Il fantasma di Canterville e altri racconti
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Sir Simon, l'incompreso
A Canterville Chase, nella periferia di Londra, in un castello del XVI secolo, da 300 anni risiede il fantasma di Sir Simon che vaga fra le mura della sua proprietà, reo di aver ucciso la moglie.
Nell' ‘800 il castello viene venduto agli Otis, una famiglia americana totalmente indifferente alla presenza del fantasma.
Anzi i figli più piccoli, chiamati “Stelle e Strisce", si divertono nel fargli continui scherzi.
Solo Virginia, la figlia quindicenne, con la sua empatia e sensibilità, è capace di ascoltare il lamento di Sir Simon.
Con uno stile semplice ed ironico, Wilde confeziona la parodia di una ghost story dove non ci sono scene eccessivamente paurose a parte una leggera suspence quasi alla fine del racconto.
Con "Il fantasma di Canterville" Wilde vuole inoltre evidenziare il contrasto tra America e Inghilterra, tanto razionale e materialista la prima quanto conservatrice e superstiziosa la seconda.
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altri libri di Oscar Wilde
Ama i racconti
Piccoli momenti di piacere letterario
Cosa dire riguardo a questa breve raccolta? Quattro perle di stile, di ironia e di saggezza che dimostrano quanto la sapesse lunga il giovane Wilde sin dai primi lavori.
Se volete un libro godibilissimo, che vi faccia sorridere, ma anche stupire, se volete un libro da leggere in poco tempo, vi consiglio questa bellissima opera (nell’edizione Giunti è corredata da note esplicative e da traduzione delle parole e delle espressioni francesi usate dal belmondo inglese) . Si tratta di quattro, famosi racconti di Oscar Wilde. Un nome, una garanzia, come si suol dire.
“Il fantasma dei Canterville” , sicuramente è stato letto anche dai più piccini. La sua ambientazione gotica, la contrapposizione cultura americana/cultura inglese dimostrano una verve ironica e comica che l’autore possedeva già dalle prime opere e che rispecchia una reale situazione storica, in quanto i Lord inglesi, attaccati alla nobiltà di sangue, non vedevano di buon occhio i magnati americani, arricchitisi con l’intelligenza e lo spirito di innovazione che li portava ad investire nelle prime industrie.
Il racconto “Il delitto di Lord Arthur Savile” mi è piaciuto moltissimo, angosciante, ma ironico, ed anche “Il milionario modello” dove se da una parte lo scrittore ha ragione dicendo che
“Se non si è ricchi, essere affascinanti non serve a niente. Il romanticismo è privilegio dei ricchi, non una professione da disoccupati. I poveri devono essere pratici e prosaici”, in realtà farà capire che è la generosità la chiave della fortuna del giovane, squattrinato, ma affascinante Hughie Erskine.
Mi è piaciuto di meno il racconto de “La sfinge senza segreti”, probabilmente non l’ho capito, in effetti proprio in questo racconto lo stesso l’interlocutore della voce narrante ammette : “ Non capisco ancora bene le donne” e l’amico “Mio caro Gerald,» gli dice” le donne sono nate per essere amate, non capite”. Beh, è tutto un dire...
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Piccole perle da leggere
Non sono un'amante dei racconti, ma questa piccola raccolta mi ha proprio conquistata.
I racconti sono quattro e tranne il secondo (La sfinge senza segreti) che mi è piaciuto un pò meno, gli altri sono dei capolavori in "miniatura".
Lo stile do Wilde è sorprendente per il tempo. I racconti come dicevo sono brevi ma d'impatto. Troviamo tracce di ironia, una particolare attenzione alla società (bellissimo il confronto fra lo stile inglese ed americano), l'ingenuità di alcuni e la furbizia di altri.
Rispetto ad altri scrittori dell'Ottocento, Wilde riesce proprio bene ad integrarsi con lo stile moderno, potrebbe tranquillamente confondersi con scrittori più contemporanei. Pensare che la raccolta è del 1891 mi fa uno strano effetto.
Il titolo della versione originale è "Lord Arthur Savile's crime and other stories" probabilmente nella versione italiana è stato scelto questo perché più intrigante.
Si legge in poco tempo, scorre velocemente ma lascia qualcosa, almeno a me ha lasciato un sorriso.
Lo consiglio vivamente.
Buona lettura!
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Piccoli capolavori di arte letteraria
Surreali, paradossali, amaramente ironici i racconti di Oscar Wilde presenti in questa raccolta si rivelano brillanti e divertenti nonché capaci di far riflettere il lettore con argute metafore e di ammaliarlo con una prosa affascinante e piena di brio. “Il fantasma di Canterville” racconta dello spettro di Sir Simon di Canterville alle prese con una scettica famiglia americana, spaziando tra l’ilarità delle spassose gags e la commozione per un finale ricco di sentimento. Ma ciò che colpisce maggiormente è la geniale maniera di raccontare il contrasto tra due culture diametralmente opposte, quella europea ricca di tradizione, di poesia, di pathos e quella nordamericana fredda, pragmatica, materialista. Wilde aveva già intuito che la seconda avrebbe tristemente prevalso sulla prima. Molto bello anche il secondo racconto, “Il crimine di Lord Arthur Savile”, in cui si parla di chiromanzia e di assassini, scherzando sulla pericolosa credulità di alcune persone e sul rapporto tra l’uomo e il suo destino. Ne’ “Il compleanno dell’infanta” si affronta il tema della diversità, della derisione nei confronti dei diversi e dei più deboli, della spocchia e dell’arroganza di chi si sente superiore agli altri, raccontando la tragica fine di un povero nano deforme vittima delle grasse risate suscitate dal suo aspetto fisico. Piccoli capolavori di arte letteraria che si leggono in breve tempo ma rimangono dentro per sempre, frutto di una delle penne più virtuose della letteratura di tutti i tempi e in cui la morte, aleggiando su ogni pagina, fa da triste e inevitabile filo conduttore.
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Un Wilde semplice
Raccolta di 5 racconti scritti con la morale di Wilde che a volte è inquietante, altre volte è ironica.
La sua scrittura è piacevole e semplice quasi queste novelle fossero rivolte ad un pubblico giovane oltre che adulto.
L'ho letto in un giorno ed è stata una lettura piacevole e varia, visto i temi che tocca con semplicità: religione e fede, umiltà, cattiveria, ricchezza e povertà, il bene e il male, il perdono, l'amore e la morte.
Storie semplici ma taglienti e con la dovuta morale finale.
Un Oscar Wilde diverso dal solito ma comunque piacevole e leggero.
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Fantasmi, delitti e sfingi non autentiche...
Fantastico, fantasioso e ironico Wilde!!
Quattro deliziosi racconti adatti per rallegrare e stupire qualsiasi tipo di utenza, anche quella più esigente come me.
L'umorismo e l'ironia dell'autore ce li rendono imperdibili e affascinanti.
Il fantasma di Canterville è una parodia delle amare vicissitudini di uno sfortunato fantasma che da 3 secoli terrorizza gli antenati della sua famiglia si trova alle prese con una famiglia americana, incredula e materialista, che lo tratta con indulgenza e superiorità, fino a sconvolgerlo completamente, riducendolo alla disperazione, alla resa incondizionata. Solo Virginia, l'unica componente della famiglia che prova pietà per lui l'aiuterà a redimersi e trovare finalmente la pace eterna. Come premio la coraggiosa ragazzina avrà un cofanetto di gioielli antichi e preziosi.
Nel " Il delitto di Lord Saville" lo scrittore ci narra la storia di un gentiluomo inglese che avuta una predizione tragica da un mago, cerca di compierla prima di sposarsi, allo scopo di garantirsi un avvenire sicuro e sereno; il morale, alquanto discutibile è il seguente: se devo uccidere è meglio che lo faccia prima del matrimonio...
Oscar Wilde gioca con i riflessi chiari e oscuri della storia umana, tratteggiando con pennellate da vero maestro le vicende di ogni individuo, svelandone le miserie e i limiti facendoci sorridere, poichè ahimè non siamo completamente buoni, ma neanche completamente malvagi ed è per leggerezza o per interesse che possiamo giungere al delitto o all'inganno.
Mentre la generosità e il coraggio possono albergare solo nel cuore dei fanciulli, non ancora corrotti dalle amarezze della vita.
Consiglio questa lettura a tutti, ma in particolare agli amanti dei libri di Wilde, che nonostante fosse un maschilista misogino, almeno questo risulta dalla sua biografia, era un grande scrittore.
Saluti.
Ginseng666
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Il fantasma di Canterville ed altri racconti.
Chi ha paura del fantasma di Canterville alzi la mano!
Delizioso il racconto del "Fantasma di Canterville" che ha terrorizzato per secoli il castello fino a quando non arriva la famiglia Otis di origine americana. Adesso sono loro che tormentano il povero fantasma....fino a quando la dolcissima Virginia non lo aiuta senza non prima perdonarlo di tutte le malefatte commesse facendogli trovare finalmente la pace tanto a lungo desiderata.
Ho letto questo racconto perchè mia fagli insieme ai suoi compagni ed alla maestra ha partecipato ad una rassegna teatrale, ho scoperto che è un testo molto utilizzato e concordo in pieno in quando da esso possiamo trarne situazioni molto spassose, simpatiche gags e battute esileranti.
Wilde in questo breve racconto coglie, con la sua immensa classe, l’eterna lotta tra razionalità e fantasia, l’infinita nostalgia per la perdita del mondo romantico, il fastidio per la quotidianità da leggere un ever-green!
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Un non-fantasma
Una cosa è certa: leggendo questo libro non ci si trova davanti al tipico e stereotipato fantasma che terrorizza la gente facendola scappare da un edificio o ammazzandola. O almeno non con la famiglia americana degli Otis, venuti in Inghilterra per una villeggiatura nel castello di Canterville: essi, infatti, non danno alcun peso alle dicerie e alle maledizioni che gravano su quel luogo, puliscono la macchia di sangue maledetta di Lady Eleanor (nonché moglie del famoso fantasma Sir Simon e da lui stesso uccisa) nella biblioteca, fanno scherzi al fantasma, gli danno olio lubrificante per le catene, sciroppo per la gola a causa della sua risata malefica…. Senza un briciolo di paura! E il povero Sir Simon non riesce a spaventare nessuno di loro…
La famiglia Otis mi ha veramente stupita e divertita al tempo stesso proprio perché fanno l’esatto opposto di quello che farebbe chiunque! Per non parlare poi del fantasma che, a causa loro, viene umiliato! Questo interessante e comico confronto fra la pragmatica razionalità americana e la superstizione inglese mi è piaciuto troppo! Ma, secondo me, il momento più bello è la fine: quando la dolce Virginia s’impietosisce per Sir Simon e decide di pregare per la sua anima affinché possa riposare in pace e lui, per ringraziarla di ciò, le dona uno scrigno di gioielli (mentre leggevo questo pezzo mi è scappata qualche lacrimuccia…). Leggere questa storia è stato un vero piacere e un vero divertimento. Oscar Wilde aveva veramente una bella fantasia e un bellissimo modo di scrivere. Gli altri racconti contenuti in questo libro non mi sono piaciuti molto: sia perché non sono il mio genere (gialli e così via), sia perchè non mi hanno trasmesso le stesse bellissime emozioni de “Il fantasma di Canterville”. Questo libro merita di essere letto. E’forse il capolavoro di Oscar Wilde insieme a “Il ritratto di Dorian Gray”.