La diciottesima luna
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Kami Garcia è un'insegnante part-time. È molto superstiziosa e possiede una montagna di amuleti. Ama i film catastrofici e potrebbe vivere di pizza e Diet Coke.
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Opinioni inserite: 5
il terzo libro di una saga di 4...
"La diciottesima luna" e', come noto, il terzo libro di una saga di 4, chiamata "cronache di maghi". I libri sono prevalentemente per adolescenti ma possono essere letti da chiunque. I volumi precedenti erano incentrati sul viaggio interiore di Lena per scoprire se fosse luce o tenebre. Alla fine del secondo romanzo, ha finalmente scoperto cio' che e' davvero, e adesso la storia puo' tranquillamente prendere una piega diversa, pur rimanendo sempre coerente con se' stessa. E' l'originalita' a spiccare nella saga, quindi, anche nel libro in questione. Tuttavia, se nel precedente romanzo tutto funzionava bene, qui c'e' qualcosa che non va. I capitoli di questo libro sono troppo indipendenti fra loro. E' come se con ogni nuovo capitolo iniziasse una sottotrama, che si conclude con la fine dello stesso. Viene quasi da definire "episodi" i capitoli del romanzo. Tale caratteristica non era minimamente presente nei volumi precedenti. La storia in se', poi, pur rimanendo estremamente gradevole, si disperde un po' troppo e si fa piu' lenta che in passato, mentre l'introspezione psicologica viene nuovamente messa da parte, anche dove sarebbe stata molto interessante. Rispetto al precedente libro e' presente una quantita' minore di azione e, soprattutto, di colpi di scena. Tuttavia, le scoperte, sebbene poche, saranno stupefacenti. La parte migliore della storia e' il finale, forse il piu' tragico visto finora nella saga. Per quanto riguarda, invece, la forma, va tutto bene, tranne, a volte, l'uso del punto quando sarebbe stato molto piu' appropriato un punto esclamativo. Per quanto riguarda i personaggi, posso assicurare che sono tutti interessanti e ben caratterizzati. Nel complesso un ottimo romanzo, consigliatissimo agli appassionati del genere e della saga...e a tutti i giovani...fuori e dentro.
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Un po' troppo pretenzioso
I primi due libri della sagra sono stati decisamente più coinvolgenti, ora la storia langue un po', ho trovato che il ritmo sia sciamato notevolmente rispetto al primo libro, vuoi perchè era una novità o semplicemente perchè c'era la voglia di conoscere i nostri protagonisti.
Per fortuna c'è il colpo di scena finale che un po' risolleva le sorti del terzo libro.
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La diciottesima luna
La diciottesima luna è il terzo e penultimo volume della serie paranormal romance per adolescenti: Caster Cronichles.
Le vicende sono ambientate in un paesino del South Carolina e narrate attraverso il punto di vista di Ethan (scritto in prima persona e scelta maschile non molto frequente), un ragazzo stanco di vivere in un posto in cui le persone sono di una mentalità ristretta, tanti pregiudizi e tremendamente impicciona. La vita scorre come al solito, fino a quando in città non arriva Lena Duchannes, una ragazza molto particolare (in molti sensi).
Devo ammettere che questo è il volume che ho apprezzato di meno della serie, non che sia brutto, ma forse è stata presa un po' troppo per le lunghe in questo caso.
Lo stile è poco scorrevole in alcuni punti perché ci sono situazioni che potevano benissimo essere eliminate o che avevano bisogno di essere sintetizzate.
La storia generale continua a piacermi soprattutto per quel che riguarda l'aspetto paranormal che trovo originale e particolare.
La caratterizzazione dei personaggi è interessante, soprattutto per quanto riguarda quelli secondari mentre il finale è forse la cosa più inaspettata (finisce con una nota decisamente più triste ma per fortuna il volume successivo è già pronto per la lettura).
Il risvolto romantico è passato leggermente in secondo piano per quel che riguarda Ethan e Lena (ormai procede su binari relativamente tranquilli) ma il lettore potrà consolarsi con la storia d'amore di qualche personaggio secondario.
Meno azione rispetto al precedente ma ancora intrigante e speriamo in un finale con il botto.
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Bello senz'anima
Può un sacrificio farti perdere e guadagnare tutto?
Questo è il pensiero riportato sulla copertina della DICIOTTESIMA LUNA, ma è anche la stessa domanda che mi sono fatta io quando l'ho chiuso dopo più di una settimana di lettura. Nel caso dei protagonisti non so quale risposta si siano dati......nel mio caso la risposta è stata:
Il sacrificio di leggere questo libro mi ha fatto perdere o guadagnare qualcosa? La risposta è.....poco e niente.
Cosa mi ricorderò fra un altro anno? Questo è quello che mi chiedo ogni volta che chiudo il mio ormai "affezionato" appuntamento con la Luna (la diciottesima) delle scrittrici Kami Garcia e Margaret Stohl. Alla terza maratona mi rendo conto che è diventato più una scadenza che una lettura appassionata come mi capita per serie come quelle di Lauren Kate o Becca Fitzpatrick. Il genere è lo stesso (Young-adult), il coinvolgimento proprio no!
Cosa deve avere uno Y-A per attirare il mio interesse? Principalmente suspense, fluidità e sentimenti indelebili che possono "scolpire" un messaggio (troppo da adulti? Se così fosse prossimamente cambio genere).
La diciottesima luna risponde ai miei standard? Direi poco perché la sensazione dominante è un grosso pulsante con su scritto STANDBYE che solo nelle ultime dieci pagine passa in ON. Il titolo che mi viene in mente per la recensione:
BELLO SENZ'ANIMA.
I contenuti ci sono e tanti, la magia, l'amore, l'amicizia e la famiglia ma unite da un collante che rende la lettura lenta e faticosa. Accadono tante cose, ritroviamo tutti i personaggi di cui conosciamo ormai tutte le minime sfaccettature......ma non c'é "animazione", si muovono al rallentatore, pensano con lentezza, non esprimono pathos (posso escludere Lena a cui si arricciano i capelli ad ogni sfuriata); agiscono come se avessero un interruttore e dovessero aspettare che qualcuno lo spinga.
Insomma non so se la sensazione provata dipenda dalla traduzione in italiano o proprio dalla penna delle due autrici, ma la diciottesima luna non ha toccato le mie corde come aveva fatto la sedicesima che aveva aperto la porta delle aspettative e poi con la diciassettesima l'aveva sbattuta malamente.
Scrivendo questa recensione mi è venuto in mente che potevo confrontare il mio voto sbirciando nei commenti delle lettrici d'oltreoceano e leggendo le recensioni mi sono resa conto che il minimo comune denominatore indovinate qual'é? La lunghezza inutile della storia!!!! Mi sono consolata.
Ma ho il dovere nei confronti di chi ci segue, di parlare del libro e dei suoi personaggi che rimangono sempre gli stessi senza molte new-entry ( parte un santone vudu).
Ethan fidanzatino storico, Lena che ha cambiato colore degli occhi dopo la luna precedente che l'aveva reclamata. Entrambi chi per un motivo chi per un altro si sentono incompleti.....lui con un pezzo di anima in meno (perso per strada ma recuperabile), lei ogni volta che si guarda allo specchio
si rende conto che è metà luce e metà tenebra. Che quadretto allegro.....
L'amico Link che a causa di un morso si è trasformato......Amma che sferraglia sempre in cucina ma nel frattempo assembla amuleti, zio Macon che vigila su tutti anche quando non è presente, la cugina che è stata degradata da sirena a mortale (non sto spoilerando visto che questi sono tutti avvenimenti della luna precedente) e si tira i capelli come alle medie con la cheerleader Savannah.....
Insomma vai avanti ma poi incappi in un imprevisto e devi tornare tuo malgrado al via.....si perchè questa serie è davvero "plastica". In tutti e tre i libri frequentano sempre le stesse stanze, gli stessi tunnel e le stesse porte magiche. Dove arriva la novità? Dopo 400 pagine, quando il buon sveglio Ethan si rende conto che non è più se stesso, scrive con la sinistra e non è mai stato mancino, dimentica le cose di pochi istanti prima e fa sempre lo stesso sogno da mesi, che si interrompe sempre nello stesso punto! Ah.....scusate, sbadiglio anche mentre batto sulla tastiera.....ma no dai! Nelle ultime dieci pagine accade ciò per cui abbiamo lottato contro Morfeo le precedenti 530!!! Finalmente il fidanzatino intuitivamente superiore capisce di essere lui il Crogiuolo.......e con responsabilità compie il gesto estremo per salvare chi ama.....ho chiuso il libro e mi sono trattenuta dall'usarlo come fermaporta (non sarebbe neanche di design, vista l'anonimissima copertina).
Mi scuso con i lettori se sono stata dissacrante ma quando un libro mi lascia senza un giudizio preciso mi scateno con il sarcasmo.
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Agli altri.....forse se vi piacciono i lenti......
La diciottesima luna
Il libro, come gli altri due della saga, è stato davvero bello epieno di episodi sorprendenti. Consiglio a tutti quelli che non hanno finito dileggerela 17a luna di prendere in mano il libro e di continuare a leggerlo perchè ne vale la pena. Un solo suggerimento: non risparmiatevi singhiozzi, pianti e fazzoletti alla fine della diciottesima luna perché... "la cosa giusta e la cosa facile sono mai la stessa cosa".