Sex and the country
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Ree Drummond vive in un ranch dell'Oklahoma con il marito Ladd, detto Marlboro Man, e ben quattro figli (sorvoliamo sulle diverse specie di animali che completano il quadro). Il suo blog, in cui condivide ricette e fotografie e racconta la sua esilarante transizione da ragazza di città a moglie di campagna, è tra i più premiati e visitati della rete, tanto che il New Yorker ha dedicato a Ree uno dei suoi prestigiosissimi profili. Sex and the Country, in corso di pubblicazione in dieci Paesi, bestseller in America, presto diventerà anche un film.
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AMORE
Un romanzo scorrevole, molto piacevole, in cui l' autrice racconta la sua storia d'amore con il suo cowboy.
E' una storia d'amore fra Ree, una ragazza di città, la quale girava per Los Angeles con tacco 12, si innamora di un cowboy alto, muscoloso,taciturno. Si innamorano dalla prima volta che si incontrano e piano piano si conoscono e Ree inizia ad amare la vita del cowboy. E' disposta a lasciare la città e a vivere al suo fianco in un ranch.
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Il cowboy e la sposa
Non lasciatevi trarre in inganno dal titolo italiano di questo romanzo, perché è assolutamente fuorviante e forse mirava ad attirare la curiosità delle lettrici: qui non si parla proprio di sesso, anzi, ma solo di Amore, tanto e tanto Amore (la maiuscola non è messa a caso), perché è la narrazione dell’innamoramento, dei preparativi del matrimonio, del viaggio di nozze e del primo anno di vita comune, che Ree Drummond aveva già raccontato, a puntate, sul suo blog ThePioneerWoman.com, e che poi ha pensato di raccogliere, appunto, in queste “Confessions of the Pioneer Woman”.
“E se non avete ancora trovato l’amore, sappiate che spesso è l’amore a venirvi a cercare…quando meno ve lo aspettate”.
Mai constatazione così banale fu più vera, soprattutto per Ree, l’autrice e la protagonista di questa raccolta di ricordi. Ree, che aveva cercato in tutti i modi di sfuggire dalle campagne dell’Oklahoma per le spiagge della California, torna a casa per alcuni mesi dalla sua famiglia, in attesa di ritrasferirsi, per continuare a studiare in un’altra metropoli.
Già si era sentita soffocare ed era scappata una volta da quel paesino, e ora l’unica cosa che vuole è riandarsene il prima possibile. Ma in una serata come le altre, nel pieno di un cambio di casa e di vita, con le valigie quasi fatte, accetta per caso l’invito di un alcuni amici a fare un brindisi natalizio nel piccolo bar del centro. E li lo vede, il cowboy dagli occhi di ghiaccio, “un vero esemplare di maschio di riproduzione”. Per tutto il libro non sapremo mai il suo nome: lui è solo Marlboro Man.
Marlboro Man irrompe nella vita di Ree e la stravolge totalmente, senza che lei quasi se ne accorga.
Lei è una ragazza fortemente insicura, la cui specialità è parlare: “con tutto l’ossigeno di cui noi esseri umani potevamo disporre: non vedevo il motivo di lasciarlo inutilizzato”. Lui è alto, forte, introverso, abituato a dire solo l’essenziale e senza giri di parole.
Lei è goffa, un’imbranata che va in panico anche solo per aver sbagliato la scelta dell’abito (“Signore, ti prego…voglio stare in Paradiso con te, dove non c’è umidità e le persone non vengono punite per avere scelto pessimi tessuti”), abituata alla città, ai tacchi a spillo e al cibo vegetariano. Lui è una quercia, nato e cresciuto in ranch del Midwest, tra mandrie, praterie immense, stivali sporchi di letame e bistecche di carne al sangue.
Sono davvero l’uno l’opposto dell’altro. Anche in fatto di gusti culinari. Tanto è vero che lei cerca di educare il suo rude cowboy alla cucina italiana, sbagliando le dosi dell’aglio e mandandolo quasi a fuoco.
Eppure l’amore tra i due nasce istantaneo, non tanto come una passione bruciante, ma come un legame intenso fatto di sguardi e di silenzi, di abbracci, di telefonate del buon giorno e di saluti della buonanotte, di giri sul pick-up in solitudine a guardare tramonti.
Insieme, Ree e Marlboro affronteranno le gioia ma anche le asprezze della vita quotidiana, le difficoltà e i sacrifici della vita di un ranch, la fatica di trovare un compromesso tra le differenze dei propri caratteri.
Sinceramente, a lettura finita, non so se valesse la pena farne un libro. Si sente moltissimo che è tratto da un blog: ci sono molti sprazzi ironici, letteralmente da lacrime agli occhi, e lo stile è colloquiale, spassoso, ma nell’insieme il racconto risulta molto frammentario, disomogeneo, senza una vera trama, e quindi inevitabilmente assai debole.
Non posso dire che mi sia totalmente dispiaciuto: è gradevole, e si lascia leggere nella sua leggerezza.
Ultima curiosità: se andate a vedere sul sito di Ree, potrete vedere anche lei e Marlboro Man, e avere notizie aggiornate su cosa è successo alla loro famiglia nel frattempo.