Un weekend da sogno
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Recensione della Redazione QLibri
La Parigi di Fabian & Nell.
Nell, una giovane ragazza inglese di 26 anni, non è mai stata a Parigi. Quale occasione migliore del prossimo ponte per visitare la città degli innamorati con il fidanzato Pete? L’idea era nata quale conseguenza dello stupore manifestato dal compagno una volta venuto a conoscenza di questa mancanza. Ella non è mai stata un tipo da grandi avventure e gesti impulsivi, tutto nella sua vita è sempre stato organizzato con meticolezza ma pur di passare qualche giorno con l’amato decide di buttarsi ed organizza il viaggio. Rinuncia perfino all’annuale weekend con le amiche, un’occasione imperdibile e fortemente attesa dalla protagonista. Una volta prenotato consegna il regalo al fidanzato che mezzo ubriaco a momenti non realizza nemmeno la portata, nonché le aspettative, del gesto compiuto.
Il giorno del viaggio arriva e Nell è li che attende, invano. –“Verrà” – si ripete questa – “Deve venire”- . Ma l’uomo non si presenta, e con la promessa di essere raggiunta con il treno successivo, si fa coraggio e parte da sola, lei che ha timore dei cambianti, lei che pensa di non essere mai all’altezza. Spaesata in un paese che non conosce e con una lingua che non comprende e parla a malapena riesce a raggiungere l’albergo caratteristico scelto, scopre che c’è stato un errore nella prenotazione e che hanno locato la medesima stanza a ben due persone, la nostra giovane inglese ed una prepotente americana. Nemmeno il tempo di sistemarsi ed ecco sopraggiungere la cruda ed inevitabile realtà dei fatti: Pete non la raggiungerà a causa di un impegno di lavoro. Che fare? Tornare a casa con il primo treno o cercare di godersi questi giorni di relax nella città tanto ambita?
Parallelamente Fabian, francese scrittore in erba e cameriere per sopravvivere, rimugina sul suo romanzo nonché su quella ex che tanto lo criticava e che nonostante tutto non riesce a dimenticare. Grazie ad un bicchiere di vino rovesciato inavvertitamente e ad una mostra d’arte regalo per entrambi, le loro strade si incontrano e riescono a donarsi ore di compagnia sincera e piacevole ed attimi di riflessione su quel che sono i loro sentimenti in merito a due relazioni destinate ad essere lasciate andare.
Il romanzo si conclude con un finale aperto, lascia intendere che nonostante l’imminente partenza della inglese non è detto che l’incontro diventi un ricordo, potrebbe essere infatti la molla che fa sbocciare il grande amore così come semplicemente il segnale che seppur con il passato è necessario chiudere ancora non ci sono le basi per ripartire.
Semplice e fluente tanto nella scrittura quanto nella trama, quest’ultima fatica della Moyes è un componimento breve e senza pretese, uno scritto che poteva essere ulteriormente sviluppato o che potrebbe altresì avere un seguito. Piacevole e di rapida lettura, in un paio d’ore si inizia ed esaurisce donando al lettore quella sensazione di spensieratezza e leggerezza tipica della prima fase dell’innamoramento.
Indicazioni utili
Considerate però che il romanzo ha appena 120 pagine dunque non ha lo stesso sviluppo ed intreccio narrativo a cui l'autrice è solita. Un testo leggero da assaporare nella calda estate, in un pomeriggio di pausa da ogni complicazione.
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 1
Chi l’ha detto che non puoi essere così?
Sei a Parigi. Da sola. E questo già di per sé è un evento sconvolgente, perché tu non sei una ragazza che salta su un treno e attraversa da sola la Manica verso un paese di cui non conosce nemmeno la lingua. Sei una ragazza che ha paura di ciò che non sa, che si sente in imbarazzo a stare da sola persino quando mangia al ristorante, che stila lunghissime liste di pro e contro per trovare sempre la scelta più prudente e sicura. Così, quando il tuo fidanzato ti comunica con uno sterile messaggio telefonico che il vostro weekend da sogno è saltato e non ti raggiungerà nella città più romantica del mondo, la prima idea è quella di rinchiuderti in una stanza d’albergo a piangere sulle delusioni, senza nessuno a osservare e giudicare la tua solitudine.
Ma se sei la protagonista di un dolcissimo racconto romantico, allora il destino verrà a darti una mano e, complice una mostra d’arte e un bicchiere di vino rovesciato su un bel cameriere aspirante scrittore, ti potresti ritrovare a vivere una notte speciale, scorrazzando per la città in sella a uno scooter, con uno svolazzante e coloratissimo vestitino e un sorriso che non ricordavi neanche più di avere.
Quella che ci racconta Jojo Moyes in questa manciata di pagine è una storia semplice e spensierata, che non ha sicuramente la pretesa di approfondire le sfaccettature dei personaggi o offrire un vero e proprio intreccio. Sono pochi e semplici scorci di vita e di Parigi, destinati a un pubblico femminile che potrà riconoscersi nelle insicurezze e nelle paure della protagonista e ricordarsi, almeno per qualche ora, che a volte per sognare si deve rischiare un po’ e cercare tra la naftalina coraggio e istinto. E chi l’ha detto che non puoi essere anche così?