Blu come gli incubi
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Laurie Faria Stolarz è cresciuta a Salem, una città ampiamente conosciuta per il processo alle streghe del 1692, la cui influenza traspare nel lato magico e stregonesco dei suoi libri. Blu come gli incubi il primo di una quadrilogia di grande successo, che ha venduto più di 500.000 mila copie, è stata tradotta in venti Paesi e uscirà in questa stessa collana. Questa serie, e le altre da lei scritte, sono state più volte nominate per i premi dell?American Library Association.
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Incubi blu
Inizia una nuova serie per adolescenti che mescola thriller, soprannaturale e romance. Ogni volume è autoconclusivo per quanto riguarda i "casi" ma la vita di Stacey si dipanerà nei vari volumi. La storia è scritta in prima persona (Stacey) e stavolta si parla di streghe.
Stacey è un'adolescente di sedici anni che fa sogni promonitori, legge le carte e fa "incantesimi", in passato non ha dato ascolto alle sue percezioni e le conseguenze non sono state delle più felici. Ora i sogni riguardano proprio la sua migliore amica, per cui sarà difficile commettere lo stesso errore.
Il romanzo è scorrevole e breve (si legge in poco tempo) ma se cercate un risvolto "giallo" più sofisticato mi dispiace ma questo non è proprio il caso (s'intuisce facilmente chi sia lo stalker).
L'atmosfera è suggestiva, non manca la vita scolastica e una storia romantica (quest'ultima resta sullo sfondo) ma per quanto riguarda il risvolto "giallo" (la parte predominante) il movente non spicca per originalità, per cui i lettori abituali di thriller, forse lo troveranno un po' troppo semplice (adatto agli adolescenti anche per la mancanza di scene troppo cruente).
Anche la caratterizzazione risulta un po' carente ma siamo solo al primo volume, vedremo il prossimo cosa riserverà perché l'idea di ambientarlo in un college e le premesse mi hanno intrigata.
Se cercate un thriller leggero è proprio quello che fa per voi.
Indicazioni utili
Serie "Blu come gli incubi" vol. 1
"Blu come gli incubi" è il primo libro di una quadrilogia YA di genere thriller. Lo definirei un thriller adolescenziale, il target di lettura ottimale è 14-16 anni, anche se ovviamente lo può apprezzare anche chi ha qualche anno in più. La storia ha un'ambientazione che a me personalmente è piaciuta moltissimo: un collegio privato. Stacey, la protagonista sedicenne del libro, divide la sua stanza con Drea, la sua migliore amica, ed è preda di incubi notturni. Ma non incubi qualsiasi, i suoi sono incubi premonitori. Stacey ha ereditato dalla nonna materna la capacità di esercitare la magia delle candele, sa predire il futuro con le carte e ha percezioni sensitive con le quali non ha ancora preso bene dimestichezza. Quando inizia a fare degli incubi nei quali Drea è in pericolo di morte, Stacey sa che le sue percezioni non sono da prendere alla leggera e temendo per la vita dell'amica decide di coinvolgerla nelle sue scoperte per metterla all'erta del pericolo. Insieme ad Amber, un'altra amica del collegio, cercheranno di scoprire chi è che vuole farle del male e cambiare il futuro prima che sia troppo tardi.
Devo dire che le premesse iniziali di questo libro sono ottime, molto intriganti e originali i capitoli introduttivi della storia, che, accompagnati dall'ambientazione del collegio, rendono ancora più interessante il contesto in cui si svolge. Ho inoltre apprezzato il fatto che l'autrice abbia inserito un'elemento piuttosto insolito e non molto abusato nella letteratura per ragazzi, la magia naturale. Cosa significa? Che in questo libro non ci saranno magie di tipo fantasy, come incantesimi di levitazione, di trasfigurazione o dell'invisibilità. Gli incantesimi che incontreremo, attraverso la mano della protagonista, sarannno incantesimi di origine naturale, avranno a che vedere con pratiche pagane e della wicca, e aiuteranno la protagonista senza però mai esagerare, dandole indizi senza darle certezze. Ora, io non sono un'esperta in queste materie, ne ho sentito parlare ma non ho mai approfondito, quindi ho preso per buono quello che è descritto nel libro senza farmi troppi problemi nel verificare l'autenticità della materia. Può essere che gli esperti di queste pratiche arricceranno il naso, ma c'è da tenere presente che il libro va letto nell'ottica di un romanzo e non di un saggio sulle pratiche esoteriche. Quindi, tenendo ben conto di queste premesse, ho trovato la lettura molto piacevole e anche affascinante. Il mistero si dipana piano per tutta la prima metà del libro e devo dire che ero molto incuriosita di scoprire quello che sarebbe successo, tanto da indurmi a leggere tutto nell'arco di una sola giornata. La scrittura scorre fluida, in prima persona, dal punto di vista della protagonista, e risulta facile identificarsi in lei. Tra l'altro, tra tutti i personaggi è riuscita a destarmi maggiore simpatia, a differenza della migliore amica Drea, che invece ho abbastanza disprezzato a causa dei suoi comportamenti assurdi e infantili, ma nonostante questo ho trovato la storia decisamente buona e meritevole, se non fosse per il finale. Il finale di un libro è sempre una caratteristica molto importante, capace di condizionare il giudizio del lettore, soprattutto se, come in questo caso, si tratta di un libro thriller. Mi è capitato di leggere thriller un po' noiosi e banali, che però con un finale totalmente inaspettato e originale hanno saputo conquistarmi. Con "Blu come gli incubi" accade il contrario. La storia affascina, conquista il lettore, ma poi spegne il suo entusiasmo con un finale debole, non particolarmente originale, che entra in scena senza destare la minima sorpresa. E' stato un peccato, ma sono comunque curiosa di leggere i sequel, nella speranza che i prossimi libri, oltre ad una trama accattivante come questa, siano accompagnati anche da un finale migliore.