Questione di pratica
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Semplici equivoci
Possono due persone dopo otto anni di "guerra" capire di non poter stare l'uno senza l'altro...
J.D. e Payton, sono due avvocati che lavorano come associati nel solito studio legale. Acerrimi nemici già da 8 anni, riuscendo però a mascherare agli altri il loro rancore, stanno per coronare il loro sogno diventando entrambi soci dello studio. Se già prima c'era guerra figuratevi quando uno dei soci anziani, Ben, confida loro che per problemi interni solo uno dei due verrà promosso mentre l'altro sarà costretto a dimettersi.
Inoltre entrambi sono costretti a seguire insieme una causa che coinvolge una grande azienda. Il lavorare insieme li porterà ad ammettere che forse sotto tutto quell'odio c'è ben altro.
Payton è fantastica, una ragazza ironica, professionale e divertente. J.D. è affascinante e da scoprire; la prima impressioni che uno ha di lui, non lo rappresenta al meglio..
Quello che mi è piaciuto della James è il fatto di dare voce ad entrambi i protagonisti, permettendoci di poter "sentire" tutte e due le campane.
Scritto bene, è leggero e veloce da leggere. Della James ho letto anche Deliziosa Sfida, ed agli amanti del genere consiglio di leggere anche questo.
Lo consiglio!
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LA MIA NUOVA EROINA
“Begli occhiali, Jameson. Assomigli a Clark Kent”
No, ora ditemi se questo è o non è un complimento!?
Diamine, chi è che non vorrebbe essere quel goffo -solo apparentemente- ragazzo di campagna che nasconde una miriade di poteri e virilità?
Beh, c'è J.D tanto per fare un esempio...
J.D ha un carattere molto particolare: fategli uno scherzo e lui lo trova di pessimo gusto, nonostante fosse tutto uno stupido SCHERZO! Fa che sia lui a farne uno e lo troverai a ribadire "Ehi, era solo uno scherzo". Con tanto di risata derisoria alle spalle.
J.D è un "bambino" che si è laureato ad Harvard (cosa che non tralascerà affatto) e che cerca costantemente di avere l'ammirazione - o per lo meno approvazione- da tutti coloro che gli stanno attorno. Problema molto capibile considerando che tutti lo giudichino il figlio viziato di un signore molto potente (e str.. aggiungerei io)
Comunque la storia è molto divertente grazie soprattutto alle schermaglie dei due protagonisti, che in realtà dovrebbero rappresentare due veri e propri professionisti della legge, ma che con il loro carattere daranno l'immagine di tutt'altro che di un tribunale!!
Ho letto anche "Deliziosa sfida" della stessa autrice, dove lo stile è altrettanto scorrevole, la storia intrigante e bella mentre l'ironia e l'umorismo la fanno da padroni.
Io consiglio entrambi i libri e vi svelo che mi piace tanto la figura di Payton: bella, divertente, sempre con la battuta pronta (maligna nei confronti del suo rivale). Una donna che sa il fatto suo. Che non da niente mai per scontato. Una donna che si è fatta da sè e che ultimamente non la si trova spesso.
Una donna a cui vorrei tanto assomigliare...
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Il complesso di Darcy
“Meryl Streep aveva vinto parecchi Oscar, ma forse avrebbe potuto imparare un paio di cose da Payton. Nessuno sapeva fingere di apprezzare un collega str…. quanto lei”.
Frizzante commediola all’arsenico, incentrata su un lui e una lei, talmente identici che continuano a respingersi. Dopo otto anni passati a detestare il collega più affascinante (figlio di un giudice, educazione ad Harvard, socio di circoli esclusivamente maschili), l’ambiziosa Payton (figlia di madre single hippie e vegana) scopre che proprio lui è l’ultimo ostacolo alla sua nomina a socia del mega studio legale in cui lavora. E lei rappresenta a sua volta l’ultimo ostacolo per lui.
Ne nasce una lotta all’ultimo sangue e all’ultimo tacco, senza che i due mettano in conto che ci sono voluti ben otto anni per fissarsi davvero negli occhi.
Sempre e comunque, le donne continuano ad essere in debito con Jane Austen e il suo Orgoglio e Pregiudizio, ed in particolare con il famigerato “complesso di Darcy”. Perché ormai le donne vogliono tutto: la carriera, l’indipendenza economica, le scarpe, l’Apple Martini, ma allo stesso tempo continuano ad essere attratte, anche se non lo ammetteranno mai, da uomini decisi, dominanti, dispotici.
Questa (secondo Julie James) è l’essenza del complesso di Darcy: Lui è sicuramente un bastardo, ma alla fine riesce a conquistarla.