Caccia alle fate. Paranormalmente
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Il secondo capitolo di un'ironica saga
Recensione
Diciamo che ho trovato questo secondo capitolo molto più interessante del primo, visto che il precedente sembrava leggermente dispersivo e dava poco approfondimento alle radici della trama.
Eravamo rimasti alla storia d’amore fra Evie e Preston, un mutaforma (liberato dalla prigionia dell’AICP) che non sa ancora di essere immortale, visto che la ragazza non ha il coraggio di rivelargli la verità per paura di perderlo.
Nel corso della storia il loro rapporto dovrà superare molti alti e bassi ed Evie si accorgerà che l’essersi allontanata dal Centro per il Contenimento del Paranormale per avere una vita da umana, non è stata l’idea giusta.
Da sempre aveva sognato di andare a scuola, di avere un armadietto tutto suo, di poter andare ad una festa, ma si accorge piano piano di non essere felice della vita che svolge.
I dubbi la assalgono durante i ripetuti sogni-incubi in cui la defunta Vivian le appare facendole capire che il suo vero mondo alla fine è l’AICP.
Farà di tutto per essere ammessa al prestigioso College della Georgetown in modo da stare più vicina a Preston, ma la tentazione di tornare nuovamente a lavorare per il Paranormale si presenta con il ritorno di Raquel, colei che per lei rappresenta l’unica vera madre mai avuta.
Così in attesa di comprendere la sua vera strada, torna a lavorare in segreto per l’AICP all’insaputa di Preston.
Stavolta ci saranno anche nuovissime e strampalate figure mostruose come le silfidi, i nek, una curiosa fata della foresta e i troll.
Ci saranno anche molti personaggi secondari come Arianna, un vampiro che fa da coinquilina ad Evie, la quale per amore di Preston lavorerà alla tavola calda e cercherà di condurre una vita in mezzo ai numerosi paranormali tratti in salvo dal suo amato fidanzato e dal padre del ragazzo.
Ma non è una vita fatta per lei, perché dentro di sé sente un certo affetto per il rischio e un’esistenza lontana dall’AICP non è possibile.
Il particolare più carino di questa saga è che a differenza di molte altre storie l’autrice cerca di mettere in risalto sotto una chiave ironica e quasi ‘comica’ la goffaggine di Evie. Non la inquadra come l’infallibile super eroina nei combattimenti contro i paranormali, ma alla fine la protagonista se la cava sempre con l’arrivo di qualcuno in sua salvezza, ad esempio ci sarà ancora il ritorno di Reth, il suo ex fidanzato fata. Evie dubiterà ancora di lui, ma la verità alla fine sarà un’altra e altrettanto sorprendente.
Nonostante sia una trama non ricca di colpi di scena, ma divertente e tranquilla, la scrittrice ha reso simpatica e familiare la protagonista, visto che la fa apparire sempre più simile agli umani con i loro pregi e i loro difetti.
Ma lei è una Figlia del Vuoto, ed ecco che in questo secondo capitolo si capisce qualcosa in più sulla sua vera natura, verranno fuori le radici del passato di Evie e un possibile padre ancora esistente.
L’arrivo di un nuovo personaggio di nome Jack, cresciuto dalle fate e mandato ad affiancare Evie nelle sue missioni renderà alla fine l’epilogo di questo capitolo molto interessante.
Diciamo che ho trovato molto bizzarro l’unico bacio tra lui e la protagonista, ma sono queste improvvise scene ‘fuori onda’ che rendono lo stile della White davvero ‘paranormale’.
Non voglio svelarvi oltre, ma Evie resterà in parte molto delusa dalla verità che verrà a scoprire sulle sue origini e capirà che lei e Vivian, sono due Figlie Del Vuoto create per succhiare le anime dei paranormali e acquietare l’antico antagonismo fra la corte delle fate buone e quella delle fate cattive. Devo dire che in attesa di concludere la saga, il finale della storia d’amore con Preston e quello della storia vera e propria mi ha lasciato delusa, avrei creduto finisse in modo più sorprendente. Comunque tanto di cappello all’autrice dei romanzi più strani e bizzarri che esistano.
Francesca Ghiribelli
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Paranormalmente - vol.2
Dove eravamo rimasti: Evie è una ragazza con poteri speciali che le permettono di riconoscere gli esseri paranormali, anche i più insospettabili. Per questo motivo, lavora presso l'agenzia AICP (Agenzia Internazionale per il Contenimento del Paranormale), dove offre i benefici del suo dono affinché il Paranormale non dilaghi nel mondo distruggendone l'equilibrio. Dove siamo ora: Evie ha abbandonato l'AICP per darsi l'opportunità di una vita normale: andare a scuola, vedere film al cinema mano nella mano con un ragazzo, innamorarsi un giorno, frequentare l'università. La vita "normale" - così come Evie l'immagina - è ricca di avventure, emozioni, esperienze. Sbagliato! La vita normale, per Evie, è piattume totale. A questo punto, l'unica soluzione consiste nel tornare all'AICP, lì dove il Paranormale fa da padrone e, diciamolo, permette anche di divertirsi un po'. E all'AICP, proprio come tanto tempo fa, c'è Reth, il suo ex fatato che non vede l'ora di eliminare la noia dalla vita di Evie e di sconvolgerle l'esistenza. Per essere divertente, Kiersten White lo è. Divertente, intendo. Ammetto che la sensazione leggermente negativa che il primo volume mi aveva trasmesso rimane anche in questo seguito: c'è qualcosa che non va, nella scrittura della White. Non so bene cosa sia. Forse, molto semplicemente, la trilogia è destinata a un pubblico molto più giovane di me. Ad ogni modo, la storia è spassosa, piuttosto leggerina, da leggere sotto l'ombrellone oppure - nel mio caso - su un balcone coi gerani in Trentino Alto Adige. Evie è sostanzialmente antipatica, ma devo ammettere che Reth fa davvero morire dal ridere: lo vorrei tenere a casa mia, piccolo piccolo, sulla scrivania, per poi accenderlo quando sto giù di morale e spegnerlo quando ha definitivamente rotto le scatole. Adesso aspetto di leggere il terzo volume della serie per poter esprimere un giudizio sicuro sull'opera completa. Per il momento, ho una sola certezza: questo secondo volume è comunque migliore del primo.
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Serie "Paranormalcy" vol. 2
Questo secondo episodio della trilogia di Paranormalmente è un romanzo molto carino e scorrevole (come il precedente). Le 420 pagine che lo compongono volano via in pochissimo tempo, infatti io l'ho letto nell'arco di una sola giornata. In questo secondo libro troveremo la protagonista Evie alle prese con la vita "umana e normale" che aveva sempre desiderato, ma che, ahimè, non sarà affatto interessante ed elettrizzante come si aspettava. Tra noiose lezioni scolastiche, faticosi turni lavorativi alla tavola calda, e la lontananza da Preston che nel frattempo frequenta il college e torna a casa solo nei weekend, Evie verrà nuovamente indotta alla tentazione di tornare a lavorare con l'AICP, minando seriamente la sua sicurezza e il suo rapporto con Preston. Diversamente da come c'è scritto nella sinossi stampata sul libro (per favore, non prendetela in considerazione, chi l'ha scritta ha sicuramente commesso uno sbaglio) in "Caccia alle fate" non sia assisterà assolutamente ad un ritorno di fiamma tra la protagonista e Reth, anzi, quest'ultimo avrà pochissimo spazio nel libro. Ci sarà invece un nuovo personaggio, Jack, che monopolizzerà l'attenzione del lettore e di Evie, ma niente triangoli amorosi per fortuna!
"Caccia alle fate" è un ottimo sequel, che non delude le aspettative, e che aggiunge nuovi importanti elementi e imprevedibili sviluppi alla storia. Mentre nel libro precedente avevo trovato migliore a livello di contenuti la prima metà del libro rispetto alla prima, devo dire che questa volta non ho avuto preferenze, sia la parte iniziale che quella finale del libro sono avvincenti e piacevoli al punto giusto. Tuttavia durante la narrazione ci sono alcune "questioni" che mi avevano incuriosita e che, con mio grande disappunto, vengono lasciate del tutto in sospeso, senza il minimo accenno ad una possibile risoluzione (per chi ha letto il libro: mi riferisco alle "stranezze" che accadono alla tavola calda, dove sembra che gli esseri paranormali, soprattutto Nona e Grnlllll, agiscano in segreto da Evie). Io spero vivamente che non sia una dimenticanza e che l'autrice abbia in serbo di fare a tale proposito dei collegamenti con il terzo libro. In definitiva, a parte l'insoddisfazione per le questioni rimaste in sospeso, confermo il mio giudizio positivo su questa trilogia YA, che fin'ora non ha mancato di intrattenermi piacevolmente: la ritengo una lettura adattissima all'estate e a passare alcune ore spensierate senza troppe pretese.