Quello che c'è tra noi
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Opinioni inserite: 3
un cliché passabile
Il cliché della ragazza di ricca e un po' spocchiosa famiglia e il bel ragazzo della porta accanto di solito mi fa roteare gli occhi dopo il primo capitolo. Per questo romanzo così non é stato.
Io amo i personaggi introspettivi e un po' complicati, ecco, non li troverete in questo racconto. Sarà per la tipologia di romanzo "adolescenziale" che non lascia spazio a protagonisti già maturi e vissuti.
La lettura é piacevole, non troppo scontata né banale.
Samantha Reed crede nei giusti valori e non approfitta della sua situazione agiata per avere scorciatoie nella vita. Studia, ha un lavoro e sta dalla parte della verità. S'innamora del vicino di casa Jase, un giovane componente di una famiglia numerosissima ma in cui non manca amore e complicità.
Il loro amore sarà messo alla prova da giochi strani politici che faranno vacillare la madre di Samantha, personaggio più antipatico della trama (mi ha deluso parecchio la sua evoluzione pagina dopo pagina)
Non lo consiglio, per il semplice fatto che non ha smosso granché dentro di me.
(ma forse sono solo troppo antica ormai per queste letture...)
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Piccola delusione ma bella trama
A me ha incuriosito tantissimo, e devo ammettere che all'inizio promette bene. Ovviamente è uno young adult e, come tale, ha vari ''canoni'' da rispettare, ma devo ammettere che una storia con simili sviluppi non l'avevo ancora incontrata.
Sam è una ragazza che sembra avere una vita perfetta, vista da fuori, ma con lo scorrere delle pagine ci addentriamo dentro la sua vita che non sembra poi così tanto perfetta.
Con Sam, onestamente, mi è sembrato come se ci fosse un muro tra me e lei. Non so, forse poco espressiva, non saprei. O forse sono io che, ultimamente, non riesco a legarmi tanto ai personaggi, non saprei.
Mi son piaciute tantissimo le sue azioni, alcune sue idee e concezioni ma, davvero, alle volte mi è sembrata come una statua. Tutto quello che succedeva sembrava scalfirla, ma nulla più. Capite?
Dall'altra parte, poi, c'è Jase. Quanto ho amato quel ragazzo. Un pezzo di pane.
La reincarnazione libresca del ragazzo perfetto. Buono, gentile, simpatico, sensibile. Tutte le ha.
Ho amato, soprattutto, il fatto che, nonostante non fosse il classico bad boy, sia riuscito ad essere singolare e originale in tutto. Quella sua bontà e ingenuità che molto spesso sparisce come se qualcuno l'avesse risucchiata dai personaggi.
Mi è sembrato vero, ecco.
Per quanto riguarda il 'background' come vi ho già detto mi è sembrato abbastanza originale. Non avevo mai letto alcun libro ya che parlasse anche di politica e dei suoi retroscena.
Devo ammettere che questa parte mi ha fatto riflettere, anche perchè ha rivelato dei personaggi particolari. La loro evoluzione è stata, a parer mio, abbastanza realistica. Il cambiamento della madre, il capovolgimento dei suoi valori ma anche il suo spirito naturale che, alla fine, prevale.
Mi è dispiaciuto veder sparire nel nulla la sorella di Sam che si vede pochissimo nel corso della storia.
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ROMEO E GIULIETTA AI NS.GIORNI
La recensione di questo libro è difficile, non perché il libro sia particolarmente complesso, ma perché io sto ancora cercando di elaborare cosa mi ha lasciato. Insomma, le recensioni erano tutte ottime è piaciuto praticamente al mondo intero a parte me. I protagonisti sono Samantha e Jase. Lei figlia di una senatrice in carriera e in piena campagna elettorale. Lui è il terzo di ben otto figli, con una famiglia che sembra quella del “mulino bianco” peccato per il reale caos e disordine che non hanno niente a che vedere con le merendine e i biscotti del mulino. La mamma di Sam odia profondamente la famiglia di Jese, forse perché nella loro confusione si vogliono bene e gestiscono tutto con amore e comprensione mentre lei gestisce tutto con autorità e denaro. Il libro si svolge attorno alla storia d’amore tra i due ragazzi, le loro avventure, la famiglia di Jase, la sua passione per gli animali e quella per l’aggiustare tutto ciò che si può aggiustare; attorno all’amica di Sam con una sorta di fratello tossicodipendente e alla campagna elettorale della mamma. Tutto sembra funzionare (anche troppo bene) per 300 pagine se non di più.. poi (finalmente) il colpo di scena, qualcosa di emozionante e per certi versi triste che manda in crisi l’equilibrio statico che si è creato tra “Romeo e Giulietta”.
L’unico personaggio che ricorderò con affetto è Timmy il fratello gemello di Nan, migliore amica della protagonista . Lui deve uscire dal tunnel della droga e delle tossicodipendenze in generale; inizialmente lo faranno apparire come uno stupido senza ragione ma poi scopriremo cose molto interessanti sul suo passato e sulle sue scelte, per il futuro.
Dopo due giorni di riflessione sono sempre più convinta che questa lettura non mi sia piaciuta. Ripeto che dalle recensioni lette in precedenza valeva moltissimo quindi posso essere io a non averlo apprezzato come si meritava. Magari non ne ho colto il senso, non lo so, ma purtroppo non mi sento nemmeno di consigliarlo. Mi ha lasciato un vuoto che ancora non so con che lettura colmare.
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