Narrativa straniera
Racconti
Pagine di cioccolato
Pagine di cioccolato
2293
1Aggiungi ai preferiti
Editore
Casa editrice
La presentazione e le recensioni di Pagine di cioccolato, opera di Philippe Delerm edita da Frassinelli. Dopo il clamoroso successo di La prima sorsata di birra, Philippe Delerm ci regala un altro libro pieno di deliziose riscoperte: il gusto di pane, burro e cioccolata, merenda d'altri tempi; l'allegria dell'incappare in un insperato caffè dopo una passeggiata fra i boschi; l'affondare le labbra in un vaporoso bastoncino di zucchero filato in un miscuglio di aromi caramellosi e nenie di giostre; il dolce sonno in cui si scivola mentre la voce della mamma ci legge pagine dal nostro libro preferito... Sensazioni ed emozioni che come per magia affiorano alla coscienza, riportando intatto il sapore di un momento che si credeva perduto e che invece è gelosamente custodito nella memoria.
Nato nel 1950 nel Sud-Est della Francia, Philippe Delerm vive in Normandia. Sposato, padre di un figlio, è professore di lettere al Collège de Bernay; è autore di numerose opere, alcune per l'infanzia. Ha esordito in Italia con La prima sorsata di birra e altri piccoli piaceri, un vero caso editoriale che ha scalato le classifiche e ha vinto in Francia il Premio Grandgousier, cui sono seguiti altri cinque libri di grande successo, tutti editi da Frassinelli.
Nato nel 1950 nel Sud-Est della Francia, Philippe Delerm vive in Normandia. Sposato, padre di un figlio, è professore di lettere al Collège de Bernay; è autore di numerose opere, alcune per l'infanzia. Ha esordito in Italia con La prima sorsata di birra e altri piccoli piaceri, un vero caso editoriale che ha scalato le classifiche e ha vinto in Francia il Premio Grandgousier, cui sono seguiti altri cinque libri di grande successo, tutti editi da Frassinelli.
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 1
Pagine di cioccolato
2011-09-08 07:21:36
MATIK
Segnala questa recensione ad un moderatore
Pagine di cioccolato.
"I piatti si leggono e i libri si mangiano." Marcel Proust.
Un libro che mi ha lasciato indifferente, speravo dal titolo di sentire il gusto delle pietanze con le quali l'autore si confrontava e invece ho avuto una sensazione di insipidezza.
L'unico pensiero che ho sentito mio è stato quello dello "zucchero filato" un ricordo della mia infanzia: il senso di appiccicaticcio che ti lascia nelle mani e il sapore troppo dolce che ti stucca all'inverosimile!
Indicazioni utili
Lettura consigliata
no
Consigliato a chi ha letto...
Non sa di niente.....leggendolo non ho assaporato nessun sapore, peccato ci speravo!
Trovi utile questa opinione?
20