Nati liberi. Spirit animals
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Recensione della Redazione QLibri
Nati Liberi
Un bell'inizio per una serie che, sono sicura, appassionerà molti.
Un inizio, è vero, in quanto è fortemente evidente l'intento introduttivo di questo libro e come potrebbe essere diversamente? In fondo è il primo libro di una serie, non dimentichiamolo...
Nei primi 4 capitoli incontriamo subito i 4 protagonisti, i punti di visti del romanzo, attraverso i quali tutti gli avvenimenti vengono descritti. Assistiamo quindi con loro ad una cerimonia che tutti i ragazzi che compiono 12 anni devono affrontare. Così Conor, Abeke, Meilin e Rolland riescono ad evocare rispettivamente una lupo, un leopardo, un panda e un falco, i 4 animali delle leggende un tempo caduti ed ora tornati per salvare Erdas.
Questo aspetto particolare mi ha un po' ricordato la saga "Queste oscure materie" di Philip Pullman dove ogni essere umano ha il proprio Daimon. Ovviamente molte sono le differenze come il fatto che in "Nati Liberi" non tutti riescono a creare un legame con un animale, senza contare che i daimond di Pullman non trasmetto al compagno nessuna capacità aggiuntiva.
Non mi sarebbe mai venuta in mente un attinenza fra i due se non fosse stato descritto il legame che si viene a creare tra umano e animale, impalpabile eppure così forte e potente da provare un intenso dolore fisico se si spezza...
Come tutte le saghe, questo primo libro da il giusto orientamento al lettore: mi ha fatto capire dove mi trovavo (cosa non così scontata dal momento che ci troviamo in un nuovo mondo), il carattere dei personaggi che mi hanno offerto il loro punto di vista, le leggende dei luoghi...
Ho capito tutto questo, ma molte sono ancora le questioni rimaste in sospeso, che saranno sicuramente sviluppate nei libri seguenti.
Lo stile semplice e lineare è adatto alla fascia d'età a cui si propone e diventa un ottimo libro di evasione anche per i più grandicelli!
Ecco una serie che non vedo l'ora di continuare!