Il cielo dei leoni
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Da leggere poco alla volta
“La felicità non si cerca, si trova”. Credo che questa frase racchiuda tutto il succo di questo romanzo. L’autrice, arrivata a cinquant’anni fa una specie di bilancio della sua vita approfittando per raccontarci alcuni aneddoti della sua esistenza, oltre a presentarci alcune delle persone che l’hanno influenzata. Mette sullo stesso piano i suoi nonni con scrittori del passato che non ha mai conosciuto. Entrambi però in qualche modo l’hanno toccata e quindi si sente di essere in intimità anche con autori di versi che ormai stanno solo su libri impolverati. Stesso posto anche per il profumo della cioccolata, per il piacere di scrivere, per la bellezza dei vulcani, In definitiva tutto quanto contribuisce a fare la nostra felicità sembra debba avere la stessa dignità. E a fianco della ricerca della felicità c’è la speranza. “Non c’è mai che tenga e, come diceva la zia Luisa, di cielo ce n’è per tutti. Anche per i leoni deve esserci un cielo. Per questo ci afferra la seduzione. Perché cosa è la benedetta seduzione, se non il sogno che esiste qualcosa di simile al paradiso?”
Questo libro è qualcosa a metà strada tra un’autobiografia e un saggio. Piccoli episodi della vita dell’autrice servono come spunto per raccontarci la sua filosofia di vita. A tratti è divertente, simpatico e a tratti diventa quasi poetico. Non è qualcosa da leggere in modo frettoloso o come puro svago. Credo che richieda del tempo per riflettere su tutte le sfumature che Angeles Mastretta ci vuole comunicare. Un volume di quelli da lasciare sul comodino e aprire ogni tanto per leggere qualche pagina alla volta.