Un infausto inizio
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 2
Fuggi! Il conte Olaf è il panettiere!
Immaginate: siete dei ragazzi intelligenti, perspicaci, creativi. Amati dai vostri genitori, vi dedicate alle vostre attività preferite, la lettura, l'invenzione di nuovi incredibili oggetti, il rosicchiare mobili...
Ma un giorno tutte le vostre abitudini vengono rovinate da un uomo che vi avvisa della morte dei vostri genitori e vi scorta dal vostro nuovo tutore.
Così inizia "Un infausto inizio", il primo romanzo della serie di libri di Lemony Snicket.
I protagonisti sono i tre fratelli Baudelaire che nel primo romanzo si ritrovano ad abitare da un cinico, sporco, terribile uomo quale Conte Olaf, attore semi-fallito intenzionato a rubare tutta l'eredità dei giovani ragazzi.
La serie di libri è molto diversa da qualsiasi altra serie: lo stesso autore è un personaggio del libro che ha un ruolo fondamentale come tutti i personaggi, anche quelli che a prima lettura potrebbero sembrare meno importanti.
Lo consiglio caldamente anche perchè lo stile di scrittura è davvero stupendo, soprattutto quando l'autore sviluppa una serie di pensieri che fanno riflettere ed emozionano.
Inoltre consiglio di leggere con attenzione la dedica di ciascun libro per una donna di nome Beatrce, una figura misteriosa e cara all'autore...
Quindi, se volete comprendere e risolvere tutti gli engmi di questa serie, non posso fare altro che dirvi:
Buona lettura! :-)
P.s. Sappiate che gli enigmi sono cosi ben strutturati, anche sullo stesso autore, che sono stati scritti altri due libri ancora non tradotti in italiano, tra cui l'autobiografia non ufficiale di Lemony Snicket! (si, avete capito bene l'autobiografia non ufficiale!)
Indicazioni utili
Consigliato anche a chi ha visto il film per notare le differenze.
Da leggere
Una lettura rilassante e stimolante. Autore simpatico, che dialoga piacevolmente col lettore, ma mai annoiandolo o anticipando qualcosa.
Situazioni descritte alla perfezione, dialoghi coerenti, ambientazione affascinante.
In confronto al film, questo conte Olaf è un vero infame. Cattivissimo, odioso.
Interessante metafora della situazione di molti giovani, fa pensare, senz'altro. Uno di quei libri che ti fanno fondere con i protagonisti e ti fanno provare esattamente tutto ciò che provano loro. Fino all'ultima lacrima.