Io sono l'altra
Letteratura straniera
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Io sono l'altra di Els Quaegebeur
È il primo romanzo che leggo di questo genere (cioè di una storia d'amore, vista dalla parte dell'altra) e devo dire che l'argomento mi interessa molto e sicuramente merita di essere approfondito con altre letture. L'idea è vincente e la scrittura semplice e lineare. Si nota la conoscenza dell'argomento da parte dell'autrice e il fatto che lei abbia vissuto sulla sua pelle ciò di cui parla in questo romanzo, scritto da una donna libera e moderna. Sempre presente è il senso di colpa di questa trentenne, verso la famiglia e i figli di lui, molto meno si nota il senso di colpa di lui, un quarantacinquenne sposato con due figli, che vive questa doppia vita in modo molto più libero e "leggero". Come quasi sempre succede, inizia tutto come un gioco, come un'attrazione che non riesce ad essere fermata in tempo, che la porta a trascorrere innumerevoli ore sola ad aspettare un uomo che non le appartiene e non le apparterrà mai, se non nelle poche e sporadiche ore che loro trascorreranno insieme (lei per Tizio - il nomignolo con cui l'autrice decide di chiamare il protagonista maschile - non è altro che la donna del Mercoledì sera, la serata in cui lui va a giocare a calcetto con gli amici). 845 messaggi al mese, centinaia di notti insonni a pensare a Tizio e a quello che starà facendo, ad aspettare l'annuncio che lui lascerà la propria famiglia per lei (annuncio che, naturalmente, non arriverà mai, perché loro le mogli non le lasceranno mai). Finché i due riescono finalmente a trascorrere un intero week-end insieme a New York: l'occasione che lei aveva sempre aspettato, che si rivela un'autentico fallimento per quanto riguarda la loro storia d'amore (quando sono soli, lei si rende conto che lui non è proprio l'uomo dei suoi sogni, l'uomo perfetto che aveva sempre sognato e fuoriescono anche degli atteggiamenti e dei modi di fare di lui, che non le piacciono). Questo viaggio, però, si rivela una rinascita e un'epifania per lei, che riesce ad aprire gli occhi e a capire che la sua storia senza futuro deve essere fermata. Anche se la cosa la farà soffrire come non mai, la protagonista capisce di meritare molto di più dell'uomo di un'altra, di uno sposato che è disposto a donarle solo gli spiccioli del proprio tempo. È tempo che le loro strade si dividano e che lei pensi a costruire il proprio futuro, che con Tizio non sarebbe potuto esistere. E Tizio, fino alla fine, anche quando lei prende il coraggio di lasciarlo e lui, al principio, sembra accettare intelligentemente la decisione di lei, cerca di trattenerla, con un ultimo sms che recita: "Sono ancora qua, no?"
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Romanzo interessante, lo consiglio a tutti: alle amanti e agli amanti, che possono rispecchiarsi in questa storia, comune a molti; ma anche alle mogli e ai mariti, per vedere la faccenda anche dal punto di vista (sempre molto triste e sofferto) dell'altra o dell'altro.