Titanic, la vera storia
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 1
Quello che altri libri non hanno scritto...
Sono stato impressionato da alcuni particolari che in altre letture, visioni di film, ricerche su internet non avevo colto:
- la grande quantità di ghiaccio (si parla di tonnellate) che dopo l'urto con l'iceberg si sono riverdate a prua sul ponte di terza classe, oggetto di curiosità o di souvenir da parte di alcuni passeggeri;
- Il modo in cui si è salvato il secondo ufficiale Lightoller, che dalle testimonianze, sembra essere l'eroe "positivo della tragedia".
- La diversità di classe, anche dopo il naufragio, dimostrata dalle molte testimonianze dei passeggeri di prima classe, e la quasi assenza di quelle di terza classe.
- La presenza dell'alta società al viaggio inaugurale del Titanic rappresentava anch'essa un evento mediatico.
- La descrizione di cosa è successo nelle scialuppe dopo l'affondamento del transatlantico. Anche qui la sopravvivenza non è scontata. Alcuni muoiono nelle scialuppe; altre per il sovraccarico di persona sono in precario assetto e basta un nulla per farle affondare. Drammatica è la situazione della scialuppa rovesciata, nella cui chiglia ci sono trenta persone, con acqua alle ginocchia e a cui Lighttoller da' l'ordine di spostarsi all'unisono a destra o a sinistra per controbilanciare il peso.
- L'avvicinamento del "Carpathia", a tutta velocità e con rotta a nord, evitando "a vista" gli iceberg, e nel contempo, gli ordini del comandante nel predisporre quanto necessario per i naufraghi.
- Il Titanic, che oltre ad affondare di prua, sbanda a sinistra, anche se non c'è cenno che la nave, prima dell'affondamento, si sia spezzata in due.
- Il lavoro fatto nella sala macchine di spegnere le caldaie per non farle esplodere a causa della pressione.
- La figura del capitano "Smith", che non sembra essere così apatico come presentato nel film di Cameron. Del primo ufficiale Murdoch si dice poco o niente, se non una maggior tolleranza nel far imbarcare uomini, anzichè donne e bambini, nelle scialuppe a lui assegnate.
Il libro merita sicuramente di essere letto, soprattutto per cogliere quegli aspetti che ho indicato sopra, in particolare è molto elevata la tensione emotiva che si prova leggendo le pagine in cui i superstiti attendono le navi di salvataggio. Sono altrettanto interessanti le "troppe verità" dei giornali dell'epoca, che si sono inventate storie irreali, o hanno gonfiato le testimonianze dei superstiti per fare scena. Altre testate si sono comportate in modo opposto, cercando di minimizzare l'accaduto.
In definitiva è un libro consigliato soprattutto a hi vuole approffondire quanto successo immediatamente dopo l'affondamento e nei giorni successivi al disastro.