Il cuore dell'oceano Il cuore dell'oceano

Il cuore dell'oceano

Letteratura straniera

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Sergio Bambarén parte alla volta di Gorgona, una piccola, incontaminata isola nel Pacifico al largo della Colombia, determinato - malgrado gli inevitabili rischi - a immergersi insieme con le balene, che numerose ogni anno si avvicinano all'isola per nutrire i piccoli e sfuggire al gelido inverno antartico. Sono creature che incantano oltre ogni immaginazione: imponenti e spaventose da lontano, mansuete e accoglienti quando le si guarda da vicino. Ascoltare il loro canto è un'esperienza che ipnotizza; per Sergio, poter comunicare con questi giganti gentili significa entrare in contatto con la propria anima, con la parte più autentica di sé, e rendersi conto di quali sono le cose davvero importanti della vita. In una parola, è come rinascere.



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Il cuore dell'oceano 2014-12-04 22:41:18 Virè
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Virè Opinione inserita da Virè    05 Dicembre, 2014
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Nulla di speciale

Sono tornata a leggere questo autore dopo tanti anni e sapevo che avrei avuto un'impressione diversa da quella che ricordavo. Credo infatti che i suoi libri, ricchi di suggerimenti e belle frasi su come affrontare la vita con gioia, vadano molto bene in alcuni periodi, quando si è giovani e ci si scontra con un mondo che non corrisponde a quello che ci si aspetterebbe, quando si cerca una lettura che apra gli occhi e il cuore, in un momento un po' buio. Sapevo di non essere più predisposta a questo tipo di letture e già dalla quarta di copertina avevo intuito che si trattava di un libro più banale rispetto a quelli che lessi anni fa.
Non si tratta di un romanzo, infatti, ma di un diario di viaggio dell'autore che vuole tentare una nuova impresa: nuotare in mare con le balene.
Lo stile è sempre semplice e scorrevole, si fa leggere con piacere. In questo caso ho trovato incantevole la descrizione dell'isola su cui arriva il protagonista, che sembra un vero e proprio paradiso ed è descritta in modo da permetterti facilmente di immaginarla nei dettagli, quasi come se ne stessi vedendo una fotografia, e da fartene innamorare. Posti stupendi che, per la vita che si conduce oggi, in città, tra smog e frenesia, sembra impensabile possano esistere sul serio da qualche parte sul pianeta. Descrizioni così belle non ne ricordo nemmeno nei libri precedenti e mi hanno davvero incantato.
Il libro quindi scorre, sembra di leggere il resoconto di viaggio di un amico che vuole farti partecipe delle sue avventure. Detto questo manca mordente e il racconto prosegue con le descrizione delle nuotate del protagonista, degli incontri con altri personaggi di contorno, ma nulla di più. Lo scopo dell'autore era quello di far riflettere sulla scelta di compiere un'azione pericolosa per realizzare un sogno, mettendo a repentaglio la propria vita, senza tener conto di tutte le persone che potrebbero risentirne, qualora qualcosa potesse andare male. In questo ho ritrovato soltanto considerazioni scontate e quasi forzate, che non aggiungono nulla, semmai tolgono qualcosa, al meraviglioso racconto di viaggio che si sta leggendo.
Essendo un libro breve si giunge alla fine senza fatica, anche con piacere, si apprezza l'evasione dalla realtà che la lettura permette di compiere, portando il lettore in posti meravigliosi, a contatto con la natura più selvaggia. Per il resto di ferma qui; dal punto di vista emotivo ed in particolare di riflessione personale, non lascia nulla.

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