Across the universe
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Ne carne ne pesce.
Da sempre gli uomini sono affascinati dalle stelle, meta di grandi sogni e infinite promesse. Quando finalmente le ricerche astronomiche riescono ad individuare un Pianeta adatto alla vita e capace di ospitare il genere di appartenenza non vi è altro da fare se non organizzare una spedizione. I genitori di Amy fanno parte di quello che viene definito come “carico necessario” ovvero costituiscono quei soggetti che una volta giunti su Terra-Centauri avranno l'onere nonché il fardello di studiarlo, colonizzarlo, ed insediarlo al fine di garantire una seconda possibilità ai terrestri.
Il viaggio durerà 300 anni e dunque necessaria risulta essere l'ibernazione. La ragazza, considerata “superflua” per il suo non-ruolo e non realmente consapevole della scelta compiuta, decide di seguire i genitori e di abbandonare tutto quello che ha caratterizzato la sua esistenza.
Qualcosa non va come auspicato e il suo “risveglio” avviene con ben 50 anni di anticipo rispetto a quello preventivato. Ciò che si trova dinanzi è assolutamente inconcepibile per chi come lei è nata sulla Terra: le razze non esistono più poiché tutta la popolazione è mono-etcnica, il libero pensiero è un qualcosa di altamente pericoloso e dunque da controllare in ogni modo e con ogni mezzo, coloro che hanno doti artistiche, attitudini scientifiche o altro sono visti come matti mentre chi vive passivamente e senza particolari capacità è apprezzato, stimato, considerato sano, la storia è stata riscritta tanto che Hitler era un santo che cercava di eliminare la discordia determinata dalle diversità.
A causa inoltre di una grave epidemia è stato eletto un Eldest, figura leader della nave, con lo scopo di mantenere la pace, risolvere i conflitti interni e giungere a destinazione. Quando dunque la protagonista si risveglia viene vista come un pericolo da questo: la sua pelle chiara e i (super gettonati) capelli rossi, gli occhi verdi, il suo sapere cosa veramente c'era su Terra-Sol, rappresentano un motivo di confusione che potrebbe danneggiare l'ordine istituito sulla Godspeed.
Soltanto Elder, il predestinato successore dell'attuale Eldest, non vede nelle sue diversità il caos, anzi, ne è affascinato, irresistibilmente attratto.
Oltre allo scompiglio creato dalla sua presenza ad aggravare la situazione ci si mette anche il fatto che numerose celle di ibernazione sono state scollegate prima del tempo e gli abitanti lasciati a morire senza essere correttamente rianimati. Perché? Si chiede Amy. Qual è lo scopo dell'assassino? E perché lei è stata scongelata se superflua oltretutto sopravvivendo?
Inizia così l'avventura di Amy, Elder, Harley e tutti gli altri abitanti della spedizione su Terra-Centauri.
L'idea di fondo del romanzo è buona perché il fascino delle stelle è innegabile. La trama risulta essere piacevole, lo stile sufficiente anche se non particolarmente forbito e scorrevole. Sinceramente alcune abbreviazioni tipo “xk” o “nn” o termini quale “frazzo”, anche se minimi/e, le avrei evitate soprattutto in un periodo in cui la lingua italiana è vittima di questi scempi ed omicidi. Non esagero, sono semplicemente realista.
Ma non venitemi a dire che questo è un romanzo di fantascienza perché l'unica cosa di questo genere che ha è la presenza di una nave spaziale con una missione! Non può essere definito nemmeno un fantasy ne tanto meno un romance per young-adult. Francamente? Non è ne carne ne pesce.
Come sopra detto la base di partenza c'è ma nell'evolversi manca qualcosa, c'è di tutto un po' ma non prende una direzione, non si sviluppa. I personaggi sono approssimativi e tra tutti quello un po' meglio delineato è Elder. Amy è a tratti odiosa e a tratti ancora più detestabile. Ma dico io... Ammesso e non concesso che un qualcosa del genere veramente accada, hai deciso tu di imbarcarti e far parte di una spedizione – per la quale milioni di persone avrebbero fatto carte false per essere al tuo posto – quando chiaramente la tua presenza non era indispensabile, un incarico dall'importanza tale che i tuoi genitori erano disposti a lasciarti sulla Terra pur di compierla, e ti lamenti? Era proprio necessario che per 2/3 dello scritto i suoi unici pensieri fossero diretti al passato e a bubbolare su quel che aveva lasciato?
Ok, qualcuno potrà obiettare che è giovane e bla bla bla, ma mica glie lo ha ordinato il dottore di salire sulla Godspeed dunque l'autrice, nel momento in cui l'ha messa in condizione di intraprendere un viaggio del genere avrebbe dovuto munirla anche dello “spirito” giusto per affrontarlo invece che creare una sorta di pedante fardello da portarsi dietro pagina dopo pagina. Questo suo atteggiamento la rende “finta”, non concreta, intangibile. Non funziona.
Il romanzo è adatto a chi non ha mai letto testi di fantascienza veri e che abbia desiderio di avvicinarsi al filone per gradi, diciamo che può essere una base di partenza accettabile da questa prospettiva, mentre risulta essere completamente inadatto ai lettori più “esperti” del genere e della letteratura in generale.
Non indimenticabile, leggero, sufficientemente piacevole anche se c'è di meglio.
Mi farò coraggio (visto che oltre che a questo primo capitolo, mi è stato donato anche il secondo episodio della saga) per affrontare il successivo auspicando in un pur minimo miglioramento.
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- sì
- no
no = a chi ama la fantascienza e non vuol sentirsi offeso da un romanzo spacciato per tale, a chi ama i romanzi veri.
Il fascino della nave
Un inizio difficile e lento quello di Across The Universe. I primi capitoli annoiano parecchio e danno poco entusiasmo nella continuazione del libro. Fortunatamente dopo qualche capitolo introduttivo però la trama ha finalmente preso una piega affascinante riuscendo così a conquistarmi. Sicuramente mi aspettavo più romance in questo libro, o almeno la copertina fa pensare a una storia d'amore. Tuttavia non è così. La storia ha solo un pizzico di romance e si presenta in un modo pressoché dinamico! Affascinante è l'ambientazione scelta, i colpi di scena che si presentano lungo la storia e i due diversi punti di vista dei protagonisti. Personalmente ho adorato il personaggio di Harley più dei personaggi principali che, secondo me, non sono sfruttati appieno nella storia. I misteri, che si celano nella nave, sono sicuramente la parte più affascinante dalla storia; la motivazione per qui vale la pena finire questo romanzo.
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Guarda le stelle per non dimenticare chi sei.
Le stelle affascineranno sempre l'uomo. Fin dall'antichità le persone ammirano il cielo di notte, per molte e varie ragioni: ritrovare la strada per tornare a casa per esempio.
Amy però sa che ormai la sua casa è lontanissima e che tutti ciò che conosceva ormai l' ha perso. Dovrà ricostruirsi una nuova vita su un nuovo pianeta, senza i suoi amici, senza i suoi zii, senza Jason.
Trecento anni durerà il viaggio che la porterà su questo pianeta sconosciuto dove insieme ai suoi genitori e altre donne e altri uomini darà vita ad una nuova società.
Ma c'è un piccolo problema: qualcuno la risveglia dal suo stato di ibernazione con cinquant'anni d'anticipo. Si ritrova così catapultata tra persone che la guardano con diffidenza perchè diversa. Si ritrova a vivere su una navicella spaziale, che nonostante sia enorme, le sta stretta. Lei che amava correre non può più farlo. Lei che amava guardare il cielo non può più farlo.
Non riesce proprio a capire come adattarsi a questa nuova vita. In suo soccorso però arriva Elder, l'unico che non sembra spaventato dalla nuova arrivata, anzi ne sembra molto attratto.
La trama di questo romanzo è molto interessante perchè, nonostante la copertina potrebbe trarre in inganno, leggendolo si nota come l'aspetto romantico è subordinato al racconto giallo-fantascientifico. Inoltre a mio parere si sviluppa una storia d'amore molto diversa dalle solite: qui si riscopre l'amore per il cielo. L'amore per l'Universo. Per questo aspetto, ammetto di aver molto apprezzato il romanzo. Ma in alcuni punti la narrazione risulta troppo lenta. Comunque lo consiglio, in particolar modo alle ragazze che vorrebbero leggere un romanzo per adolescenti diverso dai soliti.
In attesa dei libri che concluderanno questa trilogia, vi posso solo dire: Buona lettura! ;)
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Capolavoro mancato
Partiamo dalla cover: l’ho trovata bella, certo l’idea quello dei due ragazzi che si guardano non è originale, anzi, è un po’ un cliché ma a me piacciono sempre, in più i colori usati per lo spazio e le stelle sono bellissimi, l’unica pecca della copertina è il tipo di scrittura utilizzato per il titolo, quello non mi è piaciuto molto, ma passiamo alla storia. A mio parere è molto originale ma forse la penso così perché è il primo libro fantascientifico che leggo. La narrazione è al presente, in prima persona. I capitoli si alternano in modo simmetrico: una volta racconta Elder ed una volta Amy. Solitamente l’uso della prima persona permette all’autore di indagare a fondo l’animo dei personaggi ma, purtroppo, in questo libro i sentimenti sono appena accennati eccetto nei capitoli dove si descrive l’ibernazione della ragazza, quelli sono fatti piuttosto bene. Anche le descrizioni sono piuttosto sommarie ed è un vero peccato perché l’idea era buona e la narrazione è un susseguirsi di colpi di scena (alcuni ce li si aspetta ma altri sono una vera sorpresa!). Vengono inoltre, affrontate tematiche importanti come il razzismo, l’eticamente giusto o sbagliato, la solitudine, i limiti che la scienza non deve oltrepassare, l’idea di prigione, il tutto in modo leggero così che il libro non ne esce appesantito. Il mondo ideato sulla nave è davvero formidabile, affascinante in ogni sfaccettatura. Mi è piaciuto molto anche il “rapporto con le stelle”, l’unica cosa del mondo di fuori che gli abitanti della nave (e nemmeno tutti) possono vedere. Se l’autrice avesse dato più spazio agli stati d’animo dei personaggi questo libro sarebbe potuto essere davvero un capolavoro ma non l’ha fatto, perciò mi ha dato l’impressione di un libro a metà. Ad ogni modo, è sicuramente un ottimo passatempo.