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Miss Charity

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Charity è una bambina. È come tutti i bambini, piena di curiosità, vuole creare e partecipare alla vita del mondo. Purtroppo, però, una ragazzina della buona società inglese dell'800 deve tacere, non mostrarsi troppo, salvo che in chiesa. Gli adulti che la circondano non fanno attenzione a lei, le sue sorelline sono morte. Allora Charity si rifugia al terzo piano del suo palazzo in compagnia della servitù. Per non morire di noia, alleva dei topini nella nursery, veste un coniglietto, impara Shakespeare e disegna incessantemente dei corvi, con la speranza che un giorno succeda qualcosa. Così comincia la vita di Charity Tiddler, ragazzina prima e donna poi che fa della libertà un principio di vita e in nome di questa sovverte tutte le regole borghesi della vita vittoriana.



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Miss Charity 2019-04-30 07:22:55 Pelizzari
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Pelizzari Opinione inserita da Pelizzari    30 Aprile, 2019
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Trovare la propria strada

Questa è la storia, a dire il vero un po’ strampalata, di una bambina che passa la sua infanzia, tra i suoi animali, a cui è sempre capace di trovare nomi davvero eccezionali, vivendo pienamente le sue passioni scientifiche e botaniche nonchè i suoi interessi letterari. Appassionata dei sonetti di Shakespeare, tanto da riuscire ad impararli a memoria tutti, e bravissima nel fotografare, con i propri disegni, tanti particolari naturalistici, la bambina diventa ragazza e poi donna e trova la propria strada nel diventare un’illustratrice di libri per bambini. Questo aspetto è la parte più bella della storia, che nel complesso risulta purtroppo abbastanza noiosa, complice anche la scelta stilistica di rendere i dialoghi simili a quelli di una pièce teatrale, ovvero sempre introdotti dal nome del personaggio che sta per parlare. E’ una forma di scrittura che appesantisce lo stile e la scorrevolezza della lettura, togliendole tanta fluidità. E’ comunque bello scoprire come le inclinazioni naturali e le passioni di un bambino possono trovare sbocco, strutturato, in un lavoro, che permette all’individuo di sentirsi realizzato.

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Miss Charity 2014-09-02 16:56:24 Vanellope Von Schweetz
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Vanellope Von Schweetz Opinione inserita da Vanellope Von Schweetz    02 Settembre, 2014
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Per chi ama i classici

Ultima opera dell'amata e acclamata scrittrice francese, oltre che grande lezione di stile.
L'autrice gioca sapientemente con tutti gli elementi tipici del romanzo ottocentesco edificante e di buoni sentimenti, con autrici come Jane Austen o Louisa May Alcott, infarcendo al tempo stesso le sue pagine con una pungente ironia affidata alle parole della sua giovane protagonista.
Miss Charity deve la sua esistenza a molti generi del XIX secolo e ricorda da vicino il romanzo di formazione. Leggiamo infatti della piccola protagonista dalla sua nascita, fino ad arrivare alla maturità e alla realizzazione di se.
Miss Charity nasce in una nobile famiglia inglese dell'Ottocento e cresce in una gabbia dorata, rinchiusa nella sua nursery dalla quale non esce quasi mai, con l'unica compagnia della tata scioccata e dei numerosissimi animali che ella raccoglie e cura con amore sconfinato. I momenti più felici sono quelli delle vacanze estive nella campagna inglese, momenti che le danno l'opportunità di fare nuove conoscenze, scoprire il mondo e raccogliere nuovi amici a quattro zampe. Sono proprio questi animali e la sua attitudine al disegno che le permetteranno di affrancarsi dal giogo genitoriale, diventare economicamente indipendente (fatto assolutamente disdicevole per l'epoca) e trasformarsi in una giovane donna ispirata alla vita della famosa scrittrice e illustratrice Beatrix Potter, che si fece conoscere al grande pubblico inglese grazie ai libri per bambini e alle avventure di animali antropomorfi, il piu famoso dei quali è il celebre Peter Coniglio.

Nella giovane, scaltra e simpatica protagonista convivono la convenzione di un mondo che la vuole svenevole, debole, interessata solo a pizzi, merletti e ricami, e la sua interiorità, l'acuta intelligenza e la ribellione per il mondo nel quale vive. Attitudine, queste, che la spingono a fuggire dalla porta di servizio della sua casa vittoriana per vivere mille avventure, allevare animali, coltivare la passione per la pittura, avere come amico un ragazzo che aspira a fare l'attore e quindi mal visto per questa sua scelta.
Miss Charity è la protagonista di ogni pagine, mentre la maggior parte degli altri personaggi, soprattutto quelli legati al mondo vittoriano delle convenzioni e delle buone maniere, restano delle macchiette, delle maschere: la madre, frequente vittima di attacchi di nervi e mal di testa, che trova "sconveniente" ogni piu piccolo strappo alle sue rigide leggi morali. Il padre, interessato soltanto alla pesca, alla caccia e alle chiacchere con altri gentiluomini del suo stesso rango. La zia e le cugine vanesie e vuote come palloni, il cui unico scopo è impalmare il gentiluomo più facoltoso e danaroso sulla piazza.
I personaggi più interessanti e divertenti sono invece quelli di contorno, di più basso lignaggio, che vivono ai margini della società che conta.

"Le signorine Gardiner, Amy e Winifred, erano due persone molto pulite, golose e pigre come due vecchie gatte. Gentili, nonostante tutto, senza un soldo. Siccome erano di buona famiglia, venivano invitate a tè e cene in cui assorbivano in modo discreto una spaventosa quantità di cibo. Poi, come il boa, digerivano nell'arco di una settimana."

Su tutti, la folle tata che Charity tiene praticamente rinchiusa nella sua nursery per evitare che venga licenziata e internata (un personaggio alla Bertha Mason, per intenderci), la servetta Gladys che si vende facilmente a qualsiasi fattorino o domestico con cui entri in contatto e immagina per la sua padrona mille intrallazzi amorosi. I precettori Herr Schmal e Blanche Legros, protagonisti di una vicenda che mette in luce un altro elemento tipico del romanzo, ovvero il racconto di fatti atroci e violenti trattati in maniera lieve, delicata, così come li vedrebbe una ragazzina quale è Miss Charity. Miss Blanche, l'istitutrice della ragazza Viene infatti licenziata per la sua relazione con il precettore e trova lavora soltanto presso un pensionato per ragazza che appare più come un lager che una vera scuola. Solo la tenacia e l'altruismo di Charity la salveranno e porteranno una svolta felice nella sua esistenza.

Un libro meraviglioso che ogni lettore amante della letteratura classica inglese dovrebbe conoscere!

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A tutti gli amanti della letteratura classica inglese
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Miss Charity 2013-10-09 09:48:34 chiara
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Opinione inserita da chiara    09 Ottobre, 2013

un passo indietro nella mia infanzia

a me è piaciuto, mi è sembrato di tornare ragazzina quando mi tuffavo nei romanzi del genere "piccole donne". ho verificato e, in effetti, l'autrice realizza libri per ragazzi; all'inizio avevo paura di non farcela a portarne avanti la lettura, mi sembrava un pò troppo infantile, poi, invece, mi sono entusiasmata per i racconti che Miss realizzava, per lo stile di vita di fine 1800, per la considerazione del lavoro, per Oscar Wilde... insomma, chi ha amato Louise May Alcott non può non leggere questo romanzo!!

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piccole donne
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