Un'occasione d'oro
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Salvami
Un'occasione d'oro è il terzo volume della serie Lovett, Texas (chiamato così per il luogo dove sono ambientati i romanzi) ma è possibile leggerlo anche senza aver letto i precedenti.
Nonostante sia scritto in maniera scorrevole e in alcuni punti emotivamente coinvolgente, non entrerà a far parte dei miei libri preferiti.
Sadie sta tornando a casa per il matrimonio della cugina ma sa bene che la gente di Lovett ama farsi gli affari degli altri pertanto le chiederanno come mai alla sua età non è ancora sposata e soprattutto sparleranno sul perché ha abbandonato suo padre per trasferirsi in città. A quel punto le viene un'idea perché non chiedere a Vince Haven, ex SEAL bello e forte rimasto in panne con il furgone lungo la strada, di accompagnarla al matrimonio?
L'inizio sembrava molto promettente, ho apprezzato il primo incontro tra i due protagonisti poi procedendo con la lettura mi sono apparsi alquanto distanti, per poi riavvicinarsi al matrimonio.
Tra i due, il personaggio che ho apprezzato di più per la sua caratterizzazione è Sadie, risulta decisamente credibile, forte, coraggiosa e impertinente. Mentre Vince per gran parte del romanzo risulta immaturo, duro e orgoglioso, si mostra più umano nelle ultime pagine (Non riesco a capire perché non farlo prima).
Inoltre, avrei evitato di menzionare tutti quei personaggi secondari e i loro pettegolezzi perché non davano alcun contributo alla storia, invece, avrei dato più spazio all'evoluzione della storia tra i due protagonisti.
Giusta dose di sensualità con qualche riserva su alcuni termini utilizzati, chiari riferimenti al Texas dove è ambientata la storia e momenti toccanti (mi riferisco al rapporto Padre-figlia e al momento in cui vince si dimostra vulnerabile).
Mi dispiace anche per il finale che seppur con un lieto fine per la coppia risulta alquanto brusco lasciando anche una questione in sospeso.
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Mai presentarsi ai matrimoni da sola
Era un bel po’ di tempo che aspettavo di vedere Rachel Gibson pubblicata in Italia, e come primo romanzo è arrivato questo “Rescue me” (il terzo volume di una serie dedicata alle donne di Lovett, Texas, ma che si può leggere benissimo da solo).
Qualche motivo per leggere la Gibson? Uno stile frizzante, a volte quasi caustico, senza eccessi di mielosità romantica con tanti dialoghi divertenti che rendono estremamente godibile la lettura.
Ammetto che qui l’escamotage per giustificare la scintilla dell’attrazione non è proprio originale: Sadie ha 33 anni ed ha il terrore di presentarsi ancora single al matrimonio di una delle sue tante cugine più giovani e ben accasate. Così pensa bene di “incartare” i suoi parenti impiccioni procurandosi un boy-friend per un giorno…nella specie un manzone ex-reparti speciali trovato lungo il ciglio della strada con la macchina in panne.
Però poi la storia prosegue con garbo e ironia e un bel paio di scene d’amore, che rendono piacevole e romantica la lettura. Come ha sentenziato mia madre dopo che se lo è autopreso in prestito: “un romanzo che si fa davvero leggere volentieri” (il tutto detto con grande sorriso compiaciuto).
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Gli appoggiò il palmo caldo di una mano sull’addome e questa volta toccò a Vince trattenere il fiato. “Sembra quasi che tu sia stato ritoccato con Photoshop e incollato su una cartolina di compleanno.”
“Non hai ancora visto il meglio.”
Hooyah
“Quando si fa di tutto per non permettere al dolore di uscire, si impedisce alle cose belle di entrare.” E' questo quello che praticamente fa Vince Haven, un reduce dell'Afghanistan.
Vince è un uomo bello, molto prestante, un instancabile SEAL, nonché un militare dei più alti livelli. Come dice lui, un Seal è orgoglioso, prepotente e indiscutibilmente GONFLé. Ma con dovuta ragione.
Un Seal ha il 10% di possibilità che il proprio matrimonio funzioni. Il 50% di possibilità che ritorni vivo da una missione suicida. E il 90% mutilato.
Il primo quesito, Vince non ha nessuna intenzione di sperimentarlo. Gli basta vedere quanti matrimoni alle spalle hanno i suoi compagni. Riguardo alla seconda percentuale, non è Vince –ovviamente- quello ad essere morto. Altrimenti il libro non ci sarebbe...
Quanto al terzo quesito, Vince se ne torna mutilato sì, dall'Afghanistan, ma non solo all'orecchio sinistro. Specialmente nell'animo.
Un reduce porta con sé aspetti della realtà che tre quarti del mondo ignorano, rendono banale o a cui semplicemente non interessa.
Tre quarti della popolazione del mondo, trascorre le proprie giornate in modo tranquillo e ricercando l'ozio totale. Un quarto (o forse e con mio grande rammarico, di più), invece, è costretta a patire la fame, il freddo, l'odio di gente con un mitra alle mani, la forza brutale di alcuni dittatori e quant'altro.
Quello che mi è piaciuto di questo libro è che assieme a una bellissima quanto comune storia d'amore, si affacciano aspetti della realtà che uno (molto spesso, la sottoscritta) neppure prende in considerazione.
“Ci sono cose che sappiamo di sapere. Cose che sappiamo di non sapere e cose che non sappiamo di non sapere.”
Aldilà della serietà dell'argomento, Vince incontra la nostra cara Sadie Hollowell quasi per caso: lei stremata dal viaggio, lui a corto di un passaggio. Et voilà, cosa non fa il Texas!
Sadie torna al suo ranch a causa del matrimonio di una cugina molto più giovane di lei che neppure conosce. Torna dal padre grande e brontolone che si cura più della salute dei suoi animali, che dell'assenza di sua figlia. Cresciuta senza madre e con un individuo del genere, la nostra povera Sadie non ricerca più quell'affetto da persone che non possono concederglielo!
Ma il destino ha altri piani, come fargli appunto incontrare quel gran fico e taciturno di un Seal. I due stringono una specie di patto senza l'aggiunta di sentimenti all'orizzonte, basta solo...
ça va, sans dire........
Ci siamo capiti ;)