Il racconto dell'isola sconosciuta
Letteratura straniera
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 3
Quanto ad arrivare, si arriva sempre..
«E qual è quest’isola sconosciuta di cui volete andare in cerca, Se ve lo potessi dire allora non sarebbe sconosciuta, Da chi ne avete sentito parlare, domandò il re, ora più serio, Da nessuno, In tal caso, perché vi ostinate ad affermare che esiste, Semplicemente perché è impossibile che non esista un’isola sconosciuta» p. 16
Un racconto, una fiaba dove il traguardo non è la meta raggiunta ma il percorso da affrontare, è “Il racconto dell’isola sconosciuta” di José Saramago. Al suo interno l’autore ripropone tutti gli elementi che caratterizzano l’uomo e il suo essere e desiderare, in particolare il trinomio viaggio-vita-amore.
E non conta quella che è la meta da raggiungere, quel che viene alla luce è la paura che spaventa per le difficoltà che comporta, per la paura dell’ignoto, per la paura di non giungere mai a quel risultato finale desiderato e auspicato. Da qui la tendenza sempre più forte di rinunciare ai propri sogni e desideri già dalla partenza. Eppure, non servono grandi esperti, grandi strumenti, grandi viveri, carte nautiche o bussole, perché quel che occorre è semplicemente la voglia e il coraggio di salpare possibilmente accanto alla persona amata, al suo sostegno.
Il tutto attraverso l’immancabile e poetica penna di uno degli autori più riflessivi, affiancato, nel suo svilupparsi da illustrazioni che fanno sì che questo scritto sia adatto a tutti, ai grandi che desiderano tornare al tempo delle novelle, ai fanciulli che ancora ne respirano la magia.
«Avete di sicuro un mestiere, un’attività, una professione, come si dice adesso, Ce l’ho, ce l’avevo, ce l’avrò se sarà necessario, ma voglio trovare l’isola sconosciuta, voglio sapere chi sono quando ci sarò, Non lo sapete, Se non esci da te stesso, non puoi sapere chi sei [..] voi che ne pensate, Che bisogna allontanarsi dall’isola per vedere l’isola, e che non ci vediamo se non ci allontaniamo da noi, Se non ci allontaniamo da noi stessi, intendete dire» p. 31
Indicazioni utili
"Le vele sono i muscoli delle barche"
“Il racconto dell’isola sconosciuta” è una fiaba con la quale José Saramago propone un’allegoria del trinomio viaggio-vita-amore. Disseminando mappe topografiche tra le pagine di un libello illustrato, ideale per adulti-bambini in crisi d’astinenza di fiabe.
Se la destinazione è un punto interrogativo, il percorso si autodetermina, anche se gli strumenti a disposizione sono essenziali e le stive sono vuote, mentre le forze dell’istinto umano e della natura si intrecciano affiorando dal sogno.
“Se non esci da te stesso non puoi sapere chi sei”.
Lo stile di Saramago è riconoscibilissimo, nei dialoghi mascherati da discorso indiretto, nell’ironia naïf, nelle immagini poetiche che le parole possono creare.
Bruno Elpis
Indicazioni utili
Top 100 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Se non esci da te stesso, non puoi sapere chi sei.
Il racconto dell'isola sconosciuta è il racconto di una nave, di un'imbarcazione in procinto di salpare.. non è il racconto di una meta raggiunta ma di un viaggio da affrontare.
Un viaggio di cui si avverte forte la necessità e il desiderio di intraprenderlo ma che spaventa per le difficoltà che comporta, per la paura di non approdare mai o peggio ancora di trovare una terra diversa da quella auspicata...
Per questo spesso si rinuncia e per questo il primo grande ostacolo da superare è proprio la partenza... non servono abili marinai, non servono viveri o carte nautiche..
tutto ciò che serve è la voglia ed il coraggio di salpare... ed una persona, solo una, che col suo amore possa fungere da bussola.
Non è importante sapere quale sia l'isola a cui approdare, non è tracciata in alcuna mappa e non è stata mai esplorata prima.. è importante però non perdere mai la volontà di mettersi in viaggio alla sua ricerca, perchè '...ogni uomo è un'isola... e bisogna allontanarsi dall'isola per vedere l'isola, e non ci vediamo se non ci allontaniamo da noi...
Solo un grande scrittore come Saramago può riuscire ad impreziosire ogni singola pagina di questo brevissimo racconto col suo stile inconfondibile, essenziale, ma tale da trasmettere un senso di infinito, di libertà e di struggente poesia.