Testi segreti
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l'eros
Testi segreti
Sono tre brevi testi a sfondo sentimentale, del resto di cos’altro poteva raccontare Marguerite Duras,
specialista nel campo, bizzarra narratrice di amori e passioni , profonda conoscitrice degli intimi desideri
erotici.
Penna sublime, sconcertante non sempre in linea con le mie aspettative.
-Il primo testo:l’uomo seduto nel corridoio
Qui la Duras diventa obiettivo narrante di macchina da ripresa, sposta le immagini, lui che guarda lei, che sa di essere osservata, lei che lo attira con atteggiamenti erotici diretti.
L’erotismo schietto, elettrizzante scorre fra i due amanti, che si annullano nell’amplesso, si sfiniscono per poi riprendersi disperatamente, consci della passione che li attrae inesorabile divorandoli in un turbine di piacere insaziabile , inesauribile, ancora e ancora…….
La Duras insinua sempre un senso disperazione di tristezza, nella descrizione dei rapporti di coppia, come se gli amanti sapessero da sempre che la loro storia non durerà, per eccessiva intensità, per depressione, per esaurimento del desiderio o altro.
-il secondo testo
L’uomo atlantico
Racconto brevissimo.
Narra di una donna , in riva all’atlantico, che s’immagina una sorta di ripresa cinematografica dei luoghi, vedendo comunque in ogni dove la presenza del suo amato partito.
La tristezza per l’assenza dell’amante , in realtà più presente che mai , poiché ogni cosa lo ricorda.
-Il terzo testo
La malattia della morte
L’incontro tra un uomo e una donna.
Lei non è una prostituta di mestiere,ma sarà pagata , dovrà recarsi ogni sera da lui, nella casa vicino al mare.
Forse per settimane, forse per tutta la vita.
Per provare.
Che cosa?
Ad amare.
Su quel letto bianco, vicino a quella parete, oltre la quale si sente il mare.
Lui prova, ogni sera,a volte la prende,altre l’accarezza,altre ancora si accovaccia fra le sue gambe, sul sesso di lei e lì riposa.
Piange perché non ama,
piange per non poter imporre la morte.
La sua morte è già iniziata.
Poi lei una notte se ne va prima dell’alba e non ritornerà più.
Questa breve narrazione mi ha ricordato molto Occhi blu capelli neri,
molto simili le scenografie e l’amore non amore, la noia, la tristezza dei protagonisti.
La donna sempre più razionale e portata alla salvezza dell’amante, il quale è disperato nel suo desiderio di aggrapparsi alla vita, di trovare un motivo per vivere, pur non desiderandolo davvero, crogiolandosi nella sua depressione .
Certo che questa autrice mi sta incuriosendo sempre più, dovrò approfondire , leggendo o meglio rileggendo le altre opere, conoscendo la sua vita.
Forse dopo questa lettura, credo di aver interpretato nel modo di narrare della duras, nelle sue pause, il desiderio di essere regista del suo romanzo, di vedere le scene , essere narratore e regista di storie di coppia, di amori impossibili.
Lei stessa alla fine del testo, spiega che i tre testi potrebbero essere rappresentati a teatro, o filmati dando indicazioni precise sul come.