I racconti della beccaccia
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Ce prodige de Maupassant... !
In attesa di decidermi a leggere finalmente "Bel-Ami", ho fatto la conoscenza di Guy de Maupassant attraverso questi suoi "Contes de la bécasse", racconti dapprima comparsi su quotidiani e riviste, poi raccolti in un libro nel 1883.
Diciassette piccole storie, per lo più d'ambientazione normanna o comunque collocabili nella Francia settentrionale (spesso, sullo sfondo, il dramma della ottocentesca guerra franco-prussiana), per una scrittura davvero incisiva, a momenti spettacolare! Se scrivere racconti brevi è un arte, allora Maupassant è un vero grande artista: con pochi essenziali tratti delinea personaggi e situazioni di diversa natura, dicendo con poco moltissimo. La sua prosa è semplice, ma affascinante e ricca di emozioni e sfumature, anche là dove il francese si fa più colloquiale con espressioni tronche e forse un po' dialettali.
Dal serio al faceto, dal dramma allo scherzo, senza tralasciare l'ironia e persino la licenziosità, questi testi, che non disdegnano affatto la dimensione popolaresca, narrano episodi o vite intere con uno stile coinvolgente che cattura da subito il lettore. Molto divertente "Ce cochon de Morin", tristissimi "Un fils" e "La rempailleuse", inquietanti per la violenza e la crudeltà inaspettatamente descritte "Saint-Antoine" e "La folle", mentre le bellissime pagine de "L'aventure de Walter Schnaffs", che chiudono la raccolta intrecciando abilmente elementi tragici e comici, si propongono come una meravigliosa condanna della guerra, colossale fregatura per tutti i poveri diavoli di ogni tempo e luogo cosretti a combattere e mandati a morire come carne da macello per la presunta gloria di chi ha sempre predisposto a tavolino l'avanzata degli eserciti.
Sono ormai dell'opinione che, molto spesso, leggendo un autore in traduzione si perda parecchio. E credo proprio che, al momento opportuno, mi dedicherò anche a "Bel-Ami" in lingua originale. Ce prodige de Maupassant... !