Se solo fosse vero Se solo fosse vero

Se solo fosse vero

Letteratura straniera

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San Francisco. Arthur è un giovane architetto e si è da poco trasferito in un nuovo appartamento. Dopo una giornata faticosa, accende la musica e si rilassa con un bagno caldo. È allora che si accorge che in casa c’è qualcuno, una donna. Si tratta di Laureen. Con il passare delle settimane i due diventano amici e il sentimento che li unisce si trasforma in amore. C’è solo un ostacolo: Laureen è un fantasma. Il suo corpo, quello di una dottoressa di trent’anni, giace in coma in un letto d’ospedale. E i medici, convinti che per lei non ci sia più niente da fare, stanno per staccare il respiratore. Per Arthur comincia così una corsa contro il tempo per salvare la donna che ama.



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Se solo fosse vero 2018-07-16 21:10:35 Trinax
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Trinax Opinione inserita da Trinax    16 Luglio, 2018
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Una storia piacevole

È l’estate del 1996 quando la giovane dottoressa Lauren entra in coma a causa di un grave incidente d’auto. Pochi mesi più tardi, nell’inverno dello stesso anno, un architetto di nome Arthur si trasferisce in un nuovo appartamento a San Francisco. Durante la serata l’architetto scopre in casa sua una donna che le dichiara di essere il fantasma di Lauren e che lui è l’unica persona in grado di vederla e sentirla. Nasce così un rapporto di complicità che si trasformerà lentamente in una storia d’amore. I due vivranno serenamente questo bizzarro rapporto fino a quando non si verrà a sapere che alla dottoressa intendono staccare il respiratore convinti che ormai per la giovane non ci siano più speranze. Una piacevole lettura, seppur poco entusiasmante, con personaggi piatti e poco caratterizzati. Nel corso della storia si alternano momenti di ilarità (dovuti alla particolare situazione dei protagonisti) e di riflessione su grandi temi come per esempio l’amore o la vita, arrivando ad un finale particolarmente inaspettato. La storia viene raccontata con uno stile leggero ricorrendo spesso a continui dialoghi che vanno a sostituire le narrazioni in terza persona. In conclusione è possibile definire “Se solo fosse vero” come una storia d’amore piacevole e inusuale.

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Se solo fosse vero 2018-03-16 15:53:28 Mollybooks_
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Mollybooks_ Opinione inserita da Mollybooks_    16 Marzo, 2018
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Se solo ci fosse più amore

Purtroppo con mio gran dispiacere mi ritrovo a dover dare un giudizio negativo a questo romanzo in cui avevo riposto grandi aspettative. Dopo aver visto il film (di cui mi ero davvero innamorata!) ho deciso di leggere pure il libro. Peccato che le due storie siano quasi completamente diverse! La base è la stessa: un architetto si trasferisce nell'appartamento in cui abita ancora l'anima di una donna in coma e magia delle magie lui è l'unico che riesce a vederla.
La trama promette una grande storia d'amore fatta di passione, dolore, speranze e ovviamente Amore. Ma io di tutto questo non ho visto, o meglio "letto", niente!!! NIENTE
La storia va avanti lentamente senza che accada nulla per poi arrivare alla dichiarazione di amore eterno dei due protagonisti. Non sono riuscita a cogliere nessuna evoluzione nel loro rapporto e a farmi coinvolgere dalle loro vicende.

Nel complesso un libro piatto e noioso con personaggi poco caratterizzati.
Mi dispiace tantissimo tutto ciò. Per fortuna ho voluto dargli una seconda possibilità con il sequel "Se potessi rivederti" che mi è piaciuto di più rispetto al primo.

Il film, al contrario, è stupendo!!! A tratti divertente e commovente. Merito dello stravolgimento del libro e dell'aggiunta di dialoghi totalmente assenti in esso. Anche gli attori sono eccezionali.
Ecco uno dei rari casi in cui la versione cinematografica supera quella cartacea!!!

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Consigliato a chi ha letto...
Romanzi rosa.
Lo consiglio solo a chi è curioso e vorrebbe una propria opinione a riguardo
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Se solo fosse vero 2016-09-13 07:05:58 Amante di Libri
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Amante di Libri Opinione inserita da Amante di Libri    13 Settembre, 2016
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Se solo fosse....Realistico

Se vuoi capire che cosa è un anno di vita, chiedilo ad uno studente che è appena stato bocciato all’esame di fine anno. Un mese di vita: parlane con una madre che ha partorito un bimbo prematuro e aspetta che esca dall’incubatrice per stringerlo tra le braccia, sano e salvo. Una settimana: chiedilo a un uomo che lavora in una fabbrica,o in miniera per nutrire la sua famiglia. Un giorno: domandalo a due innnamorati persi che aspettano di vedersi. Un ora: chiedilo ad una persona che soffre di claustrofobia chiusa in un ascensore. Un secondo osserva l’espressione di un uomo che è appena scampato ad un incidente d’auto. Un millesimo di secondo: chiedilo all’atleta che alle Olimpiadi ha vinto la medaglia d’argento e non quella d’oro per la quale si era allenato per tutta la vita.

Una sera d’inverno a San Francisco, Arthur e Laureen faranno la loro conoscenza, solo che c’è un piccolo dettaglio da non trascurare la donna è un fantasma. Laureen è una tirocinante di medicina, trentenne che a causa di un incidente, si trova in bilico tra la vita e la morte e una sera compare ad Arthur, giovane architetto, inizialmente molto scettico. L’uomo, per uno strano scherzo del destino, vede bene la donna, la quale inizia a raccontargli la sua vita, a scherzare e quindi egli sarà spinto a compiere un impresa assurda

La storia di Arthur e Laureen è una di quelle appassionanti storie d’amore che ha commosso i lettori di tutto il mondo. Levy riesce a descrivere in maniera così delicata, dolce e incantevole questo rapporto straordinario, la realtà che si mescola con il surreale, il sogno che si unisce ai sentimenti. Se solo fosse vero è uno di quei romanzi che ti conquista dalla prima pagina, non solo per l’amore che Arthur prova per Laureen o per la tenacia di quest’ultima ma per l’atmosfera da sogno,per la serenità che riesce a donare a chi si appresta alla lettura. Viene sottolineata l’importanza della vita, di godere di ogni istante, facendo tutto ciò che amiamo, dimostrando a chi vogliamo bene che ci siamo. Lottare senza mollare mai. Vi è stata la trasposizione cinematografica di questo libro a cura del regista Mark Waters con gli attori Mark Ruffalo e Reese Witherspoon, diverso dal libro per certi versi, soprattutto per come Arthur scopre che Laureen è un fantasma ma tutto sommato è fatto molto bene e vale la pena visionarlo.

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Consigliato a chi ha letto...
Per chi ha visto il film.
Per chi è avvezzo al romanticismo.
Per chi si vuol lasciare cullare da una storia d'amore...irreale!
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Se solo fosse vero 2016-06-25 12:34:39 SweetNiky
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SweetNiky Opinione inserita da SweetNiky    25 Giugno, 2016
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Trama coinvolgente

Fatto consigliare da un'amica, sono stata colpita una volta che mi ha raccontato la trama.
Lui, achitetto, che si trova a casa sua una donna, che alla fine scopre essere il fantasma di una donna, ex dottoressa, morta in un' incidente stradale.
Al'inizio mi prendeva, ma piu' andava avanti la lettura e piu mi rendevo conto che arrivava troppo a sfiorare il surreale e il ridicolo alcune volte.
Nella vita reale, se mai fosse successa una cosa del genere, le persone si sarebbero comportate diversamente.
Una lettura leggera, che a volte mi annoiava un po, a volte la trovavo avvincente.

Vorrei pero' riportare una frase che mi ha colpito, che ho letto piu' volte da quando vera e profonda sia:

"Se vuoi capire che cosa è un anno di vita, chiedilo ad uno stuente che è appena stato bocciato all’esame di fine anno. Un mese di vità: parlane con una madre che ha partorito un bimbo prematuro e aspetta che esca dall’incubatrice per stringerlo tra le braccia, sano e salvo. Una settimana: chiedilo a un uomo che lavora in una fabbrica,o in miniera per nutire la sua famiglia. Un giorno: domandalo a due innnamorati persi che aspettano di vedersi. Un ora: chiedilo ad una persona che soffre di claustofobia chiusa in un ascensore. Un secondo osserva l’espressione di un uomo che è appena scampato ad un incidene d’auto. Un millesimo di secondo: chiedilo all’attleta che alle Olimpiadi ha vinto la meaglia d’argento e non quella d’oro per la quale si era allenato per tutta la vita."

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Se solo fosse vero 2014-03-05 08:20:31 SunshineAle
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SunshineAle Opinione inserita da SunshineAle    05 Marzo, 2014
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Se solo fosse.. meno noioso!

Arthur, giovane architetto, si è da poco trasferito a San Francisco in un nuovo appartamento. Carico di problemi ed estenuanti pensieri si concede un po’ di relax quando si accorge di non essere solo. Una donna, una bella donna, lo guarda e gli racconta una storia ai limiti del paradosso. Lei è Lauren, il fantasma di una dottoressa di trent’anni che giace in coma in un letto d’ospedale. Questo non impedisce che nasca tra di loro una bellissima storia d’amore e passione. D’altro canto i medici, convinti che non ci sia più nulla da fare convincono la madre di Lauren a staccare il respiratore e a lasciar andare la figlia. Inizia così una corsa contro il tempo mirata a salvare il grande amore di Arthur, ormai condannato a morte.

È con mio grande dispiacere che mi trovo a dover scrivere una recensione particolarmente negativa su questo libro. La prima parola che mi viene in mente per descriverlo è: NOIOSO. Terribilmente noioso. Dico già da ora che non l’ho finito, lo ammetto. Solitamente mi sforzo di finire i libri, anche se non sono di mio gradimento, ma con questa storia non ce l’ho proprio fatta. Il pensiero di mettermi a leggerlo mi faceva,inevitabilmente, trasformare le labbra in una smorfia. Avete presente quando, al liceo, vi obbligavano a leggere i libri per casa? Libri che nella vita di tutti i giorni non avreste mai considerato si trovavano ad essere di colpo vostri compagni per le vacanze..bene, per me è stato così, il pensiero che mi è affiorato alla mente è questo, e siccome il liceo e i suoi compiti per casa me li sono lasciati alle spalle da un pezzo, ho deciso di abbandonarlo. Marc Levy mi è piaciuto in moltissimi dei suoi libri, a cominciare da “se potessi tornare indietro” , libro carico di sentimenti, tristezza e speranza allo stesso tempo e rimango allibita pensando che questi due romanzi siano stati scritti, in realtà, dalla stessa persona. Molte parti, che sarebbero state particolarmente salienti, il succo del libro insomma, come il primo incontro tra Arthur e Lauren sono stati sorvolati e poco ampliati, dialoghi quasi inesistenti e descritti in una facciata. Troppo sbrigativo e conciso per le parti importati e invece prolisso in parti apparentemente inutili. Mi da l’impressione che in realtà Levy abbia scritto questo libro quasi per “fare numero”, anche se non aveva in realtà nulla da raccontare. In conclusione, per soddisfare la mia curiosità e per vedere come andava a finire mi sono guardata il film, che ho trovato in tutto e per tutto migliore del libro. Non mi era mai successo, credo sia il primo libro che sostituisco volentieri con la pellicola cinematografica e, per me che odio stare davanti alla televisione è una cosa stranissima. Il film è completamente diverso, cambiano persino i nomi dei personaggi, un’altra storia praticamente.. che però mi ha presa molto più del libro.

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