Se solo l'amore fosse così semplice
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TUTTI ABBIAMO BISOGNO D'AMORE
Avevo già avuto occasione di leggere la bravissima Jill Mansell, l’anno scorso dove ho apprezzato molto il suo esordio letterario nel romanzo “Le imprevedibili conseguenze dell’amore”.
Lo stile dell’autrice è indiscutibile, la lettura risulta essere molto scorrevole, andando avanti con la storia non puoi fare a meno di sorridere e di divertirti con le avventure che capitano ai protagonisti.
Stiamo parlando naturalmente, per chi si appresta a leggere per la prima volta questa scrittrice, di un romanzo d’amore dove però si intrecciano varie storie amorose.
Siamo a Bath, una cittadina del Regno Unito, dove dopo diciotto anni torna a vivere nel paese Lara Carson con la figlia Gigi, qui la donna dovrà riprendersi la sua vita che aveva dovuto lasciare molti anni prima.
Jill Mansell riesce a parlare d’amore in un modo molto delicato e molto personale, riesce a trasmettere delle emozioni molto profonde e significative a chi legge.
Si può riuscire a scrivere un libro di letteratura rosa senza profondare nella noia e nella banalità dei luoghi comuni?
A quanto pare si, Jill è riuscita a realizzare un’impresa non da poco, noi siamo subissati da storielle carine sì, ma che sono come dire un po’ insipide.
Ragazze pressoché carine che improvvisamente vengono notate dal figo di turno, oppure l’amico belloccio scopre dopo poco tempo di essere innamorato dell’amica che prima non aveva nemmeno notata.
Questo per dirvi che la maggior parte dei cosiddetti romanzi rosa, sono delle storie che fanno sognare noi donne ma siamo anche consapevoli del fatto che non sono situazioni reali.
La componente della favola, che da piccole leggevamo basti pensare a Cenerentola, è radicata ben dentro di noi quindi noi ricerchiamo sempre di ritrovare il nostro”principe azzurro”.
Tornando al romanzo, l’autrice è riuscita a creare delle storie pervase dall’amore ma che allo stesso tempo non sono sdolcinate e ti pervadono da un senso di tranquillità e dolcezza.
La Mansell analizza le varie sfaccettature che può assumere la parola amore, sia quello che si prova nei confronti di un genitore, di un zio, di un partner, di un figlio o di un amico.
Una commedia romantica piena di imprevisti e di colpi di scena consigliata a tutti quelli che sognano nelle storie d’amore sempre il lieto fine ma che riescono a restare con i piedi per terra, e che capiscono che non si può sempre scrivere le parole” e vissero felici e contenti”.
Indicazioni utili
L'Amore con garbo e tenerezza
I romanzi di Jill Mansell riescono davvero a trasportarti in un’oasi temporanea di tranquillità, una sorta di bolla protettiva e rigenerante dentro cui immergerti per dimenticare tensioni e stress. Ecco, quando sono reduce da letture troppo impegnative o da emozioni a tinte forti, mi piace rifugiarmi tra queste pagine e lasciarmi ammorbidire dalle storie solari, surreali e romantiche che sono ormai la bandiera di quest’autrice. E con questo non voglio dire che nei suoi libri non ci sia spazio per le emozioni, perché, anzi, al contrario, la Mansell ha l’incredibile capacità di saper parlare di sentimenti senza dover ricorrere ad elementi come il sesso, ad esempio, che renderebbero scialbi e privi di senso altre trame, ma non le sue.
Oddio, sembra quasi un controsenso al giorno d’oggi: si può scrivere d’amore senza sprecarsi in una delle solite scene anonime tra le lenzuola? Ebbene sì, si può parlare d’amore, tra uomini e donne, tra uomini e uomini, e di tutte le età, sfumando e lasciando che sia il cuore a riempire gli spazi in bianco tra un carattere tipografico e l’altro.
Anche in questo “A Walk in the Park” l’elemento predominante rimane sempre l’Amore, ma un amore sfuggito e sfuggente, rincorso per tutto il libro e che cresce piano piano, come una soffice fetta di torta in cui sono profusi sapientemente i più diversi ingredienti. C’è Lara, una ragazzina che è scappata di casa, incinta del ragazzo più bello, e che ritorna in città dopo diciotto anni, carica di segreti del passato e di misteri da scoprire; c’è Evie, la ragazza che molla il bello all’altare, compiendo una scelta che nessuno si aspettava; c’è Harry, il camiciaio British, dolce e perfezionista; e infine ci sono vari comprimari, tutti a loro modo necessari per muovere gli ingranaggi del destino e incrociare le varie vite al centro del romanzo.
Un libro consigliato alle romantiche e a coloro a cui piacciono i romanzi pieni di storie buffe, equivoci curiosi e piccoli dettagli che fanno sorridere.
Devo dire che al di là delle due storie convenzionali, ho molto apprezzato la scelta della Mansell di dare spazio anche ad una storia “diversa”, per certi versi sorprendente (non voglio far spoiler, però sì c’è anche un lato m/m, narrato con identico garbo, che merita di essere ricordato); sono brevi momenti, quasi abbozzati, che però mi sono piaciuti moltissimo per la loro spontaneità e tenerezza, e che sono rimasti tra i miei preferiti in questa lettura.