Narrativa straniera Letteratura rosa Un uomo poco raccomandabile
 

Un uomo poco raccomandabile Un uomo poco raccomandabile

Un uomo poco raccomandabile

Letteratura straniera

Classificazione

Editore

Casa editrice

Qualcuno ha detto che il cuore non sarà mai pratico finché non lo faranno infrangibile. E il cuore di Hetty non è per nulla pratico. Si è spezzato come un ramo secco nel momento in cui, entrando nel cottage del fidanzato, ha trovato lui in compagnia di una lei. Visto che ammaccare la sua fiammante Porsche non è certo servito a farla stare meglio, Hetty si lascia convincere dalla madre a custodire per un po' la villa di Samuel, un anziano parente ricoverato in ospedale. Ora, va bene lasciare Londra e i brutti ricordi per la tranquillità e il silenzio della campagna inglese, ma per un'immensa casa fatiscente e in pieno inverno? Eppure, a poco a poco, Hetty viene conquistata dal suo fascino e dall'amicizia degli abitanti del villaggio.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
2.8
Stile 
 
3.0  (1)
Contenuto 
 
2.0  (1)
Piacevolezza 
 
3.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Un uomo poco raccomandabile 2014-01-20 13:14:12 SARY
Voto medio 
 
2.8
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
3.0
SARY Opinione inserita da SARY    20 Gennaio, 2014
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

LA FORTUNA

Hetty, la protagonista giovane e piacente di questo romanzo, è reduce da una relazione sentimentale infelice. Sua madre le impone di passare la convalescenza presso una villa d’epoca di proprietà di un anziano parente, con l’obbligo di custodire la tenuta.
La nostra eroina inizialmente abbattuta per il destino crudele, trova sul cammino piacevoli sorprese; immersa nella campagna inglese, in un villaggio con poche anime pie legate alla conservazione culturale del territorio, è indaffarata con il ripristino di tutte le funzioni vitali della casa, in vista anche dell’apertura al pubblico pagante.
Sarà tutta sola soletta ad affrontare il compito gravoso o sarà affiancata da qualcuno? Sarà un uomo ordinario per nulla affascinante o un bel tenebroso dal carattere indomabile? Chissà, chissà … La risposta è prevedibile.
Chi si appresta a leggere un libro sa a grandi linee cosa aspettarsi, ma a volte è l’autore a dimenticarlo.
La trama è banale, priva di originalità e romanticismo. Il titolo e la copertina uccidono l’entusiasmo già sul nascere, pigramente il lettore volta le pagine, maledicendo la propria buona educazione per aver accettato in prestito il libro dalla collega. Ma grazie alla leggerezza del contenuto e alla semplicità della penna le pagine scorrono velocemente e si giunge alla fine in breve tempo, quasi senza accorgersene. Una lettura talmente leggera da poterla intraprendere mentre si mescola il sugo, o quando si è nella vasca impegnate nella delicata operazione della depilazione, oppure quando si è occupate al telefono con amici.
Lo stile è semplice e senza pretese, il contenuto è scarso perché mancano degli ingredienti necessari in questo genere, o almeno io vorrei trovarli, come un pizzico di pepe, un goccio di piccante, una manciata di dolcezza, una spolverata di equivoci. I personaggi sono pessimi, si salva la protagonista per l’ironia e la simpatia che riesce a tirar fuori come un numero di magia nei momenti giusti. Gli ambienti non sono descritti, anche la tenuta d’epoca è presentata sommariamente, qualche particolare architettonico o storico non avrebbe stonato. Il finale è scontato, troppo scontato.
Concludendo, un breve viaggio da affrontare inserendo il pilota automatico, giunti a destinazione, non rimane nulla.

“ A ciascun giorno basta la sua pena” (abbiate pazienza qamici, è il massimo che ho trovato)

Indicazioni utili

Lettura consigliata
no
Trovi utile questa opinione? 
180
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.4 (2)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Book lovers. Un amore tra i libri
Sono esaurita
Birthday girl
Mille luci sulla Senna
L'erede misterioso
Il bacio. The winner's kiss
La leggenda di Loreley
Frederica
Un regalo per Miss Violet
Amo la mia vita
La metà del cuore
Appuntamento dove il cielo è più blu
Una sirena a Parigi
La casa sul fiume
Tutta colpa di Mr Darcy
Il diario segreto di Lizzie Bennet