Narrativa straniera Letteratura rosa Parigi è sempre una buona idea
 

Parigi è sempre una buona idea Parigi è sempre una buona idea

Parigi è sempre una buona idea

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Nel cuore di Saint-Germain, può capitare di imbattersi in un piccolo negozio che vende carta da lettere e cartoline illustrate: la papeterie di Rosalie Laurent. Talentuosa illustratrice, Rosalie è famosa per i biglietti d’auguri personalizzati che realizza per i suoi clienti ed è un’accanita sostenitrice dei rituali. Ogni anno, il giorno del suo compleanno, Rosalie sale i 704 gradini della Tour Eiffel e getta in aria un biglietto su cui ha scritto un desiderio. Ma finora nessuno è mai stato esaudito. Tutto cambia quando, un giorno, il famoso scrittore per bambini Max Marchais le chiede di illustrare il suo nuovo libro. Rosalie accetta felice, La Tigre blu ottiene premi e viene messa in vetrina. Quando un affascinante professore americano, attratto dal libro, entra in negozio, la giovane donna pensa che il destino stia per farle un altro regalo. Ma l’uomo è convinto che la storia della Tigre blu sia sua.



Recensione della Redazione QLibri

 
Parigi è sempre una buona idea 2015-09-09 17:25:37 Belmi
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Belmi Opinione inserita da Belmi    09 Settembre, 2015
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La tigre azzurra

Nicolas Barreau ha il dono di riuscire, tutte le volte che si legge un suo romanzo, a trasmetterti la voglia di tornare o di andare a Parigi. Già la copertina e il titolo sono evocativi.

Quest’autore è bilingue (madre tedesca e padre francese); è pubblicato in tedesco e parla sempre di Parigi nei suoi romanzi, con un colpo solo riesce ad accontentare tutta la famiglia.

"Parigi è sempre una buona idea" è il suo ultimo romanzo, ambientato appunto a Parigi. Tutta la storia ruota intorno ad un libro per bambini intitolato "La tigre azzurra".

I protagonisti sono tre: Rosalie, l'illustratrice, proprietaria di una cartoleria, è davvero intraprendente, testarda e sognatrice; Max Marchais, è il famoso l'autore del libro e Robert Sherman di New York, insegnante di letteratura, è convinto che il libro non sia di Marchais.

Barreau continua a cambiare i suoi personaggi e la trama, ma il suo stile è riconoscibile, tanto che, dopo averne letti altri di lui, direi anche prevedibile.

Ho riscontrato che l'autore è molto descrittivo, soprattutto nella parte iniziale e centrale del romanzo, ma quando si arriva sul finale, tende sempre a tirare via..come se non avesse più tempo o spazio per scrivere.

Va bene che Barreau è abbastanza giovane, ma da un autore che ha già pubblicato ben sei romanzi, mi aspettavo qualcosina in più, specialmente sul finale.

Lo consiglio, il libro è leggero, si legge velocemente ed è molto carino.

Buona lettura!

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Parigi è sempre una buona idea 2017-07-03 08:39:44 Eli83
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Eli83 Opinione inserita da Eli83    03 Luglio, 2017
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Per sognare a Parigi

“Parigi è sempre una buona idea” … ben detto!!!
Nicolas Barreau ha voluto intitolare così il suo romanzo e farci vivere, attraverso le sue descrizioni, un po’ di Parigi e i suoi luoghi più belli, rendendola unica e magica.
Il romanzo è ambientato nel quartiere Saint Germain dove Rosalie, un’illustratrice, decide di aprire una “papeterie”, nella quale vende i biglietti d’auguri da lei creati. La passione per la pittura l’aveva coltivata grazie alla zia Paulette che aveva sempre creduto in lei. Il suo colore preferito era sempre stato l’azzurro e ancora prima di saper leggere e scrivere lei conosceva già tutte le sue svariate tonalità.
Non avrebbe mai creduto che tale passione l’avrebbe portata ad illustrare una fiaba per bambini, ”La tigre azzurra”, come il suo colore preferito.
La fiaba, Max lo scrittore e Robert il professore americano entrano nella quotidianità di Rosalie in modo inaspettato. Le stravolgeranno la vita, sia lavorativa che sentimentale.
“A volte nella vita capitano cose che non ti saresti mai aspettato”… probabilmente è ciò che è successo a Rosalie…
Un’opera semplice nella scrittura, scorrevole e piacevole da leggere, con una Parigi meravigliosa che fa da sfondo con le sue bellezze.
Non avevo mai letto nessun romanzo di Barreau, ma dopo averlo “conosciuto” leggerò sicuramente le sue opere.

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Per chi ama Parigi, le storie d’amore e la semplicità delle cose.
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Parigi è sempre una buona idea 2017-05-09 08:43:37 Mian88
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Mian88 Opinione inserita da Mian88    09 Mag, 2017
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Rosalie

Quando ha visto il fondo, Rosalie Laurent, non ha proprio potuto resistere. Quel piccolo negozio sito in rue du Dragon, nel cuore di Saint-Germain-des-Prés, era semplicemente il luogo ideale per realizzare il suo sogno di aprire una Papeterie. Sono ormai trascorsi alcuni anni da quel fatidico giorno, la giovane illustratrice è nota grazie ai suoi biglietti d’auguri personalizzati realizzati a mano, ed anche se i suoi genitori auspicavano ad altro per lei, è felice. Alla sua fantasia e alla sua immaginazione si contrappone un aspetto più metodico, quello dei rituali. Questi, l’aiutano a far ordine della sua vita e a continuare a sognare. Per ogni suo compleanno, infatti, ella sale quei 704 gradini della Tour Eiffel e lancia un biglietto su cui ha trascritto un desiderio. Una quotidianità, quella della disegnatrice che viene messa in discussione il giorno in cui quell’anziano signore fa ingresso, come un ciclone, nel suo negozio. L’uomo, che non è altro che Max Marchais, famoso scrittore per bambini, saputo del suo talento, desidera che sia lei ad illustrare il suo nuovo libro, “La tigre azzurra”. Il successo è assicurato, il volume ottiene premi e riconoscimenti di ogni tipo e tra scrittore ed illustratrice si instaura una profonda amicizia. L’arrivo di Robert, affascinante professore americano recatosi in Francia per riflettere e decidere sul suo futuro, mescola nuovamente le carte di quella routine perno di Rosalie. Cosa celerà questo incontro?
Con “Parigi è sempre una buona idea”, Nicolas Barreau, dona al lettore un testo semplice, non impegnativo, ottimale per staccare la spina. Forza di questo scrittore è la capacità descrittiva dei luoghi che, grazie alla loro delineazione, trasmutano chi legge tra le vie della città dell’amore. Non solo, le opere di detto autore sono caratterizzate da un denominatore comune: il romanticismo. Non si cade mai nel volgare, il sentimento è espresso con purezza, in modo limpido, talché, comune è la sensazione di trovarsi in prossimità di un coma iperglicemico.
Certamente non può gridarsi al capolavoro, ma nemmeno si può bocciare interamente una novella adatta a chi ha un cuore sognatore. A mio modesto giudizio va letta senza pretese, consapevolmente, e con la giusta preposizione d’animo. Nel mio caso, ahimé, quest’ultima componente è mancata, ho avuto modo di conoscerla in un periodo che non è congeniale ai romanzi d’amore, cosicché, me la sono goduta soltanto in parte e certamente in modo minore rispetto che a “Gli ingredienti segreti dell’amore”.
Resta comunque un testo gradevole ed apprezzabile.

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adatto ai cuori romantici e sognatori e a chi cerca un romanzo non impegnativo, ma comunque piacevole, con cui staccare la spina
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Parigi è sempre una buona idea 2015-11-24 07:52:57 Pelizzari
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Pelizzari Opinione inserita da Pelizzari    24 Novembre, 2015
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Eleganza e raffinatezza...

…sono due tratti caratteristici del popolo francese, delle donne francesi, delle città francesi e di Parigi in particolare, che è la città regina di eleganza. Questo libro dà queste sensazioni, così come dà un senso di leggerezza tanto è incantevole. Sia come stile, scorrevole, fluido, morbido, sia come storia, che tocca il cuore, sembra un po’ una favola, ha al suo interno una favola e forse anche più di una…non solo la Tigre Azzurra… Sono belli anche i colori, le mille tonalità di azzurro che si scoprono, e quest’aria di magia, che è tipica dell’infanzia, ma che ci possiamo portare dentro anche molto dopo l’infanzia, perché, di fatto, l’infanzia è il terreno su cui cammineremo per tutta la vita e non c’è cosa più bella che portarsela dentro ed attingere ad essa tutte le volte che ne sentiamo il bisogno.

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Parigi è sempre una buona idea 2015-09-18 07:29:57 MAZZARELLA
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MAZZARELLA Opinione inserita da MAZZARELLA    18 Settembre, 2015
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Parigi non tramonta mai

Audrey Hepburn asserì nella famosa pellicola del film “Sabrina”: “Parigi è sempre una buona idea”. Io dico che Parigi è una straordinaria idea! Grazie al suo alone di mistero e di incanto, nelle strade di Parigi si respira sempre un profumo di amore e si ha la sensazione che sia tutto più leggero: anche le persone sono leggere, tanto è vero che sembra che camminino sulle nuvole. Forse è questo il motivo per cui lo scrittore ha scelto questa meravigliosa città per ambientare tutti i suoi romanzi. Barreau ha infatti, la capacità di catturare l’attenzione del lettore sino ad immergerlo nelle strade parigine, dove anch’egli può sentire il profumo dei croissant, sentire il rumore della Senna ed ammirare il gioco di luci che si evince alla vista della Torre Eiffel.
Su questo sfondo si svolge la storia dei tre protagonisti: Rosalie Laurent un’artista, proprietaria di una graziosa cartoleria al centro di Parigi, famosa per la produzione di biglietti personalizzati fatti a mano; Max Marchais grande scrittore di libri per bambini recatosi a Parigi per conoscere Rosalie e farle illustrare il suo ultimo libro “La tigre azzurra” e Robert, professore americano di letteratura, approdato nella città dell’amore, per riflettere e decidere sul suo futuro.
Rosalie è una ragazza solare ed una grande sognatrice; ogni anno per il suo compleanno compie il rituale di salire i 704 gradini della Torre Eiffel per gettare un pezzo di carta su cui ha scritto un desiderio. Tuttavia nessun desiderio si è mai avverato, ma il destino, si sa, sorprende quando meno te lo aspetti…Infatti la vita di Rosalie viene stravolta quando un giorno, Max Marchais le fa una grande proposta: creare la copertina del suo ultimo libro. L’idea riesce: il libro ha successo e lo scrittore e l’artista stringono una forte amicizia…Le sorprese non sono però finite, il libro e la sua magnifica copertina attirano anche l’attenzione dell’affascinante professore americano che, capitato per caso nella cartoleria, conosce la bella Rosalie. L’incontro non è esattamente ciò che Rosalie si aspettava, e, proprio quando sembra che tutto vada per il verso giusto, il destino inizia a fare fuoco. Il punto di domanda è se la vita ha in serbo un altro regalo (magari un grande amore) per Rosalie o una grande delusione.
La storia e lo stile sono scorrevoli e limpidi, una lettura leggera, ricca di descrizioni capaci di dare al lettore la sensazione di essere davvero a Parigi. Forse non sarà un capolavoro, forse qualcuno può definire tale romanzo come una storia troppo sdolcinata, ma quando si tratta di amore, non esiste il “troppo”. L’amore trova la sua massima espressione non nel romanticismo dei protagonisti, ma nella loro capacità di sognare e di credere nei valori più semplici, primo tra tutti, l’importanza di un biglietto scritto a mano…

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Gramellini
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