Cuore d'inchiostro
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Come entrare e uscire dai libri
Maggie ama leggere, al punto da addormentarsi spesso abbracciata a un libro.
Suo padre, Mortimer, ma per lei solo Mo, le ha messo i libri in mano sin da quando era piccolissima. Del resto lui è un rilegatore, anzi un “dottore dei libri” che piglia vecchi volumi squinternati e li rimette a nuovo. Tuttavia Mo ha altri talenti, molto più scioccanti, ed è a causa di tali capacità misteriose e inquietanti che non ha mai letto nulla ad alta voce alla bimba.
Infatti quando Maggie aveva solo tre anni, leggendo con passione una bella avventura fantastica, “Cuore d’inchiostro”, alla moglie Teresa era accaduto un prodigio inesplicabile quanto sconvolgente: dal libro erano sgusciati fuori tre inquietanti figuri, Capricorno, Basta e Dita di Polvere. Se quest’ultimo era solo un innocuo saltimbanco mangiafuoco, gli altri due erano spietati delinquenti che avevano subito minacciato l’uomo, per cercare di ritornare da dove erano venuti e, poi, s’erano dileguati per fare danni nel mondo in cui erano stati trascinati. Ma la cosa più angosciante, che Mo sveva scoperto dopo, era che il loro posto nella storia era stato preso dall’adorata moglie, risucchiata nelle pagine del romanzo.
Da quel giorno Capricorno non fa che dargli la caccia per ottenere da Lingua di Fata, come lui lo chiama, chissà quali torbidi prodigi, mentre Mo cerca inutilmente di richiamare a sé Teresa.
Per anni Mo è sempre riuscito a sfuggire a Capricorno, ma un brutto giorno, con l’aiuto di Dita di Polvere, questi era riuscito a catturarlo assieme a Maggie e a zia Elinor, una collezionista compulsiva di libri, alla quale Mo si era rivolto per nascondere l’ultima copia di “Cuore d’inchiostro” dalla quale cercava ancora di recuperare sua moglie.
Per i tre inizieranno, così, mirabolanti e pericolosissime avventure, tra la realtà e la letteratura più immaginifica.
“Cuore d’inchiostro” è il primo volume di una inconsueta trilogia, nella quale i libri, vere porte d’ingresso e uscita da modi fantastici, hanno un ruolo da protagonisti, seppure come oggetti passivi di questi prodigi.
L’idea in sé non è certo originale, basti pensare a “La storia infinita” (la letteratura è ricca di portali da e per mondi paralleli), ma sotto certi aspetti abbastanza ben costruita.
In questo caso gli attori “fantastici” sono trascinati nel nostro mondo reale, ma, invece di esserne travolti e sopraffatti, come logica vorrebbe, lo piegano ai propri turpi voleri. Capricorno e Basta mettono assieme una sorta di cosca mafiosa che soggioga tutti coloro che si trovano a incrociarne il cammino, forze dell’ordine comprese.
Peraltro i villain di turno sono descritti come tetragoni nella loro crudeltà assoluta, ma, di fatto, queste appaiono solo dichiarazioni di facciata: si limitano a minacciare e promettere castighi, ma sono continuamente raggirati dai “buoni”.
Il testo, diviene subito evidente, è indirizzato esclusivamente a un pubblico giovanile e, purtroppo, la narrazione ne soffre pesantemente. Non solo il linguaggio è semplice (verrebbe da dire “basico”) e non particolarmente strutturato, privo com’è di approfondimenti e di attente analisi, ma la caratterizzazione dei personaggi, sia quelli positivi che quelli negativi è parecchio schematica: tutti sembrano sgrossati con un’accetta, tutti, pure i protagonisti, appaiono privi di sfaccettature e chiaroscuri. Anche l’ossessione per i libri che hanno Mo, Meggie e Elinor è abbastanza fasulla, non per nulla adulti e giovani sembrano attratti quasi solo dalla letteratura per l’infanzia o, al massimo, per i romanzi d’avventura.
La cesura manichea tra buoni e cattivi appare decisamente forzata ed eccessivamente netta. Molti, troppi sono i luoghi comuni e le ingenuità naif in cui inciampa la narrazione. Le vicende, pur essendo ambientate nel nostro XXI secolo hanno un che di anacronistico e artefatto, e ciò, si badi, non per via della trovata fantastica attorno a cui gira il racconto.
Concludendo, sebbene l’idea di partenza sia gradevole e ben gestita, il racconto non decolla, molte delle promesse di avventure e fenomeni mirabili, restano mere aspettative. Ne risulta un gradevole romanzo per un pubblico particolarmente giovane, ma abbastanza insoddisfacente per un adulto o per adolescenti smaliziati. Alla lunga, poi, privo com’è di una evoluzione della trama, risulta abbastanza noioso. Tra l’altro, si chiude consegnando al lettore molte più domande e dubbi di quanti riesca a risolvere. È comprensibile lasciarsi una porta aperta se si ha intenzione di farne una trilogia, ma in questo caso non ho rinvenuto neppure un grande stimolo a leggere i seguiti.
Come ultima notazione debbo rilevare che mi sono apparse piacevoli e ben trovate le citazioni da altre opere letterarie usate sia come apertura dei vari capitoli, sia come citazioni e letture entro il flusso della narrazione. Questo giocare dentro e fuori altri romanzi, seppur, in genere, di letteratura per l’infanzia, nobilita in un certo qual modo il testo, accentuando la sensazione di trovarsi sulla soglia di un portale tra i molteplici mondi partoriti dalla inventiva degli scrittori, in quella che Nathaniel Hawthorne definiva “The Hall of Fantasy”.
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Un libro scritto per gli amanti della lettura!
Cuore d'inchiostro è un libro coinvolgente e scorrevole, che fin da subito riesce a catturarti e trasportarti fra le sue pagine. Con il suo stile semplice e conciso, l'autrice riesce a farti materializzare davanti agli occhi le immagini da lei descritte, e leggere le pagine una dopo l'altra.
Maggie è una ragazzina di dodici anni, figlia di Mortimer, un rilegatore di libri che nasconde un potere straordinario: quello di riuscire a evocare oggetti, animali, creature e persone dai libri leggendoli ad alta voce. Un potere fuori dal suo controllo e dalla sua volontà, che dieci anni prima fa uscire dal libro Cuore d'inchiostro il malvagio Capricorno e i suoi uomini, mentre vi fa entrare sua moglie Resa e i suoi due gatti.
Quando un uomo a lei sconosciuto, Dita di Polvere, bussa alla porta di casa sua, suo padre la costringe a fuggire in un viaggio improvviso, come ha già fatto altre volte. Si recano così a casa di zia Elinor, donna burbera e solitaria, la cui unica compagnia sono i libri, e da quel momento questi personaggi vivranno una moltitudine di avventure.
E' un libro fatto assolutamente per i lettori: abbiamo un rilegatore di libri, una ragazzina che se li porta ovunque in una cassetta, una donna che vive in una casa piena di libri, e dei personaggi usciti da questi ultimi!
Sto già leggendo il secondo volume della trilogia, che dire, lo consiglio vivamente!
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cuore d'inchiostro
La trilogia di cuore d'inchiostro è la mia preferita... in particolare per come mi fa sentire di essere dentro il libro e di vivere le stesse emozioni dei personaggi, come se guardandomi intorno potessi vedere il castello di Ombra, Dita di Polvere e tutti i giocolieri, mangiafuoco, ecc...
Consiglio a tutti di leggerla perchè ne vale propio la pena... di perdersi in quel mondo fatato e irreale, dove però nn manca crudeltà, dolore e paura...
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Per ogni cuore di carta e inchiostro
Il sogno di ogni lettore è entrare nel libro che stà leggendo. E se fosse il libro che state leggendo a venire da voi? E se il libro fosse ripieno di crudeltà?
Ecco i nostri personaggi a destreggiarsi tra vari personaggi alcuni cattivi, altri un po' meno.
Il libro ideale per chi ama leggere e ama i libri.
In un certo qual senso è meta-letterario.
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Trilogia Cuore d'Inchiostro, vol. 1
Amate i libri? Amate la loro consistenza fisica tra le mani? Amate il suono del frusciare delle pagine? Amate l'odore di carta stampata? Amate contornarvi dalla loro presenza a tal punto che non sapete più dove metterli, ne avete sempre pronta una pila sul vostro comodino e li accatastate un po' ovunque, rischiando di inciaparvi quando camminate per casa? Bene, se la risposta è sì, questo è il libro giusto. Perché i protagonisti di questo romanzo amano i libri proprio come voi. La piccola Meggie se ne porta sempre dietro una scorta ovunque vada e non riesce quasi ad addormentarsi se non ne ha uno sotto il cuscino. Suo padre Mo è un rilegatore, è capace di riparare i vecchi esemplari, anche quelli più malridotti, e rivestirli di un nuovo abito. Inoltre ha l'abitudine, quando si appresta alla lettura, di accarezzarne sempre la copertina prima di aprirli, come fossero una scatola contenente gioielli. La zia Elinor invece ama talmente tanto i libri che possiede una villa enorme le cui pareti di tutte le stanze (corridoi inclusi) sono interamente tappezzate di librerie, dal pavimento al soffitto. I libri sono i suoi migliori amici da sempre, a tal punto che non sente il bisogno di altra compagnia! Ma il padre di Meggie custodisce un segreto, è capace di portare in vita i personaggi dei libri leggendo le storie a voce alta, e molti anni prima ha fatto uscire dal libro "Cuore d'inchiostro" una risma di personaggi cattivi che ora gli danno la caccia perché vogliono sfruttare il suo potere. Meggie non ne sapeva nulla... finché non se li ritroveranno alle calcagna pronti a rapirli ed è allora che inizierà la loro grande e pericolosa avventura.
Devo ammettere che prima di leggere questa storia non ero minimamente a conoscenza della sua trama e non avevo mai neanche guardato il film che ne hanno tratto, per cui per me è stata una totale sorpresa. Mi piace lo stile di scrittura della Funke, semplice e lineare, e ancora di più mi piace l'argomento che tratta. Non c'è niente di meglio, per chi come me ama circondarsi di libri, di una storia che li contiene al suo interno. Una sorta di matrioska libraria... che a me piace definire come: libro nel libro.
E' stata una lettura piacevole, avvincente e ricca di colpi di scena. E in più ci sono tantissime frasi sul mondo dei libri che mi sono appuntata perché molto carine:
Un esempio?
"Quando ti porti dietro un libro avviene qualcosa di straordinario: le sue pagine raccoglieranno i tuoi ricordi. E un giorno ti basterà risfogliarle per tornare col pensiero al luogo dove le hai lette per la prima volta."
oppure:
"Il mondo era davvero spaventoso, crudele, spietato, tenebroso come un brutto sogno. Non era posto da viverci. I libri erano l'unica realtà dove esistessero la compassione, il conforto, la felicità... e l'amore. I libri amavano tutti coloro che li aprivano, offrivano protezione e amicizia senza pretendere nulla in cambio. Non ti abbandonavano mai, nemmeno quando li maltrattavi."
In generale il libro mi è piaciuto molto devo però ammettere che al suo interno vi ho trovato alcune carenze, e mi sento di perpetrare alcune critiche sulla storia e soprattutto sulla sua ambientazione. Sono rimasta un po' delusa nello scoprire che nonostante fosse un libro fantasy l'ambientazione non sia in un mondo fantastico ma in un contesto assolutamente reale e neanche tanto suggestivo. L'ho trovata un'ambientazione brutta :-(
Ripeto, io non conoscevo la storia prima di iniziare la lettura, però una piccola idea me l'ero fatta e mi ero immaginata uno scenario fantastico degno dei migliori libri fantasy. In questo le mie aspettative sono state deluse in pieno. L'elemento fantasy che caratterizza la storia è il fatto che siano i personaggi di un libro fantasy ad uscire dalle pagine ritrovandosi nel mondo reale. Forse io avrei preferito il contrario, e cioè che fossero i protagonisti a ritrovarsi nel mondo fantastico all'interno del libro.