Lezioni spirituali per giovani Samurai
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Scoprire pensiero e cultura
Con una deliziosa immagine di copertina tratta da “Il libro degli uccelli” del pittore giapponese Kitagawa (1790), l'editore Feltrinelli pubblica sotto il titolo “Lezioni spirituali per giovani samurai” alcuni testi scritti da Mishima, emblematici per comprendere e approfondire la personalità complessa ed il percorso formativo dell'autore.
Quattro piccoli saggi illuminanti per un pubblico che abbia già intrapreso la lettura di alcuni romanzi dell'autore e che si interroghi sulla genesi dei contenuti letterari espressi da Mishima; di grande utilità anche per coloro che volessero fare chiarezza sulle reali idee politiche dell'autore, di cui tanto si è scritto e detto in passato, forse anche strumentalizzando le sue parole, estrapolandole dal reale contesto storico e sociologico in cui Mishima le partorì.
Nella brevità di questi scritti, Mishima condensa tutto il suo sentire, il suo pensare, il suo essere; pagine pregne di filosofia, talvolta non immediate eppure affascinanti.
Splendide le parole espresse sul concetto di arte, di bellezza, di piacere; più impegnative quelle sul concetto e valore di politica e sulla “filosofia dell'azione”, argomento tanto caro all'autore che lo accompagnerà per gran parte del suo percorso di vita e letterario.
Sicuramente questa lettura aiuta a comprendere le radici dello spirito nazionalista dell'autore e la sua avversione per la cultura occidentale, vista come causa di decadenza dei valori antichi del Giappone che fu.
In sostanza un volumetto di gran valore per addentrarsi nel clima filosofico nipponico, per avvicinare il nostro pensiero a concezioni diverse, a retaggi lontani come quelli derivanti dall'etica dei samurai.
Letture che aprono le porte e permettono di porci a confronto con culture e tradizioni ideologiche distanti; non rimane che ascoltare e osservare questo mondo, spogliandoci da idee preconcette, facendoci guidare da Mishima lungo i sentieri del suo pensare e del suo agire.
“....per noi giapponesi il samurai è l'immagine di un antenato. Per gli occidentali è la figura di un nobile selvaggio”
Indicazioni utili
Nella mente di Mishima
Piu' intenso ed esaustivo di una biografia, questo volumetto altro non e' che un'autobiografia dello spirito di Mishima.
Infervorato personaggio singolare e poliedrico egli e' una figura estrema mossa da un fortissimo spirito nazionalista, antidemocratico ed imperialista, antiamericano ed indissolubilmente legato all’antica tradizione giapponese usurpata dall'invasione americana .
Il libro e' una raccolta di intimi pensieri su vari argomenti : l'arte, il corpo, la politica, la bellezza, il pudore, l'azione, terminando poi con il testo del proclama letto pochi minuti prima del suicidio rituale.
Carezzevole e suadente traduzione dal giapponese di Lydia Origlia, il testo e' complesso non nella forma ma nei contenuti. Ci si trova ad affrontare riflessioni estremamente lontane dalla nostra filosofia occidentale e democratica, ho dovuto leggere e rileggere paragrafi per capire, per afferrare il concetto epurandolo da false interpretazioni, inevitabili in una prima lettura scandita dall'immane divario spazio/temporale/culturale.
Consiglio di approcciarsi al testo scevri da ogni pregiudizio, senza volonta' di convenire o criticare, ma con l'apertura mentale di un viaggiatore che si trova in una terra lontana. Osservatori affamati, non giudici . Per capire i meccanismi di Mishima, non per omologarsi a lui.
Non mi chiedo se consigliarlo, mi chiedo : quando leggerlo? Credo che questo titolo in particolare sia significativo dopo avere gia' affrontato qualche romanzo dell'autore, quando la sua letteratura ha seminato il bulbo di quel carisma che attrae ed affascina, che istiga all'approfondimento.
Onore, lealta' , coerenza, tradizione e un'occasione imperdibile per esplorare la mente dell'ultimo samurai , buona lettura.