Per un giorno d'amore
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Mi è piaciuto davvero!
Mi è piaciuto davvero tanto!
Credo mi sia piaciuto molto perchè racconta una storia che io, probabilmente, non potrò mai vivere visto il mio carattere. Scappare a Parigi con un ragazzo sconosciuto rischiando di farti beccare dai tuoi genitori? Nah, non fa per me. Per questo esistono i libri. Ti catapultano in un'altro mondo in cui tu -sì, tu- puoi essere Lulù o Allyson. O entrambe allo stesso tempo.
Io, personalmente, sto ancora nascondendo il mio essere Lulù, voi?
Comunque, tornando alle chiacchiere più ''normali'' devo ammettere che il cambiamento di questa ragazza mi ha stupito parecchio. Ma non tanto per il cambiamento in sì -beh, anche quello è stato ammirevole- se non per il continuo paragone con Shakespeare e il fatto che non tutti siamo come sembriamo. Il suo, alla fine, non è stato un vero e proprio cambiamento se non il scoprire una nuova parte di se stessa. La nuova parte che è venuta a galla grazie al mitico Willem.
Il ragazzo (dalle mille ragazze) dai mille segreti. Tralasciando, appunto, le varie ragazze sparse per metà mondo, infatti, Willem io lo vedo come una specie di ragazzo misterioso/perfetto.
Misterioso perchè, beh, Allyson nell'ultima parte del libro scopre di tutto e di più su questo ragazzo. Perfetto perchè.. non so bene il perchè, ma io provo una certa ammirazione per le persone che vivono alla giornata, che vivono tutto d'un fiato come lui. Quindi sotto questo punto di vista è stato perfetto.
Diciamo che la storia, in fatto di narrazione, ha avuto i suoi alti e bassi. La prima e l'ultima parte son state delle letture scorrevoli e ricche mentre la parte centrale sembrava un po' più piatta. Ho trovato Allyson un po' più 'lagnosa' se così si può definire. Voleva disperatamente trovare Willem -però non faceva nulla di concreto- fino a che Dee non l'ha scossa un po' e allora lei si è messa d'impegno.
Una parte che mi è piaciuta davvero è stata la 'ribellione' contro i genitori. A parer mio questa è una cosa che deve succedere con ogni adolescente. E' il segno del distacco -non definitivo- con i genitori. Come il taglio del cordone ombelicale. E Allyson era quesi soffocata da questo cordone ombelicale.
Io, poi, amo le storie di viaggi così. Viaggi all'ultimo minuto, cambiamenti repentini. In più se c'è una dose di romance è anche meglio.
Il libro ti lascia con una sensazione di pace però al contempo di voglia di vivere, di esplorare di cercare. E' come una dose di caffeina. Pura energia però rilassante.
Mi ha fatto anche amare Parigi -attraverso i suoi occhi-. Per un momento ho creduto di essere là, con lei, a cercare Willem.
Una piccola dose di follia che fa bene a tutti.