L'esteta radicale
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Recensione della Redazione QLibri
Otto racconti al Cafè de l'Univers
Gli sguardi indolenti dei giovani protagonisti si soffermano su oggetti e figure di passaggio che rievocano in loro ricordi, riflessioni e frammenti di vite in cui passato e moderno, tradizione ed evoluzione, fanatismo religioso e politica si contrappongono, scontrandosi spesso persino con la logica.
I racconti dei giovani marocchini - a volte surreali, altre volte ironici - suscitano perplessità e fanno riflettere su quanto, in fin dei conti, la cultura islamica e quella occidentale non siano poi tanto diverse: differiscono gli usci, i costumi, i precetti, ma il modo di porsi l'uno neiconfronti dell'altro è il medesimo.
Infatti un occidentale messo dinnanzi alla possibilità di liberarsi da pregiudizi, luoghi comuni e convinzioni errate che nel tempo il suo popolo ha eretto, generalizzando, nei confronti di una cultura diversa dalla propria incontrerà le stesse difficoltà che ha un islamico ad accettare cambiamenti e stili di vita che considera più permissivi, liberali e lontani dalle prescrizioni religiose.
Dal punto di vista tecnico va segnalato che l'autore utilizza un espediente singolare: i racconti cominciano tutti all'imperfetto, quindi collocati in un tempo passato rispetto al momento in cui la voce narrante riferisce i fatti; tuttavia, dopo una breve introduzione di poche righe, che solitamente serve a presentare la situazione o i personaggi, la narrazione si sposta al presente, direttamente sulla scena, come se l'autore compizze uno "zoom temporale in avanti" dentro la storia, lasciando il testimone ai protagonisti.
Pare però che questi passaggi dal passato al presente non siano facili da gestire, visto che l'autore talvolta passa erroneamente da un tempo all'altro anche nel bel mezzo della narrazione: trattandosi però di un testo straniero, forse tale difetto è da attribuire a chi ne ha curato la traduzione (non conoscendo il testo originale non posso attribuire consapevolmente la mancanza all'uno o all'altro dei due).
Concludendo è una lettura singolare e interessante, supportata da uno stile semplice e scorrevole.
Consigliata a chi vuole impiegare un pomeriggio con qualcosa di diverso.