I miei luoghi oscuri I miei luoghi oscuri

I miei luoghi oscuri

Letteratura straniera

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La madre di James Ellroy venne assassinata in una tragica notte a El Monte quando lo scrittore aveva appena dieci anni. Il coroner stabilì che era morta per asfissia dovuta a strangolamento mediante lacci. La polizia non scoprì mai chi fosse l'autore di quel brutale omicidio. Trentasei anni dopo Ellroy riapre l'indagine. Presa visione del fascicolo della polizia, lui stesso diventa investigatore per scoprire l'assassino. Con le fotografie del cadavere della madre davanti agli occhi fa della sua autobiografia un romanzo di una forza sorprendente. Costruire storie, prima immaginarie, poi autobiografiche ha permesso a questo grande scrittore di sopportare una realtà cruda e impietosa, di riscrivere le regole del noir, di salvare la figura di sua madre e se stesso dai successi più oscuri della propria coscienza.



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I miei luoghi oscuri 2015-09-09 09:06:16 Giovannino
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Giovannino Opinione inserita da Giovannino    09 Settembre, 2015
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Autobiografia di un fenomeno.

James Ellroy è uno degli autori noir più bravi e famosi del ventesimo secolo, ha scritto più di 20 romanzi, alcuni sono dei best seller e da questi sono stati tratti anche dei film di successo. Ma chi è James Ellroy? Che infanzia ha avuto? Dove è cresciuto? A tutte queste domande e curiosità ha risposto proprio lui in questo libro.
Penserete alla classica biografica in cui lo scrittore ci racconta come si è appassionato alla letteratura tramite lunghi pomeriggi in biblioteca, e invece proprio no, non è assolutamente così. La vita di Ellroy è infatti degna di uno dei suoi romanzi, e forse anche di uno di quelli più riusciti. Ellroy incentra tutta la storia sull’omicidio della madre, assassinata quando lui aveva solo nove anni e l’assassino non è mai stato trovato. Da lì non solo ricostruisce tutta la sua storia, dall’affidamento al padre ai suoi vari vizi e problemi, ma soprattutto anni dopo, con l’aiuto di un investigatore privato, si mette sulle tracce dell’assassino della madre, per cercare di fare luce sulla questione che per tutta la vita lo ha tormentato.

Lo stile è il classico Ellroy, quello che possiamo ritrovare in un dei suoi tanti romanzi: periodi brevi, frequenti climax e nomi citati a raffica (che come al solito dimentico, questa è una cosa che odio di lui…). In questo romanzo c’è tutto quello che si può desiderare da un noir, non solo la storia avvincente e ricca di colpi di scena, depistaggi e sorprese, ma anche una profonda introspezione dei protagonisti, sua ma anche dei genitori e dei vari personaggi che entrano nel racconto (investigatore compreso), e questo perché come vuole farci intendere Ellroy, ogni personaggio del romanzo ha un collegamento con gli altri, e non solo sanguigno (visto che parliamo di familiari) ma anche psicologico, in quanto i vari avvenimenti hanno formato il carattere del nostro autore e lo hanno anche imperniato di tutti quei tratti caratteristici (soprattutto legati alle figure femminili) che poi frequentemente ritroviamo nelle sue opere.
Insomma un romanzo veramente piacevole ed originale che ci fa conoscere il grande autore americano non solo sotto la veste di scrittore, ma soprattutto sotto la veste di bambino prima e uomo poi. In conclusione se amate Ellroy (e non è difficile) non potete di certo perdervi la storia della sua vita.

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