La strada per Virgin River
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Il primo capitolo sulla vita a Virgin River
Ho conosciuto questa serie da poco e mi sono subito innamorata di questa piccola cittadina...
La protagonista e Mel rimasta da poco vedova sente ancora il peso del lutto così decide di lasciare la grande città e tutti i suoi ricordi del marito per trovare un po' di conforto in una piccola cittadina. Accetta l'incarico di aiuttante medico e ostetrica in un piccolo paesino: Vigin River. Tutto il pacchetto gli era stato presentato come un perfetto e idilliaco villaggio dove stare tranquilli, ma al suo arrivo si trova uno scenario differente: lo chalet dove dovrebbe abitare è semi distrutto, in paese nessuno sapeva del suo arrivo, l'anziano dottore sostiene di non aver bisogno d'aiuto e intorno al villaggio ci sono illegali piantagioni di marjiuana. Così Mel è decisa ad andarsene ma un neonato abbandonato la convince a rimanere ancora un po' e giorno dopo giorno si innamora del paesino, degli abitanti e sopratutto del gestore di un bar: Jack. Lui riesce a fargli superare il dolore del lutto e le fa capire che può ancora amare e esere felice.
Spoiler
Questo è il primo di una lunga serie di romanzi tutti ambientati in questo piccolo villaggio. Devo confessare che mi è piaciuto moltissimo, è scritto in modo fluido e scorrevole, i sentimenti e i pensieri dei protagonisti vengono ben descritti e ti cattura fin dalla prima pagina. Inoltre vengono alternate le vicende dal punto di vista di vari protagonisti facendo vedere a chi legge i pensieri di tutti. Mi ha molto emozionato sopratutto il pezzo in cui Mel sfoga tutto il suo dolore urlando e piangendo sotto la pioggia con Jack che la stringe e la rassicura. E' incredibile ma in quelle pagine sono riuscita a sentire il dolore della protagonista, non è da tutti gli autori riuscire a trasmettere le emozioni solo scrivendo su un foglio.
Vi consiglio di leggere questo libro se siete degli amanti delle emozioni come me. Ho solo un piccolo commento negativo: trovo che il protagonista Jack sia un po troppo accondiscendente e buono, per tutto il libro lui sta accanto a Mel anche se lei pensa solo al marito. Per tutto il romanzo non fa altro che aiutarla e gli sta vicino accontentandosi solo di qualche piccolo bacio rubato, nella realtà un uomo dopo un po' avrebbe mandato a spigolare una donna del genere andando a cercarne un'altra. Ma è vero che nei romanzi d'amore tutto è concesso e vince sempre il lieto fine... d'altronde lo leggiamo per questo no?
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Una fiction perfetta
Melinda e Mark vivono a Los Angeles e lavorano nello stesso ospedale. La loro vita è perfetta: si amano, amano il loro lavoro, hanno dei soldi e una casa bellissima in centro città. L'unica ombra nel loro rapporto è che non possono avere figli ma il loro amore è talmente forte che nemmeno questo lo destabilizza.
Tutto procede serenamente fino a quando Mark viene ucciso durante una rapina in un negozio.
Melinda, incapace di reagire cade in una sorta di limbo oscuro dal quale sembra impossibile uscirne poi, col tempo si rende conto che è proprio quella città, dove lei e Mark avevano vissuto insieme tanti momenti felici ad impedirle di salvarsi.
Nonostante la sofferenza trova la forza di lasciare Los Angeles accettando di fare l’assistente di un medico locale e ostetrica per i residenti in una piccola cittadina della California settentrionale, Virgin River. L’offerta di lavoro comprende anche uno chalet dove alloggiare così Melinda vende tutto e parte da sola in auto verso la sua nuova vita. Quando arriva però al posto dello chalet trova una catapecchia e la città è completamente diversa da come se l'era immaginata. Non c'è una scuola, non c’è polizia, non ci sono negozi se non un unico emporio, l'ospedale più vicino è a un paio d’ore di strada e c’è un solo bar che funge anche da tavola calda. Come se non bastasse Doc Mullins, il medico che deve affiancare è scontroso e arrogante!
Di fronte a questo scenario Melinda decide impulsivamente di tornare indietro ma l’arrivo di un neonato lasciato sulla veranda dell’abitazione del dottore la obbliga a rimanere, se non altro per assicurarsi che i servizi sociali facciano il loro dovere.
Melinda si stabilisce a casa del dottore per via del bambino e si rende conto che Mullins è troppo vecchio e artritico per occuparsi dei pazienti, soprattutto dei bambini così decide di allungare di qualche giorno la sua permanenza . Ma col passare dei giorni comincia a inserirsi nella comunità di Virgin River e ad affezionarsi agli abitanti di questa piccola e isolata cittadina, soprattutto uno… l’affascinante Jack Sheridan, proprietario del bar.
Questo libro è la storia di persone reali con problemi reali. Melinda è una donna forte e decisa sul piano lavorativo ma fragile e infelice a causa della grave perdita che ha subito. La presenza di Mark infatti è costante. Lei ne parla in continuazione e lo descrive attraverso i suoi ricordi in un modo così tenero da lasciare senza respiro.
E che dire di Jack, il protagonista maschile? Ex marines ed eroe di guerra con un cuore così grande di cui è impossibile non innamorarsi? Sarà proprio lui infatti ad aiutare Melinda, combattendo contro il fantasma di Mark e prendendosi cura di lei. C’è una scena che mi ha particolarmente colpita e commossa. Lei si ritrova a piangere sotto la pioggia, contro un albero davanti al bar di Jack. E’ talmente disperata che senza accorgersene comincia a gridare e a me sembrava di sentirle quelle grida. La vedevo… accasciata su se stessa, agonizzante nel suo dolore e vedevo anche lui, Jack, correre al suo fianco e sorreggerla. Percepivo la fatica del suo cuore mentre la teneva fra le braccia consapevole che quelle lacrime erano per un altro uomo.
Jack è l’uomo che ogni donna vorrebbe incontrare e questa storia d’amore è assolutamente da vivere, o meglio da leggere!
Questo è il primo libro di una saga che ne comprende ben 11 e vi assicuro che gli altri non hanno nulla da invidiare a questo.