Sonno
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E quindi?
Premetto che le mie aspettative su questo libro erano alte: la trama mi intrigava, il titolo mi intrigava, la copertina (ahimè, devo ammetterlo), anche lei mi intrigava. Ma, come si dice, mai giudicare il libro dalla copertina...
Parlo da lettrice che per la prima volta si imbatte in Murakami Haruki.
Dopo la lettura ho appreso che il libro Sonno è in realtà un singolo racconto tratto della raccolta L'elefante scomparso ed altri racconti, pubblicata nel '93. Perché riproporre questo singolo racconto in un'edizione illustrata, rilegata e patinata? Non riesco a trovare altra motivazione se non il profitto della casa editrice. Far apparire quasi insignificante questo racconto (che non si presta a costituire un libro, il suo legittimo posto sarebbe una raccolta) è l'unico risultato che si ottiene dopo averlo illustrato, patinato e infiocchettato ben bene.
Parlando del racconto, la trama è passabile, niente di eclatante ma certamente non da buttare. Tuttavia, leggendo, non potevo fare a meno di provare un senso di attesa, di domandarmi continuamente 'quando si arriva al dunque?'. Durante la narrazione la protagonista sembra costantemente essere in procinto di arrivare al nocciolo della questione; questa sensazione si protrae fino all'ultima pagina, e, una volta terminato il libro, mi è sorta spontanea la domanda 'E quindi?'. Personalmente ho trovato ben poco in Sonno. Lascia spazio ad una riflessione, è vero, ma che di per sé non basta per dare un senso a libro.
Mi sento di consigliarlo soltanto se riuscite a trovare un'edizione molto più economica, altrimenti non ne vale la pena.
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Più parole meno pensieri
Probabilmente non sono la persona più indicata per recensire questo autore visto che "Sonno" è il primo romanzo che leggo di Murakami.
Il nome e la sua "fama" e le discordanze su di lui, mi hanno incuriosito a tal punto da indurmi alla lettura di questo libro.
In "Sonno" lo scrittore, in meno di 80 pagine, ci fa vivere qualcosa di singolare e riflessivo, almeno al principio.
La protagonista - non posso definirla diversamente visto che non dà un nome a nessun dei personaggi del romanzo - si ritrova inspiegabilmente, dopo un sogno piuttosto reale, a non aver più la necessità e la sensazione di dormire.
Questa situazione la porta ad avere una quantità di tempo libero da poter dedicare interamente a se stessa. Può rispolverare così vecchie passioni e soprattutto si ritrova a farsi delle domande sulla sua vita.
Murakami (con l'aiuto dell'illustratrice Menschik), ci fa riflettere molto sulla vita che viviamo e su quello che ci perdiamo con il passare del tempo; fin qui tutto bene, ma c'è un mah.
Ho letto che molti definiscono lo scrittore un pò particolare e che spesso lascia le cose in sospeso per far riflettere. Io sono sempre d'accordo sul lasciare a volte lì'immaginazione al lettore, lo fanno anche altri, però gli altri ti lasciano del materiale in più su cui fare le tue riflessioni.
In questo caso alla conclusione del romanzo ero delusa, forse Murakami doveva dar voce, anzi parole, ai suoi pensieri, avrei preferito ricevere qualcosina in più da lui, in fondo fa lo scrittore!
Comunque leggerò ancora qualcosa di lui, voglio dargli fiducia.
Personalmente non lo consiglio.
Buona lettura!
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Sonno...ma quante domande?
Sonno ma perchè si parla di una donna che soffre di insonnia? Ma ne soffre davvero?
Capisco che con tutte ste domande vi chiederete ancora che razza di recensione possa essere ma quando si parla di un'opera di Haruki Murakami è così. Difficile classificare un'opera ai margini del racconto che viene illuminata da delle ottime illustrazioni.
Un racconto onirico che spiazza come al solito perchè durante la lettura ci si chiede dove l'autore voglia andare a parare...beh il finale non ci dna tante risposte ma delle ulteriori domande...
Lo stile di Murakami non si discute ma questa volta la piacevolezza tende a calare seppur a livelli di sufficienza...per il contenuto tante domande ma quante risposte?
Buona lettura a tutti.
Il Syd
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PICCOLO LIBRO...TANTE RIFLESSIONI
Ho aspettato con ansia questo libro, che proprio non trovavo e che ancora oggi non riesco a vedere nelle librerie, messo fuori come la novità del mese e di questo non ne capisco il motivo.
Ma diamogli tempo, mi sono detta. Devo dire che 15 euro per questo libro, in realtà mi sembrano alquanto esagerati, ma poi l'ho aperto e mi sono accorta che è un libro quasi da collezione. Piccolo si, ma con pagine lucide e pesanti, studiato con colori come blu, bianco e argento e illustrazioni di Menschik al suo interno.
Certo è che non è facile il finale, la storia scorre molto velocemente, interessante e ad ogni riflessione della protagonista (le persone di questo libro non hanno un nome e vengono descritti in maniera frettolosa) mi veniva da pensare anche a me sulle cose che capitano durante la vita. In fondo la protagonista quasi mi somiglia, quasi facciamo la stessa vita sotto alcuni punti di vista; piscina, cucinare e leggere, leggere come una pazza. Peccato che questo a lei succede da quando appare di notte un uomo e da quel giorno non riesce più a chiudere occhio, ma neanche ha sintomo di sonno. E allora si tuffa come una pazza su un libro (e qui mi viene da dire che la scelta del libro forse non è casuale. Perchè Murakami sceglie ANNA KARENINA? A proposito, avverto che, chi ha intenzione di leggere questo libro di HARUKI, di stare attenti perchè svela molte cose sulla trama di questo libro, che io però non ho letto). Sono arrivata alla fine e mi sono detta"ok e adesso?Mancano le pagine?".Ma poi mi sono ricordata di avere tra le mani il re dell'onirico, l'uomo del non finale. Bhe che dire? Ognuno può scegliere, qualsiasi persona la può pensare come meglio vuole, libero arbitrio. Mi piacerebbe aprire una discussione per questo libro e non è detto che, se altre persone lo leggeranno, non si possa fare! Mi piacerebbe sapere se le stesse cose che ho pensato io, qualcun'altro le ha pensate. Quest'uomo misterioso che appare nella notte, è un sogno, è la morte, è pura realtà? E ciò che vive dopo...E' reale? O la sua mente è già cambiata? Chissà che il non dormire la porta a vedere la realtà sotto un aspetto vero, la porta a capire ciò che prima non ha realizzato. Secondo me è un libro che più lo si leggere più volte, scoprendo di volta in volta altri piccoli particolari che all'inizio ci sono sfuggiti. Che dire a tal proprosito? L'ho letto in una sola giornata e un'altra lettura gliela darò di certo!