Tartufi bianchi in inverno
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M. M. Kelby è nata in Florida, dove ha iniziato la sua carriera come giornalista e autrice di teatro. In seguito si è dedicata alla narrativa, prima pubblicando racconti nelle migliori riviste letterarie, e poi dedicandosi al romanzo, e conquistando sempre il vasto apprezzamento della critica.
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UNA CENA DEVE SEMPRE RACCONTARE UNA STORIA
Auguste Escoffier, un ometto basso, con i baffi, non troppo bello, ma con il talento della cucina. Un uomo che con le sue creazione riesce a far prendere vita ai piatti che prepara, colui che è stato definito l’imperatore degli chef.
Questa è la sua storia, la sua vita…fatta di ambizione, sregolatezza, creazione e libertà.
Da giovane vince al gioco la mano della moglie, la poetessa Delphine che però ne è un po’ intimorita; ma lui, con la magia della sua cucina, riesce a farla innamorare.
Ben presto Escoffier diventa famoso e viene chiamato a deliziare i palati di re, regine, capi di stato, attrici e quindi decide di partire per Londra lasciando la moglie e i figli a Montecarlo. Durante uno dei suoi viaggi incontra la famosa attrice Sarah Bernhardt e se ne innamora perdutamente. Per lei creerà decine di piatti e fino alla fine dei suoi giorni Sarah popolerà i sogni di Escoffier nonostante lui abbia ritrovato un po’ dell’amore che un tempo lo legava a Delphine.
Accanto al racconto della vita e del genio di Escoffier dall’inizio della sua carriera fino alla sua fine dove non ha nemmeno più il denaro per sfamare dignitosamente la sua famiglia, troviamo anche stralci tratti dall’ ultimo libro che sta scrivendo. In questi capitoli intitolati “la mia vita piatto per piatto”, Escoffier parla in prima persona e svela i piccoli segreti che stanno dietro ai grandi successi.
Durante tutto il romanzo il cibo e la cucina vengono usati come cura per tutti i mali.
Escoffier paragona il cibo all’ amore e pensa che solo il cibo sia in grado di creare la magia, di lenire le pene dell’anima, di dire quello che a volte a parole non si può esprimere.
Lui stesso dice che tutto quello che una cena deve fare è raccontare una storia.
Senz’ altro un libro diverso da tutti gli altri, sensuale, seducente, voluttuoso.