Graceling
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Cambiare nome ai personaggi è la colpa minore
Posso addossare una parte del mio mancato apprezzamento di "Graceling" all'influenza che mi ha colpito inspiegabilmente in piena estate? in fondo, perché no! Dal momento che in questo romanzo tutto succede per puro caso, niente vieta alla sottoscritta di accampare scuse randomiche per aver fatto una fatica immane non tanto a terminarne la lettura quanto a trovare degli aspetti positivi ai quali aggrapparsi nel processo.
La vicenda narrata da Cashore si ambienta nel classico mondo fantasy simil-medievale, con tanti regni in rapporti più o meno buoni gli uni con gli altri ed alcuni individui segnati dall'eterocromia, e per questo dotati di abilità paranormali. Tra di loro c'è la protagonista Lady Katje "Kat", nipote di re Rand del Middluns e grande amica del cugino -ed esperto di medicinali- Raffin, con l'aiuto del quale ha anche fondato il Consiglio. Questa società segreta dai nobili ideali porta la giovane ad incrociare la strada di un altro principe (in questo caso del regno insulare di Lienid), Grandemalion Verdeggiante detto "Po", durante le operazioni per il salvataggio del nonno di lui. I due partono poi in missione proprio per svelare il mistero dietro al rapimento dell'anziano reale.
Fatte le dovute premesse, direi di passare ai pregi del volume che ho tanto faticosamente ricercato, precisando che sono più soggettivi del solito. Ho infatti un chiaro debole per le storie di sopravvivenza in situazione estreme, motivo per il quale tutta la parentesi survival che occupa una buona fetta della seconda metà mi ha intrattenuto parecchio. Promuovo anche il rapporto di amicizia molto tenero tra Katje e Bitterblue, un'altra principessa (sì, ci sono più nobili che plebei in questo libro!) che i protagonisti incrociano durante la loro avventura.
E messi così da parte gli unici punti a favore, arriviamo agli elementi meno riusciti, che purtroppo riguardano tutti gli aspetti più importanti: prosa, trama, personaggi, tematiche ed ambientazione! Cominciamo proprio da quest'ultima, perché la scelta di nomi così banali per un mondo fantasy fa pensare più ad un bimbo delle elementari che ad una donna di trenta e passa anni... i regni chiamati come i punti cardinali, le capitali come i loro sovrani (con conseguenti problemi postali ad ogni incoronazione, immagino!), le città portuali chiamate porti... A riprova voglio fare giusto un esempio di questo tripudio di fantasia: il regno a sud si chiama Sunder, quindi la sua città portuale non può che chiamarsi Sunport; il sovrano è re Murgon, di conseguenza la capitale è chiamata Murgon City e la strada che porta ad essa Murgon Road.
Tanta creatività condiziona ovviamente anche l'intreccio, costellato da incontri fortuiti e scene inspiegabilmente lunghe, e pure tediose visto che tutti i colpi di scena sono fin troppo telefonati. Non mancano poi sottotrame mal gestite o addirittura abbandonate a se stesse, come quella dell'antagonismo tra Katje e lo zio Rand, nonché una partenza eccessivamente rapida: a parte l'inizio in medias res del tutto legittimo, la prima scena sembra presupporre una conoscenza pregressa del mondo e dei personaggi, ed in particolare del Consiglio, come se la serie fosse cominciata in un libro precedente.
Di certo gli spiegoni tanto imbarazzanti quanto chilometrici con cui la cara Kristin cerca di sopperire non aiutano. In generale ho trovato il suo stile più che acerbo, anche se non privo di astuzia quando si tratta di mantenersi volutamente vaghi sui poteri -così da poter cambiare le regole in un secondo momento- come pure l'indole dei personaggi. È il caso della stessa Katje, presentata come una spietata sicaria agli ordini dello zio, che poi si rivela essere l'ennesima assassina family friendly; la sua caratterizzazione comunque non mi ha convinto in senso lato, anche perché assegnare troppe capacità ad una protagonista porta ad un calo drammatico della tensione narrativa. Neppure la sua storia d'amore con Po mi ha fatto impazzire, perché l'ho trovata priva di base e sviluppata in maniera troppo rapida.
Potremmo quindi raggruppare le mie critiche sotto la voce infantilismo, e non ci sarebbe all'apparenza nulla di male dal momento che si tratta in fin dei conti di una lettura rivolta ad un pubblico giovane (dai 12 anni, secondo la CE italiana). Peccato che tutto questo cozzi nettamente con le tematiche scelte dall'autrice: matrimonio, gravidanza, pedofilia, maltrattamenti; argomenti importanti e degni di attenzione, ma di certo inadatti al target. L'unico tema che reputo indicato per degli adolescenti, ossia quello della gestione della rabbia, sembra venire dimenticato da Cashore stessa tra un principe e l'altro.
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Commento
Una bella storia... Quando ho cominciato il libro ero un pochettino confusa. Per le prime 50 pagine (come minimo) ho avuto difficoltà a distinguere i personaggi e a capire i vari luoghi ma poi quando ho cominciato a capire e la nebbia nel mio cervello è scomparsa mi sono accorta della bellezza di questo libro e di Po. Po, principe e compagno d'avventure della nostra guerriera Katje (entrambi GRACELING cioè portatori di un dono) un ragazzo sensibile e bellissimo che aiuta la nostra protagonista a capire esattamente cosa vuole dalla propria vita, a fuggire dalla sottomissione dello zio Rand.
Insieme salvano la piccola Bitterblue (cugina di Po e figlia di un Re con un "dono" malvagio..)presto si innamorano l'uno dell'altra ma per la testardaggine della ragazza la storia non decolla come ci si aspetta; lei non si vuole legare con nessuno, non accetta l'amore, di amare e di essere amata.
Purtroppo un eterna romantica come me si aspetta sempre che i libri abbiano finali da "favola" ma.. purtroppo non sempre è così e tanto meno in questo caso.
Probabilmente non leggerò il Prequel perchè, come avrete capito cerco sempre una punta d'amore e di romanticismo nelle storie e, nella trama di Fire non c'è nessun riferimento a questo ma.. probabilmente leggerò il sequel cioè Bitterblue (anche se non l'ho ancora trovato in IBook).
Come sempre non dettaglio la trama, gli avvenimenti e i personaggi del libro perchè non mi piace fare SPOILER, sono una fan del genere fantasy e ultimamente non ho trovato libri che mi soddisfassero al 100% ma credo che questo sia un buon libro e che possa avvicinare al genere anche chi non è solito leggerlo perchè ha una trama leggera, con dei bei personaggi, descritti con cura e dove non viene lasciato nulla al caso (a parte la storia d'amore tra i due che....io avrei articolato moooooooltoooo di più). Insomma se non cercate tr. amore ma tanto fantasy questo libro può piacervi!!
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Sorprendente
Che sorpresa!!
Non mi aspettavo di trovare un libro così piacevole in Graceling, cioè mi aspettavo di trovare un bel libro, questo sì, ma così capace di trasportarmi via con sé non l’avrei mai pensato!
Innanzi tutto ho adorato l’ambientazione, tendente al medioevo, con descrizioni dettagliate ma mai pesanti o noiose. Mi è piaciuto inoltre il mondo creato dalla scrittrice con questi sette regni tutti lontani tra loro ma accumunati da una caratteristica: la presenza dei graceling.
I graceling sono umani con particolari capacità e si notano in quanto hanno gli occhi di due colori diversi. E appena questa caratteristica si manifesta tutti i graceling vengono mandati alla corte del re per vedere se possono servire il regno con le loro capacità.
Il dono di Katje, la protagonista, le consente di diventare un’arma temibile nelle mani di suo zio, il re Rand.
“Aveva ammazzato già abbastanza, più che altro per ordine di suo zio. Re Rand la trovava utile: quando i banditi al confine davano problemi eccessivi, perché mandare un'intera armata, quando poteva spedire un'unica persona? Era molto più economico.”
Ma c’è sempre speranza e quando Katje comincerà a guardarsi dentro scoprirà che c’è una possibilità anche per lei…
È incredibile come mi sia affezionata a Katje, a come mi sia immedesimata nelle sue emozioni e nella scoperta di se stessa.
Compagno delle sue avventure è il principe Po, anche lui un graceling con una capacità tutta da scoprire!!
La storia viene raccontata attraverso il punto di vista di Katje, pertanto la seguiamo nelle sue avventure attraverso tutto il regno percependo i suoi sentimenti e le sue emozioni..
Uno stile davvero scorrevole, semplice e pulito che mi ha consentito di divorare pagine su pagine senza mai stancarmi…
È incredibile come l’autrice sia riuscita a catapultarmi nel suo mondo così facilmente, arricchendo la mia immaginazione con descrizione ed immagini molto vivide.
Un bellissimo romanzo da leggere tutto d’un fiato.
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Originale
Bello questo libro. Originale e ben scritto.
L'opera prima della Cashore mi ha piacevolmente stupito.
A partire dalla scelta di personaggi tutti antropomorfi, il che in un fantasy è notevole, all'ambientazione, ai "Doni" dei personaggi, mai scontati e che riservano sempre qualche sorpresa.
I personaggi, sia la protagonista che i comprimari, non sono stereotipati e omologati, ma sono tutti personaggi in qualche modo tormentati, che presentano varie sfaccettature, le quali si rivelano via via che la trama fila via scorrevole.
L'intento dell'autrice è evidente: porre l'accento sull'accettazione del diverso e sulla consapevolezza di ciò che si è e dei propri limiti; e devo dire che ci è riuscita in pieno.
Le descrizioni sono notevoli, con dialoghi essenziali e piacevoli e direi che proprio questa è la cifra stilistica che mi ha impressionato di più, proprio perchè in un'autrice esordiente.
Questo libro è il primo di una saga, ma i seguiti sono un "prequel" e un "dieci anni dopo", per cui può essere tranquillamente letto anche come autoconclusivo.
Da notare infine, per una volta, un finale non stucchevole e scontato, ma con un retrogusto parecchio amaro...
Evviva!
Ve lo consiglio davvero.
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Fantasy young adult
Opera prima della scrittrice Cashore, e come tale a mio avviso va considerata.
Graceling è un fantasy young adult dalla trama ed ambientazione molto interessanti, lo stile è sicuramente da migliorare ed affinare, ma chi ben inizia...
Ho trovato molto intrigante ed originale l’idea di una nuova “specie”, finalmente un libro senza vampiri, licantropi o non morti, i graceling, e soprattutto la descrizione delle loro abilità, dei loro doni.
Troppo affrettato nel finale, molto deludente anche perché la scrittrice era riuscita negli ultimi capitoli a creare una discreta suspance..peccato..speriamo nel prossimo che comunque leggerò.
Poca caratterizzazione dei personaggi, eccezion fatta per la protagonista, che comunque sembrava più un interprete alla “sex and the city”.
Stile scorrevole ma in alcuni punti eccessivamente sbrigativo, ben descritte le ambientazioni, ma appena dipinte le situazioni.
P.s. uno dei personaggi si chiama Po….ogni volta che trovavo il suo nome tra le pagine mi immaginavo il panda di “Kung fu Panda”...forse questo non ha aiutato…
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Classico
Bé... Ormai di storie con eroi/eroine con particolarità fisiche da cui derivano fantastici poteri ce ne sono tante. E la nostra unica speranza di divertirci con tale tema è che il libro sia scritto bene.
Graceling non è tra questi, a parer mio.
Sinceramente... ho fatto fatica a finire la prima parte di libro.
Un inizio piacevole, sì... ma lo svolgimento lascia a desiderare!
Classico, prevedibile e noioso, lo definirei.
A partire dai personaggi: Katje (nome IMPRONUNCIABILE), è la solita ragazza scontrosa che tutti evitano con un potere tanto potente quanto pericoloso per lei stessa e per gli altri.
Po (come il panda della Dreamworks),altri non è che il fidanzatino della protagonista, con un grnde segreto...
E questi sono solo due dei personaggi del libro della Cashore.
Ancora convinti di voler comprare Graceling?
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Per ragazzi
il libro è molto semplice e si legge scorrevolmente appunto perché le descrizioni sono scarse e i fatti avvengono velocemente.
la trama in sé mi è piaciuta abbastanza,anche se poteva essere scritto meglio il libro!mi è piaciuta la figura di Po,mentre in quello di Katje ho trovato una ostentazione eccessiva della sua libertà e bla bla bla. nel totale potrei dire che rasenta la sufficienza perché a compensare lo stile davvero scarso,da scuola media, c'è il fatto che almeno non è noioso. in più ho trovato difficoltà a focalizzare le scene,il racconto si susseguiva sui dialoghi e il narratore era presentissimo,cosa che mi ha infastidito parecchio. ma lo ribadisco,nel totale è piacevole proprio perché è così scritto male che va via velocissimo (ho messo tre giorni a leggerlo ). sicuramente un libro per ragazzi,prima di letture più serie.
ciao! :)
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Commento
Graceling è il romanzo di esordio della Cashore e ha proprio protagonista una giovane graceling dall'infanzia difficile. Quando era piccola ha infatti ammazzato suo cugino per difendersi. Si è così scoperto che il suo dono è quello di uccidere. Dono perché ognuno di questi graceling (che per altro hanno due occhi di colore diverso) ha un'abilità, dal cucinare al parare al contrario, dalla abilità con l'arco a quella di correre. Così lo zio di Katje (la protagonista della quale ho parlato prima) comincia a sfruttarla per minacciare chi gli disobbedisce. In una di queste missioni Katje deve recuperare un vecchio, parente di vari sovrani/e delle terre in cui si divide il mondo dove è ambientata la storia. Chi e perché ha rapito il vecchio? E soprattutto chi è quel graceling dagli occhi oro e argento trovato durante la missione? Queste sono le domande che affollano la testa di Katje. Il libro non è un capolavoro ma la lettura è piacevole, anche se spesso (se nn sempre) tutto gira intorno alla protagonista. Adatto ai soprattutto lettori romantici (e sul romanticismo a tratti esagerato avrei qualcosa da ridire, ma ho letto anche il prequel fire e ormai ho capito che è un punto fisso della scrittrice) può piacere anche agli altri lettori. Il finale, abbastanza aperto, come ogni rosa ha le sue spine, ma ho letto libri più catastrofici. Spero in un sequel oltre al prequel nel quale vorrei che la scrittrice rimediasse ad alcuni suoi errori
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da migliorare
Non è il solito classico, non ci sono elfi, nani o draghi. Solo uomini Graziati. Bella l'idea dei doni e gli sviluppi della trama (anche se il viaggio è scontato) e ottima la fedina penale della protagonista, che non è la ragazza perfetta ma la ragazza che ha una vita per rimediare ai suoi errori.
Purtroppo la metà dei discorsi sono piuttosto banali e Katje vuole fare a tutti costi la spaccapietre, in modo così ostinato che sembra quasi infantile. E poi i personaggi sono, come dire, piatti, trasmettono ben poco. Comunque il finale è gradevole ed è un libro che vale la pena di leggere prima di introdursi a libri fantasy più impegnativi.
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