Il nostro anno infinito
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Il nostro anno infinito
L'esperienza della malattia è qualcosa di indescrivibile, qualcosa che forse solo gli psicologi riescono a tirare fuori a parole dal paziente.
Per questo motivo, quando mi trovo di fronte un argomento così delicato, mi avvicino con titubanze e sospetto al libro in questione, sia in quanto potrebbe essere di una colossale banalità, sia in quanto, al contrario, potrebbe essere così profondo da farmi versare fiumi di lacrime.
Beh, questo libro ha stravolto tutti i miei pronostici e si colloca esattamente al centro.
La voce narrante è Frencis e ha 15 anni. E si sente. Non amo particolarmenti le voci narranti immature, ma allo stesso tempo Francis è così simpatico che mi fa dimenticare tutto. Inoltre Nel libro ci sono frasi, scritte in modo semplice è vero, ma che racchiudono esattamente il tuo pensiero.
Ho avuto a che fare con la malattia e non in età matura, e alcuni dei pensieri scritti in questo libro erano i miei.
Al che mi chiedo se la mia voce interiore fosse così infantile a quel tempo!!
Amber è la seconda protagonista di questo romanzo, anche se viviamo tutto dal punto di vista di Francis. Lei è molto matura per la sua età, schietta e diretta e, ovviamente si trova anche lei in ospedale.
Questo libro non parla solamente della malattia, ma anche della famiglia, nelle sue gioie e nei suoi dolori.
Incredibile a dirsi, ma in alcune pagine ho anche riso a crepapelle!
Ed è proprio per questo che ho adorato questo libro, perchè non è perfetto come la vita, racchiude gioie e dolori, non c'è solo il bianco o il nero, ma tutta una serie di colori e sfumature che compongono la vita di tutti i giorni, imperfetta, ma proprio per questo unica.