013-05-06 07:43:49 lisetta.
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
lisetta. Opinione inserita da lisetta.    06 Mag, 2013
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Le furie

Ho sempre pensato che per uno scrittore il libro più difficile da affrontare sia quello dedicato alla propria vita, perché inevitabilmente si ritrova “costretto” a fare i conti con se stesso. Ne sono convinta ancor più dopo aver terminato questo libro di Janet Hobhouse. Un “memoriale” -così viene definito, nella breve e bellissima introduzione, da Philip Roth- attraverso il quale , la scrittrice ripercorre la sua vita, nel momento in cui di fronte all'inevitabile “punto di arrivo”, decide coraggiosamente di affrontare il suo passato.
Una vita fragile, la sua, condotta rimanendo sempre in un instabile equilibrio: composto da temporanee perdite e fragili ritrovamenti. Da cadute più o meno lunghe, più o meno rovinose, ma ritrovando sempre la forza di rialzarsi per continuare a camminare e a volte, correre disperatamente.
Una vita , la sua,vissuta attraverso continui travestimenti utilizzando abiti di sfilacciata felicità. Perché dietro ogni lacerazione della stoffa che ricopre il suo fragile corpo, si celano sempre rimpianti e rancori, incomprensioni e egoismo, inquietudine e inadeguatezza.
Una vita , la sua piena sì di amore, amore fatto di “abbracci abortiti” , di parole gridate e non sussurrate,di ricerche spasmodiche di qualcuno al quale aggrapparsi con le unghie fino a lacerare la carne, nel terrore della solitudine.
Una vita, al sua, condotta nella estenuante ricerca di colori, per ritrovarsi invece circondata sempre nella vitalità del vuoto oscuro; attraverso un tempo sterile che si srotola nel bianco e nero.
Donne
Uomini
Furie
Sola
Quattro capitoli a scandire la sua vita, quattro semplici momenti che racchiudono un’esistenza complessa e complicata, segnata da un passato che ritorna sempre corrotto e corruttibile fino a quando una persona non sia in grado di scrivere la parola” fine”.

"Ciò che mi rendeva più triste riguardo alla mia morte era che non avrei mai più potuto conoscere, amare o essere amata da nessun altro, mai più. Avevo sprecato tante occasioni e avevo alcuni rimpianti. Avevo ricevuto una buona mano di carte e ne avevo gettate via troppe. Ma avevo amato molto ed ero stata amata, e alla fine e cioè ora, era l’unica cosa che contava”

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
90
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Liberata
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Triste tigre
Il mio sottomarino giallo
Psicopompo
Un'estate
Le schegge
Perdersi
Dipendenza
Gioventù
Infanzia
Nuoto libero
Il ragazzo
Gli anni
Le inseparabili
Abbandono
Chiamate la levatrice
Un pollastro a Hollywood