Narrativa straniera Romanzi autobiografici Il segreto del mio turbante
 

Il segreto del mio turbante Il segreto del mio turbante

Il segreto del mio turbante

Letteratura straniera

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La vita della piccola Nadia scorre felice tra i banchi di scuola e i giochi all'aria aperta: Kabul le appare gioiosa e sempre in festa. Ma quando scoppia la guerra civile, la sua famiglia precipita nell'orrore: una bomba distrugge la loro abitazione e la vita di Nadia ne è segnata per sempre. A soli otto anni rimane gravemente ustionata. Mentre la bambina è sottoposta a una lunga serie di interventi chirurgici, l'amato fratello Zelmai viene ucciso e il padre, reso pazzo dal dolore, diventa incapace di sostenere i suoi cari. Nel Paese dei talebani, che escludono le donne dalla società, una famiglia senza un uomo non può sopravvivere. È allora che Nadia prende l'unica decisione che può cambiare il tragico destino che la attende: nasconde i capelli sotto un turbante, si fascia il petto, indossa abiti maschili e si fa chiamare con il nome del fratello morto.



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Il segreto del mio turbante 2013-07-04 19:18:50 Sara Z
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Sara Z Opinione inserita da Sara Z    04 Luglio, 2013
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Un turbante pieno di coraggio e sacrifici

Un libro semplicemente toccante.
Di Kabul e di guerre ne sentiamo praticamente ogni sera, ascoltiamo, magari ci immedesimiamo, ma nessuno a parte chi vive sulla propria pelle puó capire quanto sia devastante una guerra, quanto sia devastante una bomba che ti piomba sulla casa.
Ed è quello che succede a Nadia, una bambina piena di sogni e speranze, una bambina che ama andare a scuola e imparare, ma quando una bomba si porta via la sua fanciullezza non esita, seppur bambina, a rimboccarsi le maniche e a fare tutto quello che puó per aiutare la sua famiglia; quello che può e anche di più. Perchè suo fratello è morto, suo padre è impazzito dal dolore, e una famiglia senza un uomo in un Paese presidiato dai talebani, è sinonimo di famiglia morta.
Allora Nadia fa una cosa che sfida ogni morale del suo Paese.
Prende il posto del fratello, diventando così Zelmai e rinunciando a essere una donna per dieci lunghi anni. Niente più scuola perchè deve lavorare per mantenere la sua famiglia, fascie strette intorno al petto e un turbante sulla testa a coprire l'unico vizio da donna a cui non vuole rinunciare: i suoi lunghi capelli.
Un libro che ti lascia a bocca aperta a ogni pagina, un libro che ti porta al fianco di Nadia, vicino ai suoi sacrifici e alle sue paure, vicino ai suoi mille dubbi e incertezze, vicini eppure così lontani da un mondo simile, da sembrare una storia puramente romanzata; e invece è una storia vera, di una ragazza realmente esistita, che tutt'ora esiste, la storia di una bambina che sfida il potere e i precetti del suo Paese per amore della sua famiglia.
A parere mio è magistrale anche il lavoro dal punto di vista stilistico; un libro scritto a due mani da Nadia e da Agnès Rotger che rispecchia molto bene l'anima stessa della storia: nella prima parte parla una bambina quindi la scelta lessicale è curata per rendere bene la visione del mondo da parte di una bambina, la seconda parte appartiene a una Nadia più grande e consapevole ed è quindi curata per rendere al meglio i turbamenti di una donna adolescente nei panni di un uomo.
Un libro pieno di personaggi più o meno interessanti che ruotano intorno a Nadia-Zelmai, inconsciamente consapevoli di avere vicini qualcuno di "speciale", ma deviati dai comportamenti perfettamente maschili di Nadia talmente abituata ormai a questo "gioco" che alla fine dell'avventura faticherà a trovare un Suo posto nel mondo.
Una lettura da assaporare e amare per la sua incredibile e toccante testimonianza.

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