Una tata per nate Una tata per nate

Una tata per nate

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Un anno dopo la morte del marito, le uniche cose che permettono a Parker Adams di andare avanti sono il suo lavoro e suo figlio, Nate. Quando la persona che si occupa solitamente del bambino si trasferisce, Parker decide di assumere una balia che viva con loro, in modo da dare a Nate maggior stabilità. A causa di un ‘disguido’, però, non è la minuta Melanie che si presenta alla loro porta, ma Jake Walsh. E Parker va nel panico. Non che Jake non sia perfetto per quel lavoro. Lo è, e anche un po’ troppo. In mezz’ora di colloquio riesce a risvegliare in Parker sentimenti che lui credeva perduti per sempre.



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Una tata per nate 2014-10-30 17:41:53 Ery89
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Ery89 Opinione inserita da Ery89    30 Ottobre, 2014
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Un bellissimo romanzo m/m

È un romanzo m/m molto tenero che parla di dolore e di seconde opportunità. Ci troviamo di fronte a una famiglia spezzata dall'improvvisa morte di un proprio caro che giorno dopo giorno si trascina avanti senza aver del tutto superato il lutto. La prima parte del romanzo è focalizzata proprio sul peso che soffoca i nostri protagonisti che vivono chiusi in se stessi nascondendo le proprie emozioni. Le cose cambieranno con l'arrivo del nuovo tato che inclinerà tutte le loro certezze portando nuova luce all'interno delle loro vite.
Il personaggio che mi ha colpito di più è il piccolo Nate, trovo sia di una dolcezza e tenerezza unica. Con la sua ingenuità, tipica di quell'età, accoglie il nuovo tato nella propria vita e nel proprio cuore come se fosse la cosa più naturale del mondo.
Storia davvero bella, scorrevole, e ben scritta che segue il suo percorso naturale concludendo nell'unico finale possibile: il lieto fine. Questa storia è l'esempio perfetto di come un ruolo solitamente attribuito ad una figura femminile possa essere intrapreso anche da un personaggio maschile. Jake, il tato, è perfetto per quel ruolo, con la giusta dose di tenerezza, pazienza e determinazione riesce a spezzare la grigia e noiosa routine a cui si erano affidati i nostri protagonisti dandogli la possibilità di vedere un futuro migliore.
“Una tata per nate” è un m/m diverso da quelli che ho letto in precedenza. Nelle altre storie c'era tutto un percorso interiore per arrivare alla consapevolezza e all'accettazione dell'omosessualità. Qui invece non c'è stato, i protagonisti sanno già chi sono e la storia si focalizza più sul vivere il quotidiano, sulla famiglia e sui normali problemi di tutti i giorni. Altro tocco davvero azzeccato da parte dell'autrice è l'inserimento di piccole pillole del defunto Darren che con battute e pensieri aiutano Parker nelle scelte più importanti. Sono molto pertinenti e rendono la storia ancora più profonda.
Se devo trovare un difetto credo possa essere la brevità. Trovo sia stato un pochino troppo veloce su alcune situazioni, avrei gradito che i personaggi fossero più approfonditi. Sopratutto Parker che passa dal piangere il suo defunto Darren ad amare Jake da un momento all'altro. Non è la prima volta che leggo un romanzo breve e so che non è semplice racchiudere tutto in neanche 100 pagine ma qui dato che i personaggi mi hanno colpito particolarmente avrei molto gradito leggere di più su di loro. Nonostante tutto è una piacevole lettura che vi consiglio di provare.

La morale di questa storia? Aprire di nuovo il proprio cuore non vuol dire dimenticare o tradire ma semplicemente vivere.


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