La mia famiglia e altri animali
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Roger, Geronimo, Ulisse e tanti altri amici animal
«La collina e le valli tutt’intorno erano un piumino di uliveti che balenavano come pesci guizzanti nei punti dove la brezza sfiorava le foglie. A metà del pendio, protetta da un gruppo di cipressi alti e sottili, era annidata una piccola villa color rosa fragola, come un frutto esotico che ammicchi tra il verde. I cipressi ondeggiavano gentilmente nella brezza, come se per il nostro arrivo fossero intenti a dipingere il cielo di un azzurro ancora più vivido.»
Quando il giovane Gerald Durrell viene letteralmente trascinato in Grecia, a Corfù, dalla famiglia inglese composta dalla madre, il fratello Leslie, il fratello Larry e dalla sorella Margo, ha appena dieci anni ma già anche una grande passione per il mondo animale e vegetale. Dopo la lunga traversata, l’arrivo nell’isola, l’arrembaggio dei tassisti, la scoperta dell’assenza della stanza da bagno in quasi tutte le case sino a che riescono a trovare la villa color rosa fragola ove questo imprescindibile vano c’è, la vita comincia a scorrere rapida per i neo-abitanti che iniziano a adattarsi alla nuova e bizzarra realtà in tipico stile britannico. Il ragazzo, dal suo canto, vive quel nuovo mondo come una scoperta quotidiana che è talmente interessante da averla vinta su tutto e tutti: scuola compresa. Non a caso, l’unico modo per interessarlo alle noiose lezioni di storia e alle assurde e improponibili problematiche matematiche, i cui problemi resteranno irrisolti per il resto della vita, molto probabilmente, e le quali vengono accompagnate da balli del luogo aventi quali primo ballerino il suo giovane maestro nonché responsabile implicito del loro trasferimento sull’isola, è proprio quello di portarlo all’aria aperta, di infarcire la lezione con aneddoti completamente sconosciuti ai più ma aventi quale principale protagonista quando i boschi, quando gli insetti, quando orsi coraggiosi, quando rospi e raganelle.
Cinque anni, quelli trascorsi dal nucleo familiare a Corfù che hanno immancabilmente segnato il futuro di questo rinomato zoologo che, tra queste pagine, descrive il periodo della sua fanciullezza con gli occhi dell’allora ragazzo che era. L’impressione del lettore è proprio quella di trovarsi tra i luoghi descritti, di essere preso per mano man mano che un’avventura e un’osservazione segue e consegue all’altra. E se avete avuto modo di visitarla, quest’isola, come nel caso della sottoscritta, a maggior ragione rivivrete quegli aneddoti con ulteriore complicità.
E nel mentre che la sua parentela rappresenta quel porto sicuro che gli consente di vivere la sua passione per la flora e la fauna a trecentosessanta gradi, contemporaneamente, il testo alterna momenti di profonda ilarità ad altrettanti di ricco ed esaustivo approfondimento. Merito ulteriore del narratore è quello di non perdersi in descrizioni e digressioni eccessivamente tecniche che avrebbero potuto far perdere di interesse al componimento. Al contrario, le osservazioni, le scoperte che vengono riportate e che vengono viste con gli occhi della sua infanzia, sono un balsamo per il conoscitore che incuriosito e affascinato dal narrato, ne respira i profumi e ne è rapito dai colori.
Un elaborato per tutti gli amanti della natura e non, per gli amanti delle scienze naturali, per gli amanti delle sensazioni e delle emozioni impresse su carta e ricamate nel cuore.
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ATMOSFERA DI SERENITA'
Questo libro è una vera delizia sia per gli amanti degli animali che per quelli della natura in generale.
Non avevo mai letto descrizioni così accurate di boschi, insetti, cori alternati di cicale, raganelle e ...rospi. ..
Mai avevo letto di bagni notturni fatti nella massima tranquillità, giornate in riva al mare senza il timore del tempo che scorre, passeggiate di un ragazzino nella natura più incredibile senza l'ansia del pericolo e della fretta. Ecco, quel che più mi ha colpito in questo libro è l'assoluta atmosfera di serenità che lo pervade, la gioia semplice e genuina che traspira dalle sue pagine, che regalano un senso di pace col creato e tutti i suoi occupanti, comprese certe bestioline con cui non avrei mai pensato di poter simpatizzare. Il geco Geronimo, per esempio …. o il gufo Ulisse, o il piccolo scorpione femmina che mi ha fatto ridere per tutta la sera….. L'autore, rinomato zoologo, descrive qui il periodo della sua fanciullezza nell'isola greca di Corfù, e lo fa con una grazia e un'abbondanza di particolari che sembra proprio di essere lì con lui, accompagnandolo nelle sue scorribande instancabili di ragazzo, attraverso i campi, il mare e le colline di quell'isola meravigliosa. La sua famiglia è il porto sicuro che lo protegge e lo asseconda nella sua passione per gli animali, soprattutto grazie alla madre e ad alcune figure di personaggi greci che si occuperanno della sua formazione. L'originalità dello scrittore consiste però nell'evitare di perdersi in dettagli cronologici e nozionistici, ma, al contrario, nel mostrarci le scoperte e osservazioni con tutta la meraviglia degli occhi dei suoi dieci anni. Per questo il libro risulta così fresco e vibrante, impregnato del fascino di una battaglia tra geco e mantide e del profumo di magnolie, viti ,frutteti e fiori selvatici.
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La mia famiglia e altri animali
Dal contenuto di questo libro può certo dirsi che Gerard Durrel nutre un ineguagliabile interesse per gli animali.
L'autore passa da una minuziosa, precisa e appropriata descrizione della flora e della fauna di corfù a un divertente, piacevole e ironico scambio di battute tra i protagonisti del libro: la sua famiglia.
Per quanto mi riguarda, in alcuni tratti ho riso di vero gusto. Gli aneddoti descritti nel racconto porteranno il lettore a nutrire una grande simpatia per tutti i personaggi del libro.
Uno stile divertente quello dell'autore.
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Animali, che passione!
Il libro è una spensierata descrizione del periodo trascorso dall’autore giovanissimo e dalla sua famiglia a Corfù. Pieno di aneddoti esilaranti e di personaggi originali, è scorrevole e appassionante. Così l’autore, che diventerà un celebre zoologo, presenta l’opera:
“In origine, doveva essere il resoconto blandamente nostalgico della storia naturale dell’isola, ma ho
commesso il grave errore di infilare la mia famiglia nel primo capitolo del libro. Non appena si sono ritrovati sulla pagina non ne hanno più voluto saperne di levarsi di torno e hanno persino invitato vari amici a dividere i capitoli con loro.”
Ma il fulcro del libro è l’osservazione del comportamento degli animali; così il lettore impara ad amare rettili e tartarughe, gazze e gabbiani trascinato dall’entusiasmo e dalla simpatia con cui Durrell li descrive .
“Il nuovo arrivato (una tartaruga, ndr) fu formalmente battezzato Achille e si rivelò una bestiola intelligentissima, simpatica e dotata di un particolare senso dell’umorismo.”
“Oltre alla passione per le fragole, in Achille divenne sempre più forte la passione per la compagnia umana.
Bastava che qualcuno andasse in giardino a prendere il sole o a leggere, e subito si sentiva un fruscio tra i dianti e la faccia seria e rugosa di Achille si affacciava tra le foglie. Se stavi seduto in poltrona, si contentava di avvicinarsi il più possibile ai tuoi piedi e là cadeva in un sonno tranquillo e profondo, con la testa pendula dal guscio e il naso appoggiato al terreno.”
“Quando il sole tramontava e i gechi cominciavano a sgambettare sui muri ombrosi della casa, Ulisse (il gufo ndr) si svegliava. Sbadigliava delicatamente, tendeva le ali, si puliva la coda, e poi rabbrividiva con una tale violenza che tutte le sue penne si arruffavano come i petali di un crisantemo sotto una raffica di vento. Essendosi così preparato per il lavoro notturno, emetteva un ‘chiùu’ di prova per assicurarsi che la sua voce fosse in forma, e poi con ali morbide spiccava il volo per vagare intorno alla casa silenzioso come un fiocco di cenere e atterrava sulla mia spalla. Per un poco restava là, mordicchiandomi l’orecchio, poi si dava un’altra scrollata, metteva da parte il sentimento e diventava pratico. Volava sul davanzale ed emetteva un altro ‘chiùu’ interrogativo, fissandomi con i suoi occhi color miele. Questo era il segnale che voleva le persiane aperte.”
Per gli amanti degli animali.
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IL PIU' BEL LIBRO CHE MI SIA CAPITATO FRA LE MANI
Vorrei dedicare il mio miglior giudizio a questo libro assolutamente fantastico!
E voglio condividere con voi la mia recensione affinchè possiate anche voi assaporare la magnificenza di questo scrittore! Si è capito che è Il mio libro preferito!?????
L'ho letto in 3 giorni scarsi e mentre lo leggevo non mi rendevo conto delle ore che passavano facendo anche le 2 o le 3 di notte pur di andare avanti.
Mi è capitato fra le mani per caso e credetemi se vi dico che ero super scettica visto che questo genere non mi appartiene e non sapevo cosa aspettarmi.
E' un grandissimo scrittore che con una facilità assurda ti catapulta dentro la storia, facendoti assaporare gli odori del mare, i rumori delle cicale, il calore del sole e ti fa percepire anche il fruscio delle nuvole che passano nel cielo.
Desidererete fare parte di quella famiglia in cui tutti sono stravaganti e la normalità non è contemplata.
Desidererete essere a Corfù e faticosamente arriverete a chiudere il libro ponendo fine a questa bellissima ed emozionante storia.
Per la prima volta ho percepito la facilità con cui sono riuscita a mettermi in sintonia con lo scrittore e con il suo stile scorrevole che è stato in grado di evocare immagini, odori, rumori con poche parole come altri non sono riusciti a fare.
E' una storia divertentissima e a fatica ho trattenuto le lacrime dal livello di ilarità che mi provocato.
L'ho consigliato a chiunque intorno a me volesse leggere un OTTIMO libro e voglio condividerlo con voi nella speranza di farvi entrare in una bellissima avventura!
Io sono profondamente innamorata di questo scrittore perchè lo trovo fantasctico, ironico, dovertente e molto piacevole da leggere!! (soprattutto se prima avete letto un libro dell'orrore!!!!).
Non saprei che altre parole usare per consigliarvi di prenderlo ma credetemi se vi dico che è un libro meraviglioso!!