La fioraia di Deauville e altri racconti
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Recensione della Redazione QLibri
" Capo, credo di aver risolto il caso "
Con un misto di curiosità e colpevole ritardo mi sono avvicinato a questa breve raccolta di racconti che ha rappresentato il mio primo incontro con uno scrittore leggendario per qualità e prolificità, Georges Simenon.
Nel 1938 circa Simenon è già una figura di spicco della letteratura francese, quando decide di alleggerire il tono noir e drammatico che da sempre lo aveva contraddistinto per dedicarsi alle vicende tanto poliziesche quanto simpatiche e giocose dell’ Agenzia O.
Il capo ufficiale di questa rispettata agenzia investigativa è l’ impassibile Torrence, ex ispettore della Polizia giudiziaria ed ex braccio destro per ben quindici anni del celebre commissario Maigret.
Ma ormai il buon vecchio Torrence dà il meglio di sé solo a tavola, e il ruolo del detective acuto e deduttivo è affidato al giovane Emile che dietro il fisico allampanato, i capelli rossi e gli occhiali tartarugati nasconde notevoli doti investigative.
Completano il quadro la segretaria Berthe e, in un ruolo marginale, l’ esperto in pedinamenti nonché ex borseggiatore Barbet.
I racconti raccolti nel libro sono quattro : “ Le tre barche della caletta “, “ La fioraia di Deauville “, “ Il biglietto del métro “ ed “ Emile a Bruxelles “.
Quattro avventure all’ insegna di indagini frizzanti tra giovani mogli allegre e conturbanti, esclusive località turistiche, città affollate, preziosi oggetti scomparsi, omicidi irrisolvibili per tutti tranne che per Emile e improvvisati colpevoli da assicurare alla giustizia.
Il tutto senza troppo affaticarsi, preoccupandosi tra una ricerca e l’ altra di trovare il tempo necessario per godere di una tavola ricca di specialità culinarie e generose dosi alcoliche.
La lettura scorre rapida e nonostante la leggerezza delle situazioni affrontate è indice della irrisoria facilità di comunicazione di Simenon, in attesa di affrontare sue letture più impegnative che già mi attendono sulle mensole sempre più affaticate dalla piacevole e massiccia presenza di libri.
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Le nuove avventure dell'ex braccio destro di Maigr
La fioraia di Deauville è la terza antologia dedicata all’Agenzia O, scritta dall’autore Georges Simenon nel giugno 1938. Quattro nuove ed imperdibili avventurre dell’ex ispettore Joseph Torrence per quindici anni in forza presso la polizia giudiziaria parigina al Quai des Orfevres, braccio destro di Maigreti, poi a capo dell’Agenzia O, e del suo socio, il geniale Emile.
Le tre barche della caletta.
Agosto, Emile, giovanotto magro coi capelli rossi, si trova solo nell’Agenzia con Barbet, borseggiatore pentito che si occupa di pedinamenti. Torrence è a Deauville incaricato da un ricco americano di seguire la moglie, mentre la segretaria, la signorina Berthe, si trova in vacanza nel Midi. La mattinata tranquilla viene interrotta dall’arrivo di una lettera da Le Lavandon, che domanda il tempestoso intervento dell’Agenzia. Ad Emile tocca scoprire l’assassino di Eva Gretillat, amante del banchiere Moss, uccisa in una caletta mentre faceva il bagno. Affiancato da una inusuale signorina Berthe in abiti marittimi.
La fioraia di Deauville.
Torrence tormentato da un problema insoluto a Deauville, chiede aiuto a Emile. Loulou, la piccola fioraia che ogni sera si piazzava sui gradini del Casinò, portatrice benevola di fortuna per i giocatori, viene uccisa da un colpo di pistola al cuore. Non solo, ai piedi della scalinata viene ritrovata la pistola di Norma Davidson, la moglie di un miliardario americano, a cui Torrence era stato assegnato il compito di pedinarla, in cerca di prove di tradimento.
Assassinato anche il signor Henry, l’usciere dell’Hotel Royal, che stringeva in pugno una sciarpa appartenente, di nuovo, a Norma. Non restava che scandagliare nel passato dei tre errabondi, riuniti insieme nello stesso luogo.
Il biglietto del metrò.
Era una mattina nebbiosa, tranquilla, e pacifica, e tutti erano dediti alle solite incombenze quotidiane, quando l’Agenzia riceve la visita inaspettata di un uomo alto, con un cappotto scuro, che balbettando qualche frase smozzicata, crolla a terra morto. L’Agenzia O aveva ricevuto, così, un cliente, per poi perderlo immediatamente!
Emile a Bruxelles.
Torrence ed Emile sono a Bruxelles per ritrovare un uomo con una grande voglia di vino sulla guancia sinistra. Una missione determinante, anche se …..
Un libro, un giallo, che è una lettura intrigante, curiosa ed appassionante.