Una paziente conquista
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Amicizia e ali
Finalmente!
Torno a scrivere dopo molte letture mediocri, perché ho proprio voglia di consigliare uno dei libri (rosa) più carini che abbia letto negli ultimi tempi.
Mi rivolgo a te allora, anima simile alla mia, che mi stai leggendo. Se segui il genere, allora ben sai che in queste storie si parla di uomini muscolosi, dai capelli fluenti, dallo sguardo magnetico, dal testosterone solido, gambe come rocce e blablabla. Un po’ hanno stancato, no?
Ecco il punto. Mi permetto di consigliarti questo romanzo perché in realtà parla dell’amore così come, se sei stata fortunata, potresti averlo conosciuto anche tu. Insomma, leggendolo non guarderai di sbieco il tuo compagno chiedendoti come mai non gli profumi mai la pelle di menta e cuoio e l’odore del suo sudore piuttosto che nettare, sembri vera e propria puzza. Forse, invece, ti farà venire voglia di fargli una carezza, e magari di ringraziarlo per aver deciso di condividere la vita con te, che quando sudi, diciamoci la verità, puzzi come lui.
Gli ingredienti sono classici, abbiamo due protagonisti giovanissimi: Millie, la cui famiglia si è arricchita grazie ad un’industria di cibo in scatola e Fitz erede di un ducato in rovina, lei ha bisogno del titolo, lui dei soldi. Classico: matrimonio di vantaggio e passa la paura. E invece no, Millie che fin da subito si innamora del suo futuro marito e non può credere che le sia capitata tanta fortuna tutta insieme, riceve la bastonata delle bastonate. Lui ama follemente un’altra (Isabelle), Fitz deve sposare Millie, ma il suo cuore non sarà mai suo.
Oltre al danno pure la beffa, amare un uomo che non può ricambiarti e che sposandoti rinuncia alla felicità. Che shifo!
La giovane Millie allora propone un patto a Fitz : 8 anni di matrimonio “bianco”, lui può fare quel che vuole, stare con chi vuole, purchè la smetta di considerarla la rovina della sua felicità. Lei più di questo non può offrire.
E’ da qui che la storia prende piede, attraverso una serie di flashback scopriamo cosa è successo negli 8 anni passati dal loro matrimonio. Millie, stoica nel suo amore per Fitz, si è comportata per lui come la più devota delle compagne e il Conte invece, ha attraversato diverse fasi di disperazione, fino all’accettazione della splendida amicizia che alla fine si è creata con sua moglie.
Ho adorato questa parte. Mi è piaciuto moltissimo vederlo strapparsi i capelli all’idea di aver perso la donna della sua vita e piano piano accettare la realtà tentando di trarne quanta più bontà possibile. Credo che sia un istinto naturale, cercare di sopravvivere, adattarsi per provare a essere felice. L’ho trovato molto vero, forse a tratti amaro, l’amore non è per sempre. Se non coltivato si sciupa e può essere sostituito. Così quando Isabelle torna della vita di Fitz e la felicità per loro due sembra di nuovo a portata di mano, riuscirà lui a coglierla?
Può una donna del passato abbattere 8 anni di tenera amicizia vissuta con sua moglie?
E’ questo il centro di tutto. L’ho amato perché lo condivido, altro che testosterone e muscoli pompati, questo è l’amore. Quotidianità, abitudini, Natali, compleanni, lutti, sconfitte e vittorie condivise. La costruzione di qualcosa, insieme. Ho trovato tutto profondamente tenero e delicato. Mi ha toccato molto.
“Alzò la testa. — Siamo stati soltanto amici. L’amicizia è amore senza le ali, e chi mai vorrebbe scegliere qualcosa senza ali?
Venetia fissò Millie, con il suo bel viso triste ma non meno luminoso. — No, mia cara Millie. L’amore senza amicizia è come un aquilone, che sale solo quando ha il vento a favore. L’amicizia è ciò che dà le ali all’amore.”
E qui è scattata la carezza, al mio migliore amico, al mio compagno.
Buona lettura.