Città d'ombra Città d'ombra

Città d'ombra

Letteratura straniera

Editore

Casa editrice

André Aciman esplora il concetto di memoria e l’esperienza della perdita in tutte le loro sfaccettature: dall’infanzia perduta ad Alessandria sotto l’abbagliante sole egiziano agli anni vissuti a Roma da ragazzino; dalle visite al padre nella Parigi «collerica e piovosa di Baudelaire», in cui ha sempre sognato di vivere, agli studi universitari a Cambridge; dall’armonioso caos di Barcellona alla «caccia» agli scorci dei quadri di Monet a Bordighera. Un dedalo di impressioni, tra gli angoli sperduti di un’esistenza vissuta in esilio permanente prima di stabilirsi a Manhattan, nella speranza di riuscire finalmente a cogliere e fissare la propria identità, laddove invece, come in una fotografia, l’immagine vera è solo «un’infinita sovrapposizione di immagini instabili».



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
4.0  (1)
Contenuto 
 
4.0  (1)
Piacevolezza 
 
3.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Città d'ombra 2013-12-18 05:40:54 martagent
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
martagent Opinione inserita da martagent    18 Dicembre, 2013
  -   Guarda tutte le mie opinioni

André Aciman e la ricerca della stabilità perduta:

l tentativo sofferto di ritrovare la propria identità, di riconoscersi in un io integro e senza sbavature è il fil rouge che attraversa la raccolta dei saggi di André Aciman intitolata Città d’ombra ed edita da Guanda lo scorso ottobre.
Diciannove scritti in cui ci imbattiamo in un narratore che, alla stregua di un flâneur baudelairiano, sgattaiola rapido attraverso le strade piccole e grandi delle città del mondo, alla ricerca di un tempo perduto, o meglio, alla ricerca di una dimensione fuori dal tempo. Smarrendosi, tornando indietro, percorrendo senza accorgersene le stesse strade e ritrovandosi magari al punto di partenza.
«Sono nato ad Alessandria d’Egitto. Ma non sono egiziano. Sono nato da una famiglia turca, ma non sono turco. In Egitto ho frequentato scuole inglesi, ma non sono inglese».
"Cosa sono allora? Chi sono?" - sembra chiedersi lo scrittore.
Il girovagare spaesato per le vie cittadine diviene allora anche metafora esistenziale, per un uomo che – come Aciman – è nato già nella condizione di "esiliato", dato che neanche ad Alessandria, città dove è nato e in cui ha trascorso i primi quattordici anni della sua vita, si è mai sentito totalmente a "casa". Un’esistenza iscritta "nel segno dell’esilio", per riprendere il titolo della nota raccolta di Edward W. Said, altro intellettuale esule, critico, musicista e militante palestinese. E questo sentimento “originario” di non-appartenenza grava come una condanna inestirpabile sulla vita dello scrittore, gli impedisce qualsiasi possibilità di stabilirsi in maniera definitiva in luogo, di eleggere un solo posto come patria definitiva.
Aciman ci porta con sé in un suggestivo viaggio sentimentale, ci fa assaporare il gusto, cogliere le atmosfere, ascoltare i suoni delle città del mondo: Alessandria, Parigi, Roma, New York. Città, tutte, in cui lo scrittore ha vissuto per periodi più o meno lunghi, in cui ha lasciato una parte di sé ma nelle quali, tuttavia, continua a sentirsi come un "ospite" in un "paese straniero".
Cresce ad Alessandria bramando di essere francese, vive a Roma ma sogna Alessandria, si trasferisce a New York immaginando di tornare, un giorno, nella piazzetta romana in cui aveva deciso di prendere casa, ritorna ad Alessandria, città del suo passato e nucleo ricorrente della sua scrittura, e non prova alcuna emozione. Niente di niente. l confronto tra i luoghi immaginari e luoghi reali è un confronto impari, in cui ai primi irrimediabilmente la vittoria, mentre i secondi comportano delusione e inappagamento, come se “la verità non fosse mai abbastanza”.
Lo scrittore si auto-definisce un «temporeggiatore psicologico», qualcuno che non riesce mai a sentirsi realmente partecipe del proprio presente e preferisce rifugiarsi in cronotopi alternativi e immaginari, che siano il passato o il mondo della letteratura.
Il senso del titolo della raccolta – "Città d’ombra" – è proprio questo: il concetto di "ombra" rimanda a una dimensione irreale in cui non si ha a che fare con l’oggetto in sé, ma con un suo doppio, tanto suggestivo quanto intangibile.
Ne vien fuori il ritratto di un uomo introverso e riflessivo fino allo sfinimento, di un artista del rimpianto perennemente alla ricerca di qualcosa.
Libro intenso e che prova a interrogarsi su alcuni dei temi che da sempre attanagliano l'uomo: l'identità, il passato, la memoria.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Ultima notte ad Alessandria, André Aciman
Nel segno dell'esilio, Edward W. Said
Trovi utile questa opinione? 
80
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Liberata
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Triste tigre
Il mio sottomarino giallo
Psicopompo
Un'estate
Le schegge
Perdersi
Dipendenza
Gioventù
Infanzia
Nuoto libero
Il ragazzo
Gli anni
Le inseparabili
Abbandono
Chiamate la levatrice
Un pollastro a Hollywood