Il figlio del cimitero Il figlio del cimitero

Il figlio del cimitero

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Bod sarebbe un bambino normale. Se non fosse che Liza è una strega sepolta in un terreno sconsacrato. Silas è un fantasma. E la signora Owens è morta duecento anni fa. Bod era ancora in fasce quando è scampato all'omicidio della sua famiglia gattonando fino al cimitero sulla collina, dove i morti l'hanno accolto e adottato per proteggerlo dai suoi assassini. Da allora è Nobody, il bambino che vive tra le tombe, e grazie a un dono della Morte sa comunicare con i defunti. Dietro le porte del cimitero nessuno può fargli del male.



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Il figlio del cimitero 2020-11-09 09:48:00 La Lettrice Raffinata
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La Lettrice Raffinata Opinione inserita da La Lettrice Raffinata    09 Novembre, 2020
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Ci vuole un cimitero per allevare un bambini

Con "Il figlio del cimitero", Neil Gaiman si cimenta in un romanzo di formazione mascherato da avventura fantastica, e quasi horror; e devo dire che si possono notare diverse analogie con "Coraline", altro suo titolo rivolto ad un pubblico giovane.
La narrazione ci permette di seguire l'infanzia e l'adolescenza di Nobody "Bod" Owens, un ragazzino che vive nel vecchio cimitero da quando, poco più che neonato, è scampato allo sterminio della sua famiglia ad opera di un misterioso assassino determinato a portare a termine il lavoro prima o poi. Bod viene adottato da una coppia di fantasmi -i signori Owens, per l'appunto- e, più in generale, da tutti gli spiriti che popolano il cimitero e diventano in breve la sua famiglia.
In una storia ispirata da "Il libro della giungla" di Rudyard Kipling -a detta dell'autore- ma che ricorda una versione molto ridotta della saga potteriana, un luogo angosciante come il cimitero si trasforma nell'unico posto sicuro per il piccolo Bod; questa sorta di rovesciamento dei ruoli colpisce anche i personaggi, infatti troviamo un gruppo di mostri iconici determinati a difendere il bambino, mentre la parte degli antagonisti viene associata agli uomini.
Per l'ennesima volta, Gaiman ci trasporta in un mondo fantastico e ricco di folklore; il lettore lo scopre pian piano attraverso gli occhi di Bod, che all'inizio ne è altrettanto estraneo. Questa intrigante ambientazione non è il solo punto a favore della lettura: abbiamo un protagonista sfaccettato nella sua caratterizzazione -capace di azioni coraggiose, ma dotato anche di un lato oscuro-, parecchi momenti genuinamente toccanti (in particolare, ho adorato la scena in cui viene realizzata la lapide per Liza) e un umorismo un po' noir che, tra epitaffi inusuali e battute su funerali e affini, strappa più di una risata.
Secondo me, ci sono state purtroppo un paio di scelte infelici nella stesura della trama. Visto il legame che li unisce, avrei trovato opportuno inserire più scene di interazione tra Bod e i signori Owens, mentre è chiaro fin da subito che la sua figura di riferimento sia rappresentata da Silas; non mi ha convinto il modo in cui viene narrata la lotta tra la Guardia d'Onore e la Confraternita, perché da un lato è troppo frammentaria se si vuole seguire con attenzione tutti gli avvenimenti, e dall'altro poteva quasi essere sostituita dal solo resoconto di Silas a fine volume. Discutibile anche il sistema magico, che sembra funzionare in base all'allenamento, ma è privo di regole chiare.
Nonostante queste piccole critiche, devo ammettere che Gaiman è riuscito ancora una volta a trasportarmi in un mondo quasi magico, e a stupirmi con una trama semplice ma capace di svolte inaspettate.

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Il figlio del cimitero 2014-02-15 09:42:34 aeglos
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aeglos Opinione inserita da aeglos    15 Febbraio, 2014
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A SPASSO NEL CIMITERO

Bod è un ragazzino che praticamente viene allevato da gente morta, nel cimitero, dove, finchè se ne sta all'interno delle mura e del cancello, ha un sacco di cose da imparare, tutti gli vogliono un mondo di bene ed è al sicuro dal male che una persona e più gli vogliono fare. Devo dire che, pur essendo una lettura per ragazzi, mi è piaciuto molto sia la storia (coinvolgente davvero, sopratutto arrivata a metà libro,l'ho praticamente divorato!), sia il modo di scrivere di Neil Gaiman. (tra l'altro il primo libro di questo scrittore che leggo!). Mi sono addentrata nei meandri del cimitero insieme a Bod, a Silas, a Liza e a tutti i suoi amici, un libro che sicuramente ti lascia qualcosa nel cuore. Nel suo piccolo può insegnarti qualcosa, non fidarsi degli sconosciuti, voler bene alle persone che ti aiutano e cercar di dar loro qualcosa, nel tuo piccolo. Un libro scritto in maniera eccellente dal mio punto di vista, un libro che crea un'atmosfera gotica, che ti fa vedere la morte sotto un punto di vista non drammatico ma tranquillo e quasi amichevole!

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Libri per ragazzi!........ma anche no!!!! :-)
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Il figlio del cimitero 2013-01-15 07:54:42 Mario Inisi
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Mario Inisi Opinione inserita da Mario Inisi    15 Gennaio, 2013
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Non comprate il libro sbagliato

La storia è geniale con un sacco di idee brillanti e di scene commoventi. Le lapidi del cimitero sono fantastiche. La storia non è stupida e mette in campo valori come il coraggio, la generosità, la lealtà. E' uno dei più bei libri di Gaiman anche se più semplice di molti altri (American gods ad es.).
Non sbagliatevi però. C'è un libro con un titolo simile e la stessa storia ma solo abbozzata cioè molto più brutta. Qualcosa tipo Il cimitero e altre storie nere. Quello lasciatelo perdere. Prendete questo.

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American gods, Coraline, trilogia di Bartimaeus
Adatto ai ragazzi dalle scuole medie in su fino ai loro genitori
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Il figlio del cimitero 2013-01-11 13:59:58 rondinella
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rondinella Opinione inserita da rondinella    11 Gennaio, 2013
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Nessuno è solo

Nobody Owens è un ragazzo davvero speciale: salvato da due fantasmi quando ancora era un bimbino, vive e cresce grazie all'aiuto della comunità del cimitero. La sua famiglia è stata assassinata da una setta misteriosa e a lui non resta che un vaghissimo ricordo di quell'ombra scura...

Sinceramente non capisco come riesca a pensarle tutte lui: nessuno può dire che Gaiman non sia un autore originale. I suoi libri non annoiano mai, riesce sempre a metterci quel qualcosa di speciale che fa da garanzia.
La storia in sé per sé è quasi elementare: il lessico è semplice, proprio adatto al protagonista, lo stile molto scorrevole, le pagine volano via senza difficoltà tra scenette commoventi e sprazzi di allegria.
Le avventure di Nobody sono uniche, ben descritte anche senza ricercatezze, frizzanti, vivaci, invogliano davvero il lettore a seguirle passo per passo.
I personaggi sono disparati e nella maggior parte dei casi tratteggiati in un aspetto unico ma particolare. Interessante la figura del protagonista, un bambino -quasi- come tutti, ma una chicca della storia, può sembrare sfuggente ma ha qualcosa di davvero accattivante.
Le descrizioni in generale sono buone, anche se non c'è nulla di complesso, in effetti il libro è più indicato per ragazzi (ma se siete più grandicelli non vi dispiacerà lo stesso!).
Unica pecca, il finale: tutti i tasselli infatti andranno a posto, ma secondo me con troppa facilità... Gaiman è stato sbrigativo, sebbene non sia pensato come narrativa per adulti credo che un po' più di approfondimento non avrebbe guastato.

Detto questo, nient'altro da aggiungere: rimane una lettura simpatica, leggera (se ci si vuole trovare qualche insegnamento ben venga, sono sicura che ognuno saprà interpretarlo come meglio crede), con un'atmosfera improbabile ma gradevole, insolita e saporita.
Buona lettura!

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tutto Gaiman, narrativa fantastica in generale
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Il figlio del cimitero 2012-11-22 09:16:16 pinco
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pinco Opinione inserita da pinco    22 Novembre, 2012
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strabiliante

La prima parola che mi è venuta in mente, appena chiuso il libro, è stata "strabiliante!"
Pochi romanzi sono riusciti a stupirmi come questo. Già la trama di per sé, è fuori dal comune. Un bambino scampa al massacro della famiglia, rifugiandosi in un cimitero. Viene protetto dai suoi "abitanti" e da un misterioso tutore, la cui natura si intuisce senza essere rivelata in modo esplicito fino alle ultime pagine.
L'autore ha tratto ispirazione dal figlio di due anni che girava per il cimitero col triciclo. Ha avuto la felice intuizione di scrivere una sorta di "Il libro della giungla", ambientandolo però in un camposanto.
Vincitore di numerosi premi nel 2009 e nel 2010, il libro si compone di 8 capitoli, ognuno dei quali è un racconto breve, che segue la crescita di Bod, il protagonista. Gaiman crea un'atmosfera fantastica, mai opprimente, ma carica di aspettativa. Il finale in crescendo, cattura tutta l'attenzione, senza concedere distrazioni. Caratteri ben delineati, descrizioni curate e allo stesso tempo intriganti, l'uso di immagini che sottolineano la storia, completano questa opera di 345 pagine che merita di essere letta.

Piccola perla aggiunta al mio scaffale degli ottimi libri.

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il libro della giungla, a cui si è ispirato l'autore.
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Il figlio del cimitero 2012-09-27 21:43:11 andrea70
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andrea70 Opinione inserita da andrea70    27 Settembre, 2012
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Dark per ragazzi

L'ho letto in vacanza ma sarebbe stato il perfetto compagno di qualche serata invernale davanti al caminetto acceso. Un bambino sfugge in piena notte da un feroce assassino che ha ucciso tutta la sua famiglia, trova rifugio in un vecchio cimitero abbandonato curato da uno strano guardiano . Il bambino è molto piccolo e ha bisogno di cure , due anziani coniugi che non hanno mai avuto flgli ottengono il permesso di fargli da genitori, peccato che siano entrambi defunti da un secolo e anche gli altri personaggi che vivono nel cimitero sono ovviamente un pò...morti. Il piccolo Bod, abbreviativo di nobody (nessuno), cresce in una famiglia allargata parecchio fuori dal comune, che solo lui può vedere grazie al misterioso dono di poter comunicare con le persone sepolte nel cimitero nell'ultimo millennio.
E' una fiaba dark per ragazzi grandicelli, dove si parla di coraggio, onore, lealtà, giustizia, amicizia, il piccolo Bod vivrà molte avventure fino a crescere , sarà pronto per affrontare un giorno il mondo dei vivi, quelli dai quali, a parere dell'autore, c'è da aver più paura che dei morti ?
L'atmosfera dark è resa benissimo senza diventare deprimente, la storia scorre bene, per chi ama il genere è sicuramente carino, Gaiman sa tratteggiare mondi alternativi di grande fascino.

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