L'usignolo e la rosa
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L' AMORE VALE PIU' DELLA VITA?
Eccomi qui cari amici a proporvi un'altra favola di Oscar Wilde, ma non da leggere ai vostri bambini.
No, questa è una favola soprattutto per voi adolescenti, per voi adulti, per voi...che siete interessati a riflettere sul sentimento dell'amore...quello vero...quello che dura... se lo siete...
Una favola cortissima e semplicissima, che ha in sè verità grandi, universali, senza tempo.
In brevissimo è il racconto di un usignolo che si sacrifica, per riuscire a donare una rosa rossa, in nome dell'Amore.
Ma una lettura attenta porta in evidenza argomenti che invitano a riflettere moltissimo.( A me è successo)
Quelli che mi sono parsi i temi più meritevoli di approfondimento sono i seguenti, ai quali seguono le mie brevissime riflessioni:
- Si può parlare di amore vero, se questi è strettamente collegato all'esistenza di qualcosa di
materiale esterno?
No, io non lo credo, a lungo andare stanca.
- Nella vita chi sa sacrificarsi spesso riceve in cambio ingratitudine.
Capita quasi sempre.
- La capacità di sapersi sacrificare è una dote rara.
Verissimo.
- Come si fa a capire se un sentimento è vero amore o è semplice infatuazione passeggera?
Per prima cosa ci deve essere attrazione fisica.E' nel tempo e nell'attesa che si scopre se è vero
amore; è nel sapersi rispettare;è nell'individuare progetti di vita comuni; è nel trovare interessi in
comune; è nella scoperta gioia reciproca di stare insieme; è nella forte volontà di volerlo, al di là
delle inevitabili incomprensioni e difficoltà del vivere; è nella capacità di aprirsi insieme anche agli
altri, ai bisogni degli altri.
- Come viene valutato un atto sacrificale non dichiarato e tenuto nascosto, nella scala dei nostri
valori?
E' di considerevole importanza, ma è rarissimo. Quasi tutti amano mostrare e mostrarsi.
- Non sempre un pianto è indice di vera sofferenza, se per un nonnulla non sussiste più?
Un vero pianto continua, anche senza lacrime, anche quando a livello fisico è terminata
l'evaporazione.
- E' giustificabile un pianto, anche se può facilmente cessare?
Si, può essere uno sfogo.
- Un vero amore, che limiti si deve porre?...Va oltre la morte?
L'amore vero, va oltre la morte...mi piace tanto pensarlo...un'utopia?
- E' una percezione o è reale la partecipazione della natura ad un grande amore?
E' una percezione che diventà realtà, la nostra realtà.
- Perchè sovente la gente giudica facilmente chi non conosce?
Perchè è più facile e comodo parlare dei difetti altrui, perchè si sta meglio a non soffermarsi su se
stessi e credere che a cambiare dovrebbero essere gli altri: l'umiltà è un dono di pochi.
Perchè giudicando gli altri, ne attribuisci un ruolo rispetto alla tua vita, e l'altro non è più estraneo e
ciò ti da' sicurezza
Vi ho esposto delle semplici mie considerazioni personali sull'amore e sulla vita.
Sarebbe una gioia per me trovare qualche amico qlibri, desideroso , dopo la lettura di questa favola, potersi confrontare con me...sarebbe interessantissimo e molto costruttivo.
Auguro una buona lettura, a coloro che lo desidereranno .
Come ho fatto capire, in questo caso non è la lettura la cosa più importante, bensì le riflessioni che da essa emergono.
Pia