La polvere del mondo
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 1
Il fuori guarisce
Un anno dopo la lettura di questo straordinario romanzo di viaggio mi sembra ancora di sentire quella “polvere” del mondo; nel titolo originale, la polvere diventa “usage”, cioè deterioramento, usura: è il mondo del viaggiatore che si sfalda, che perde consistenza, svuotandosi. E' lo spirito del metaviaggio, ovvero del percorso che non arricchisce, ma consuma. Nello spirito escursionistico del viaggio contemporaneo, il turista pretende che lo spostamento, fisico e mentale, verso un luogo diverso da quello quotidiano diventi un'occasione di arricchimento, fedele ad un'attitudine che spinge verso il collezionismo delle esperienze vissute e osservate nella vacanza. Al contrario, Bouvier e Vernet, pittore di grandissimo talento, percorrono una strada inversa: il viaggio diventa l'opportunità per abbandonare la propria mentalità di partenza, uno strumento per liberarsi dei preconcetti della cultura d'appartenenza e riuscire, alla fine del cammino, a percepire il mondo con la genuinità di chi lo vede per la prima volta.
Libro di grande successo in madrepatria, meno conosciuto all'estero, Bouvier colpisce per la limpidezza e il calore della sua scrittura, a volte poetica, spesso avvolta da quella malinconia rassegnata di chi osserva una realtà distante e con quel pizzico di ironia – e nessun cliché!- che rende la narrazione intelligente, umana e sincera.