La solitudine del maratoneta
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 1
Tante solitudini
Il libro contiene una raccolta di racconti, tutti molto belli e originali, con una malinconia diffusa data dal muro tra il protagonista e il resto del mondo. Il primo racconto è un po' l'eccezione perchè il muro è un muro reale più che mentale (il muro del carcere) e il protagonista avrebbe, volendo, la possibilità di inserirsi nel mondo trovando il suo ruolo sociale (maratoneta). Tutti gli altri personaggi invece sono irrimediabilmente ai margini, e cercano un rapporto con la parte più buona e meno rigida della società (i bambini) ma questa loro tensione a un affetto a una relazione con qualcuno viene sempre fraintesa risultando incomprensibile agli altri . In tutti i racconti o quasi la polizia imperversa a difesa della società-bene, dimostrando un'ottusità granitica e l'ultimo racconto autobiografico, spiega in parte come mai l'autore sia così legato proprio a quel tipo di personaggio e di situazione. Se il primo racconto, un po' alla giovane Holden, potrebbe anche risultare irritante gli altri sono senz'altro commoventi.