Abbaiare stanca
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IL CANE E IL PADRONE
Il cane e il padrone: un binomio perfetto, una coppia che non scoppia, fedele e dolcissima… o almeno così dovrebbe essere.
Il cane è un cucciolo che vive in una discarica, insieme ad altri cani, randagi come lui; quando si ritrova solo decide di lasciare la provincia per cercare una padrona da ammaestrare a dovere.
Ma la città è del tutto diversa dalla vita cui è abituato, e se ne accorgerà ben presto: pochi odori, poco verde e infinite giornate ad aspettare rinchiuso in casa sono quello che lo aspetta.
Mela, la sua padrona, è una bambina capricciosa, che dopo aver ottenuto il cucciolo che voleva, non lo considera più e lo mette in disparte assieme ai giochi non più utilizzati… Il cane non capisce dove abbia sbagliato e in piena frustrazione prende una decisione drastica, che lo porterà a fare strane conoscenze, tra cui lo Ienoso, il Cinghiale, l’egiziana e l’Attore: ognuno di loro gli insegnerà qualcosa che lo porterà a capire cosa vuol dire essere un cane e come riuscire a farsi trattare come tale… né ammaestrato, né ammaestratore.
Un libro per ragazzi, che tanto per ragazzi non è, nel senso che è adatto a lettori di qualsiasi età, perché non c’è mai un tempo prestabilito per imparare a rispettare e a conoscere un essere adorabile come il cane, fedele e rispettoso, incantevole e insostituibile… chi possiede, anzi no, chi convive con un cane, sa benissimo ciò di cui sto parlando, del legame che s’instaura con questi tesori, con cui basta uno sguardo per capirsi al volo, o un gesto o semplicemente uno stato d’animo, che loro percepiscono talmente bene da sembrare piccoli lettori della mente umana…assolutamente fantastici e insostituibili.
I canili sono pieni di questi tesori, in attesa di una casa, di un padrone e di tanto amore… se è vostra intenzione prenderne uno, fateci un giro… troverete senz'altro la vostra anima canina gemella!
E ora mi rivolgo a chi abbandona, a chi maltratta i cani: cos'avete di sbagliato nella testa? Come potete pensare di far loro del male, loro che per voi morirebbero, loro che pendono dalle vostre labbra, loro che vi adorano incondizionatamente? !
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CAPIRSI SENZA PARLARE ... SENZA ABBAIARE.
Nel corso di tutta la mia vita c'è sempre stata la presenza di un cane .
I cani che ho avuto, sono stati per me una buona compagnia, amici di giochi, di sfoghi e di pianti...e io li ho ricambiati con le mie continue attenzioni.
Perciò posso apprezzare e capire l'amore di quest'autore; un amore che lo porta persino a scrivere un racconto a nome dello stesso cane.
E' Il Cane il protagonista, che non ha altri nomi, per il suo significato simbolico per tutti i cani; i protagonisti umani sono invece collegati al nome di un odore, considerata la gran capacità olfattiva dei cani. Mela è la bambina , che si prenderà cura di Il Cane.
E' un cane che la sfortuna vuole vedere nascere brutto e perciò destinato a morire.
Il fato vuole però che venga salvato più volte nella sua vita , oltre che nel momento della sua nascita.
Come non ricordare quando viene scelto nel canile , grazie ai desideri proprio di Mela, una bambina viziata.
E quando i genitori che l'avevano preso solo per assecondare i capricci della figlia, tentano di abbandonarlo, lui, seguendo il proprio fiuto , ritorna a casa, inizialmente per una giusta vendetta...ma la situazione muta, perchè gli uomini sono imprevedibili...sempre.
Ecco che allora vedremo come l'amore conquistato e maturato di una bambina, può portare ad uno stravolgimento nella sua famiglia...e Il Cane diventerà persino bello ai suoi occhi...eh...l'amore che rende ciechi...
Due sono gli importanti messaggi di questo libro.
Tra noi e i cani può nascere un bellissimo rapporto d'amicizia, se alla base c'è il rispetto delle differenze...che consiste in un buon ammaestramento reciproco, che altro non è che il capirsi nel rispetto dei propri ruoli e nella dignità di entrambi.
Quando si decide di prendere un cane lo si deve fare con senso di responsabilità che richiede sacrificio, cura costante e giuste attenzioni...perchè un cane è sì un amico e lo è per sempre.La scelta non deve essere l'effetto di slancio emozionale e irrazionale...e soprattutto non deve essere un atto forzato.
...E io aggiungo che quando un cane ti manca...senti che ti resta un vuoto...perchè è stato una presenza viva, attiva e preziosa nella nostra vita... con i suoi doni : affetto, compagnia, capacità di consolarci, bravo ascoltatore e soprattutto un buon motivo per renderci anche noi capaci di dare il nostro amore...perchè cosa c'è di più bello nella vita che...AMARE ED ESSERE AMATI?
Buona lettura, soprattutto a coloro che hanno amato un cane...ma anche a tutti, perchè, come dico sempre io...non è mai troppo tardi per nulla!
Pia
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Ammaestratori e ammaestrati…
Questo piccolo gioiellino mi è stato prestato dalla mia cara amica Chiara,è una vecchia edizione Salani per ragazzi ingiallita del 1995, e mi disse “Leggilo assieme a tua figlia”.
Così un pomeriggio cominciai a leggerlo assieme a lei rannicchiate sul divano. Ammetto di avere letto solo le prime 50 pagine ad alta voce e dopo non ho potuto continuare perché erano i singhiozzi che predominavano, non ho retto alla storia triste della vita dei cani randagi, quindi accettai il consiglio di mia figlia dodicenne che mi disse “mamma forse è meglio che lo leggiamo per conto nostro.”
“Uno crede di portare fuori il cane a fare pipì mezzogiorno e sera. Grave errore: sono i cani che ci invitano due volte al giorno alla meditazione.”
Credo che “Abbaiare stanca” sia uno di quei piccoli libri che dietro la facciata di lettura per ragazzi celi un intendo che è rivolto agli adulti che spesso dimenticano i principi di amicizia, di rispetto, di amore per il prossimo e per la natura oltre alla salvaguardia degli animali. L’assenza di questi principi e la predominanza della gelosia, dell’astio, la prepotenza e la cattiveria pesano nei comportamenti in generale nella vita degli individui rendendola davvero una vita vuota e complicata….in questo caso abbaiare stanchi tanto quanto vivere.
“Abbaiare stanca. La forza non conta niente nella vita. Saper schivare è quello che conta.”…parola di cane
Pennac, attraverso la storia di Il Cane, una creatura che non solo commuove per il suo vissuto ma anche per la sua tenacia, racconta con stile e semplicità l’evoluzione dei sentimenti nel corso della vita degli individui che non sempre hanno le idee chiare sui comportamenti e sulle scelte e lo fa attraverso la voce degli animali, che guarda caso diventano creature determinanti che con le loro azioni riescono a rimettere in riga l’uomo e la sua ragione.
Chi è ammaestratore e chi ammaestrato?
“Non sono uno specialista di cani. Solo un amico. Un po' cane anch'io, può darsi. Sono nato nello stesso giorno del mio primo cane. Poi siamo cresciuti insieme. Ma lui è invecchiato prima di me. A undici anni era un vecchietto pieno di reumatismi e di esperienza. Io ero ancora un cucciolo. Morì. Io piansi.Molto.”
Daniel Pennac