Ossessioni
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 1
Nuova ossessione
Ossessione: fenomeno patologico che si manifesta con l’insorgenza di un’idea o di una qualsiasi rappresentazione mentale, che, accompagnata da un sentimento d’ansia, si impone al soggetto in modo insopprimibile, e lo trascina a compiere determinati atti o ad astenersi da altri, o a fissarsi su determinati pensieri.
Tutti noi prima o poi siamo stati preda di un’ossessione e sappiamo bene quanto sia difficile svincolarsene. Nei casi peggiori può portare al logoramento. È quanto accade ai tre protagonisti dei brevi racconti che fanno parte di questo volumetto. Ognuno di essi è preda di un’ossessione diversa: una giovane pittrice si convince che i suoi lavori mancano di profondità in seguito ad una superficiale critica ricevuta. Questa idea la farà cadere in un baratro senza via d’uscita. Un pensionato, abile giocatore di scacchi, si trova a mettere in discussione il suo talento ed entra in crisi dopo una partita con un giovane spavaldo e sicuro di sé ma incapace nel gioco. Il vecchio orafo Mussard si convince che la Conchiglia è il principio metafisico su cui si fonda l’universo intero e questa consapevolezza, diventata malattia, lo accompagnerà fin sul letto di morte.
È questo il sadico gioco dell’ ossessione, spinge chi ne è colpito a trasformarsi in quell’idea malata, ad assumerne la forma, l’aspetto. Ed ecco che la giovane artista accusata di poca profondità si lascia distruggere da una semplice critica, lo scacchista imbattibile, nella convinzione che il suo avversario sia più forte di lui perde inesorabilmente poiché si lascia mettere in crisi da chi vale molto meno, il vecchio orafo si ammala della sua ossessione, la certezza di aver fatto una scoperta importante allevia la sua sofferenza e la giustifica allo stesso tempo.
Ossessioni è un libro sulla debolezza umana, sulla nostra insicurezza che ci spinge a volte su sentieri pericolosi, in alcuni casi alla perdita di sé. Le riflessioni che scaturiscono da questi racconti sono tante ed è un libro che si legge molto piacevolmente. Suskind è un abilissimo narratore ed ha uno stile impeccabile.
Ma al creatore di Profumo, a ben pensarci anche quello un romanzo “d’ossessione”, non basta lasciarci qualcosa su cui riflettere. A conclusione dei tre racconti, rivela ai lettori la sua di ossessione, quella di dimenticare i libri letti, le trame, le frasi che lo hanno colpito, i personaggi che lo hanno fatto emozionare, gli avvenimenti che lo hanno scosso. L’interrogativo che si pone e che ci pone è: se dopo un po’ ci si dimentica dei libri letti allora il tempo passato a leggere è tempo sprecato? A noi assidui lettori l’ardua sentenza.