Buongiorno principessa!
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Però, poi, loro ci sono sempre. Per fortuna...
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Una storia semplice
Buongiorno Principessa! (il titolo è un omaggio al film di Benigni) è il primo volume (sarebbe stato meglio un romanzo singolo) di una serie che vede protagonisti sei ragazzi alle prese con la loro vita fatta di sogni, segreti, speranze e paure.Piccola premessa: non ho letto i libri di Moccia e ho passato l'adolescenza da un bel po' di tempo. Detto questo, il romanzo presenta numerosi cliché (parlo di caratterizzazione dei personaggi e trama) ma allo stesso tempo è difficile abbandonare la lettura (si legge in breve tempo). Secondo me, la cosa più coinvolgente della trama di questo libro è il mistero che avvolge César (l'autore è stato bravo a rimandare tutto al prossimo volume). Naturalmente, anche le storie dei singoli protagonisti non sono affatto concluse.La storia si dipana nell'arco di pochissimi giorni ed è scritta attraverso vari punti di vista e numerosi flashback, senza però creare problemi al lettore anzi tutto sommato è scorrevole però la cosa può diventare irritante se dovesse piacere la storia di un solo personaggio.I sei protagonisti sono molto diversi tra loro ma sono diventati amici dopo aver vissuto un'infanzia non proprio facile: Valeria è la timida del gruppo ed è innamorata segretamente di un ragazzo che piace anche alla sua migliore amica, Eli era un brutto anatroccolo ma con il passare degli anni è diventa uno splendido cigno, questo l'ha portata a non accettare mai un "no" come risposta, Raul è il bello e leader del gruppo e dopo varie avventure ha deciso di avere un rapporto serio e duraturo, Bruno è il ragazzo sincero ma impacciato e si considera brutto, innamorato ma non ricambiato, Mary è la ragazza accomodante e innamorata di un ragazzo che, invece, la considera solo un'amica e per finire Ester la sportiva con un segreto inconfessabile. Sinceramente, non c'è un personaggio che ho preferito più di altri, forse perché alcuni avevano davvero dei comportamenti troppo irritanti e superficiali per i miei gusti (qui entra in gioco il fatto che sia un'adulta) e di altri avrei voluto saperne di più. Per esempio, mi sarei aspettata una Elisabet un po' più matura dopo quello che aveva passato, invece è cambiata in peggio.Trattandosi di ragazzi non poteva mancare la presenza di social network, IPhone e MSN (forse troppo menzionati) mentre i genitori sono marginali o in alcuni casi inesistenti. Un libro consigliato soprattutto ad un pubblico adolescenziale.